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La Breast Unit del San Raffaele in campo per la sensibilizzazione sul tumore al seno

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Redazione 7 Ottobre 2019
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Salute allo Specchio Onlus e la Breast Unit dell’Ospedale San Raffaele insieme per la prevenzione del tumore al seno: presso il Beauty Store Sephora in Gae Aulenti a Milano verranno offerte sessioni gratuite di make-up a coloro che presenzieranno all’aperitivo solidale al quale interverranno medici e psicologi del San Raffaele e di Salute allo Specchio con la partecipazione speciale di Eleonoire Casalegno.

Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore del seno, un invito a tutte le donne, dall’età fertile alla menopausa, a farsi controllare periodicamente. Il tumore al seno rappresenta il 29% dei tumori che interessano il sesso femminile: circa 1 donna su 8 ne viene colpita nell’arco della vita. Oggi sappiamo che la prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali: prima si arriva alla diagnosi, maggiori sono le possibilità di guarigione attraverso cure meno impegnative e meno invasive.

Per questa ragione Salute allo Specchio Onlus e la Breast Unit dell’Ospedale San Raffaele contribuiranno a sensibilizzare le donne distribuendo anche materiali informativi al banchetto solidale che verrà organizzato dal 21 al 25 ottobre presso l’Ospedale, nello spazio antistante all’accettazione centrale.

Inoltre Salute allo Specchio Onlus promuoverà una serata di informazione e sensibilizzazione presso il Beauty Store Sephora Milano Porta Nuova, Piazza Gae Aulenti, il 24 ottobre. Grazie alla collaborazione con Sephora e Benefit Cosmetics verranno offerte sessioni gratuite di make-up a coloro che presenzieranno alla serata alla quale interverranno medici e psicologi del San Raffaele e di Salute allo Specchio con la partecipazione speciale di Eleonoire Casalegno.

Oggi dal tumore al seno, diagnosticato precocemente, guarisce il 90% delle donne e questo grazie alle terapie sempre più efficaci, sia mediche sia chirurgiche, e all’evoluzione delle tecnologie diagnostiche sempre più precise“È importante diffondere la cultura della prevenzione in tutte le fasce di età perché la diagnosi precoce può salvare la vita e rende l’iter terapeutico, in caso di malattia, meno invasivo, anche da un punto di vista psicologico. Il tumore al seno ha infatti forti ripercussioni psichiche, è qualcosa che cambia l’integrità corporea della donna e pertanto la percezione della propria immagine, minando la femminilità.” spiega il dottor Oreste Gentilini, coordinatore della Breast Unit e primario di chirurgia della mammella dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

Negli ultimi dieci anni la ricerca scientifica nell’ambito dell’oncologia medica, della chirurgia senologica e ricostruttiva e delle tecnologie sia diagnostiche sia terapeutiche, ha fatto passi importanti che hanno implementato il tasso di guarigione e migliorato il percorso terapeutico delle donne.   «Fondamentale è il lavoro di squadra: la donna che abbia il sospetto di un problema al seno è bene che si rivolga a un centro riconosciuto – Breast Unit –  dove lavorano in team medici specializzati sulle patologie della mammella –  sia nella donna sia nell’uomo –  come radiologi senologi, chirurghi senologi, oncologi medici, radioterapisti e patologi al fine di delineare insieme un percorso diagnostico e terapeutico personalizzato» conclude Gentilini.

La prevenzione rimane sempre la prima arma nella lotta contro il tumore al seno e, poiché, l’incidenza del tumore alla mammella aumenta con l’età, è opportuno differenziare il programma di controlli in accordo alle diverse fasce d’età. E inoltre c’è un semplice test di autopalpazione del seno che ogni donna può fare su se stessa che consente di riconoscere eventuali cambiamenti nella struttura e nell’aspetto generale della mammella al fine di cogliere precocemente eventuali alterazioni.

Fonte: www.hsr.it

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