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Sindrome dell’ovaio policistico: quali sono i sintomi?

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Redazione 11 Dicembre 2019
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La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una sindrome molto complessa che interessa circa il 5-10% della popolazione femminile in età fertile, che si caratterizza per la presenza di diversi tipi di cisti ovarica. Il nome della sindrome è dato dall’aspetto ecografico dell’ovaio che appare ricoperto da tante piccole microcisti distribuite per lo più lungo la superficie esterna dell’ovaio stesso (a collana di perle). Ci risponde il ginecologo dell’Ospedale di Niguarda e ci spiega quando l’ovaio policistico può essere correlato a infertilità.

Ovaio policistico: i sintomi

Tra i sintomi dell’ovaio policistico si può presentare irregolarità del ciclo mestruale con un intervallo tra una mestruazione e l’altra di più di 35 giorni, meno di 10 cicli mestruali all’anno e infertilità nel 40% dei casi. Si possono ravvisare anche segni di iperandrogenismo (elevati livelli di androgeni nel sangue con conseguente crescita eccessiva di peli, acne e alopecia) e segni di insulino-resistenza con conseguente difficoltà a perdere peso. I sintomi possono comparire subito dopo la prima mestruazione della vita oppure svilupparsi nel corso degli anni. Il quadro clinico può presentarsi in maniera differente, ma in ogni caso peggiora in presenza di obesità. Nel 75-80% delle donne, infine, si riscontra infertilità per il mancato completamento del processo di ovulazione.

Le cause dell’ovaio policistico e la gravidanza

Non sono chiare le cause dell’ovaio policistico si suppone un’origine genetica, sicuramente è stata accertata una familiarità e una maggiore propensione al suo sviluppo nelle donne mediterranee e con basso peso alla nascita: non essendo tuttavia chiari i motivi per la sua genesi, anche la cura non può che essere sintomatica, perciò si mira a regolarizzare i cicli mestruali e a indurre l’ovulazione nelle pazienti che desiderano avere una gravidanza. 

Le cure per l’ovaio policistico

Il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico varia a seconda del quadro clinico della paziente e del suo desiderio di maternità. Per le irregolarità mestruali, l’acne e per l’eccessiva crescita di peli può essere utile l’assunzione di una pillola anticoncezionale contenente estrogeni e progesterone. Per le pazienti che cercano una gravidanza verranno invece prescritte terapie specifiche (tra cui la somministrazione di metformina o finasteride) volte a ripristinare l’ovulazione spontanea e a migliorarne il quadro metabolico. Nelle pazienti obese o in sovrappeso è consigliato sempre un calo ponderale con una dieta equilibrata ed un esercizio fisico costante.

Prevenzione: alimentazione per ovaio policistico 

Il controllo del peso corporeo, invece, passa soprattutto attraverso lo svolgimento di una vita attiva che quindi preveda scarsa sedentarietà e una buona propensione al movimento. Tra gli stili di vita al bando: evitare l’assunzione di alcolici (anche per non aumentare inutilmente l’apporto calorico) e abolire il fumo di sigaretta. L’alimentazione per ovaio policistico, poi, deve essere varia e soprattutto ben rapportata al proprio dispendio energetico. Soprattutto bisogna limitare l’apporto di zuccheri semplici e favorire quello di alimenti a basso indice glicemico, come cerali integrali, legumi e verdura.

Fonte: www.ospedaleniguarda.it

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