Meno sale uguale meno ictus e meno malattie cardiovascolari
Dimezzare l’assunzione di sale da 10 a 5 grammi al giorno riduce del 23% il rischio di ictus e del 17% il rischio di malattie cardiache.
Per ricordarlo ogni anno abbiamo il consueto appuntamento con la Settimana Mondiale per la riduzione del consumo di sale, a cui si affianca anche un appello a ridurre l’apporto di zuccheri nella propria dieta quotidiana.
Come detto, la campagna 2019 affianca all’invito alla moderazione dell’apporto di sale, l’analogo invito a ridurre il consumo di zuccheri aggiunti a molti alimenti e bevande consumati al ristorante, al bar o acquistati al supermercato. Maggiori informazioni e pubblicazione di materiale avverranno nel corso della settimana.
L’obiettivo posto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ossia di un consumo individuale di sale non superiore a 5 grammi al giorno (corrispondenti a 2 grammi di sodio) è ancora lontano. Stando alle statistiche, in Italia, il consumo medio giornaliero è pari a 10 grammi di cui il 75% proviene dai prodotti acquistati nei negozi (pane, prodotti da forno, prodotti caseari e salumi). Queste quantità sono di gran lunga superiori alle indicazioni stabilite dai nuovi Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN).
Inoltre, alcuni tra questi alimenti, tradizionalmente poveri di sale, vengono trattati e trasformati tecnologicamente, acquisendone in maggiore quantità. Ecco perché è importante leggere le etichette e preferire prodotti che contengano una quantità di sale inferiore a 0,3 grammi per 100 g.
Fonti: sinu.it, menosalepiusalute.it