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Telemedicina e cure palliative in ASST Rhodense: primo progetto italiano su dolore

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Redazione 12 Marzo 2019
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La telemedicina è una realtà avviata in ASST Rhodense, che ha già sperimentato da diverso tempo i vantaggi che può portare la tecnologia in campo assistenziale. L’unità di Cure Palliative Domiciliari diretta dal Dr. Michele Sofia ha iniziato ad utilizzare, da oltre un anno e mezzo, la telemedicina nella sue diverse modalità funzionali: televisita e telecoperazione . “La Televisita ed il Teleconsulto non si sostituiscono al rapporto medico paziente, anzi rappresentano un ulteriore miglioramento del percorso di presa in carico domiciliare non solo dei pazienti, ma anche delle loro famiglie, che vengono, grazie all’ausilio di questa tecnologia, sostenute e accompagnate nella esecuzione di alcune pratiche assistenziali, nei momenti di cura caratterizzati da maggiore fragilità e bisogno ” dichiara il Dr Sofia. L’unità operativa di cure palliative dell’ASST Rhodense assiste gratuitamente, ogni giorno, 24 ore su 24, circa 600 pazienti affetti da patologie evolutive in fase avanzata di malattia. Questo percorso innovativo favorisce le sinergie tra ospedale e territorio, garantendo un approccio tecnologicamente avanzato di presa in carico globale del malato e della sua famiglia e una maggiore appropriatezza della risposta medico-infermieristica ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, attraverso una presa visione in tempo reale del quadro clinico. Come afferma il direttore Michele Sofia “Il sintomo dolore è presente in oltre l’80% dei pazienti in fase avanzata di malattia. E’ per questo motivo che abbiamo pertanto ritenuto indispensabile sviluppare anche una applicazione informatica all’interno del progetto di telemedicina (NEXTELEMED) che permette la registrazione da parte del paziente e/o del caregiver del sintomo dolore in quelle che sono le sue caratteristiche di intensità, distribuzione, temporalità e qualità. I dati sono resi immediatamente disponibili agli operatori sanitari della équipe di Cure Palliative Domiciliari che possono intervenire con la prescrizione di farmaci già disponibili al domicilio del paziente, monitorando in tempo reale l’esito stesso della prescrizione.” Il processo di comunicazione tra operatori sanitari e pazienti è garantito attraverso la fornitura di un tablet, mediante il quale è possibile contattare in modo semplice ed immediato con modalità touch screen tutti gli operatori del Servizio in attività durante quella specifica fascia oraria. Tale approccio comunicativo (televisita, teleconsulto) assicura una presa in carico globale dei pazienti fragili, consentendo al contempo di ridurre sia gli accessi in Pronto Soccorso che le visite domiciliari inappropriate. “Corre l’obbligo”, aggiunge il Direttore Generale dell’ASST Rhodense, Ida Ramponi, “di esprimere la più sincera gratitudine a Michele Sofia ed al suo staff, medico ed assistenziale, che non solo svolge con professionalità e dedizione il lavoro di ogni giorno, in un settore della medicina in cui il dolore e la sofferenza sono al centro di tutta l’attività, ma è da sempre attento a soluzioni innovative che possono rendere la vita di questi pazienti un po’ meno complicata. Sento anche il dovere di esprimere apprezzamento al Direttore Amministrativo ed ai suoi uffici Acquisti e Ingegneria Clinica, settore Marketing ed Informatica, che riescono a garantire il necessario supporto affinché le idee e le proposte che arrivano dai clinici possano trovare il giusto modo per realizzarsi, fornendo risposte nei tempi e nei modi adeguati. “

Fonte: comunicato ASST Rhodense

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