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Donazione organi: il parere delle religioni

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Redazione 12 Aprile 2019
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Qual è il parere delle principali religioni a riguardo della donazione di organi e tessuti? lo trovate in fondo all’articolo (tratto dalla carta dei servizi e dei principi prodotta dall’ospedale Niguarda di Milano)!

La donazione implica un nuovo modo di concepire i rapporti fra le persone perché ciascuno diventa responsabile della salvezza o del miglioramento di altre vite con l’adesione a un semplicissimo, ma non banale “sì”, che è un “sì” alla vita. Per questo i trapianti di tessuti e di organi costituiscono uno dei progressi più straordinari non solo della terapia , ma anche della solidarietà umana.

Il diritto di opposizione dei familiari

Se un cittadino non esprime la propria volontà in vita, la legge prevede la possibilità per i familiari (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) di opporsi al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. Pertanto, è bene parlare anche con i propri familiari, poiché, in assenza di dichiarazione, essi vengono interpellati dai medici circa la volontà espressa in vita dal congiunto. Per i minori sono sempre i genitori a decidere: se anche solo uno dei due è contrario, il prelievo non può essere eseguito.

La tutela del donatore

Diritto fondamentale del donatore è la tutela della sua volontà. Ciò significa che nessuno può opporsi nel caso egli abbia espresso in vita il proprio assenso alla donazione. Il cittadino può modificare la dichiarazione di volontà in qualsiasi momento. Sarà comunque ritenuta valida, sempre, l’ultima dichiarazione resa in ordine di tempo secondo le modalità previste.

Le regole della donazione

• Gratuità della donazione. La legge sui trapianti vieta il commercio di organi, tessuti o cellule. La donazione è sempre un atto volontario che non implica alcun compenso finanziario.

• Anonimato. L’identità del donatore e del ricevente non vengono comunicate. È vietato sia informare i familiari del donatore sull’identità dei trapiantati, sia informare i trapiantati sull’identità del proprio donatore.

• Assegnazione equa. Gli organi sono assegnati in base alle condizioni di urgenza degli ammalati in lista di attesa ed alla compatibilità clinica

Il parere delle religioni (fonte AIDO, Associazione Italiana Donatori Organi)

Amish

Approva se vi è una chiara indicazione che la salute del trapiantato sarà migliorata, ma è riluttante se il risultato è incerto. Buddista La donazione è una questione di coscienza individuale.

Cattolica

I trapianti sono accettati dalla chiesa cattolica e la donazione è incoraggiata come atto di carità.

Ebraica

Se è possibile donare un organo per salvare una vita, è obbligatorio farlo. Poiché ridonare la vista è considerato salvare la vita, è incluso anche il trapianto della cornea.

Induista

La donazione è una questione di coscienza individuale.

Islamica

Approvano la donazione da parte di donatori che abbiano dato in anticipo il proprio consenso per iscritto. Gli organi non devono essere conservati, ma trapiantati immediatamente.

Mormone

La donazione degli organi per i trapianti è una questione personale.

Protestante

Incoraggia e sostiene la donazione degli organi.

Quacchera

La donazione degli organi per i trapianti è una questione personale.

Testimoni di Geova

La donazione è questione di coscienza individuale fatto salvo che tutti gli organi e i tessuti devono essere completamente privi di sangue.

Leggi di più sulla carta dei servizi e dei principi dell’Ospedale Niguarda (fonte):

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Foto di pixel2013 da Pixabay

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