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24mila medici laureati e abilitati restano fermi in panchina

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Redazione 10 Dicembre 2020
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Oltre 24mila giovani medici laureati sono fermi, non possono cominciare la specializzazione a causa della lentezza dello Stato nell’assegnare le borse di studio 2020: si tratta di personale abilitato che potrebbe parzialmente sopperire alla carenza del personale sanitario, ancora più evidente in questo periodo di pandemia, e sta cercando di aiutare i colleghi nello svolgere i servizi di Guardia medica, nelle Rsa, nelle Usca per le visite domiciliari.

“15mila borse di specializzazione che, se non assegnate entro l’anno, rischiano di andare sprecate: è questa la preoccupazione sollevata da più parti”.

A lanciare questo nuovo allarme sul concorso per le Scuole di Specializzazione è oggi il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.

I fondi per le borse sono stati stanziati per il 2020, per questo il termine per la presa in servizio era fissato per il 30 dicembre – spiega -. Ora chiediamo al Governo e al Ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, rassicurazioni al riguardo. Queste borse, frutto di un impegno economico mai visto negli ultimi anni, non devono andare perse per un cavillo burocratico. Non devono andare persi gli anni di studio dei giovani colleghi, che si trovano ora sospesi in un limbo di incertezza, in attesa di conoscere l’esito di una prova svolta mesi fa”.

Sono infatti 24mila i giovani medici laureati, abilitati, e ora ‘fermi in panchina’, in una situazione di stallo dovuta ai molteplici ricorsi, che hanno indotto il MUR a ritardare prima la pubblicazione della graduatoria, poi l’assegnazione delle sedi. Con un effetto a cascata che rischia di travolgere le vite dei candidati, che tuttora non sanno se e in quale parte d’Italia prenderanno servizio, e in quale corso di specializzazione. Molte le proteste e le manifestazioni di piazza.

Chiediamo al Ministro Manfredi di intervenire, e dare certezze e garanzie ai 24mila medici che hanno partecipato al concorso.  Concorso che sta assumendo i contorni di una telenovela, per i continui slittamenti dei termini – conclude Anelli -.  Esprimiamo, ancora una volta, solidarietà e gratitudine ai nostri giovani colleghi, che non hanno ancora risposte sul loro futuro e che, sinora, in piena emergenza Covid, hanno garantito servizi essenziali, nelle Guardie, nelle Rsa, nelle Usca per le visite domiciliari”. 

Fonte: www.portale.fnomceo.it

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