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Allergie agli acari e alle muffe: come fare prevenzione

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Redazione 3 Febbraio 2021
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Acari e muffe che si annidano nelle nostre case possono scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili e predisposti ad allergie: vediamo come fare corretta prevenzione con il dottor Massimo Vota specialista in Allergologia, Immunologia Clinica, Tisiologia e patologie dell’Apparato Respiratorio del Gruppo GVM. 
I sintomi vanno dai semplici starnuti, rossore e lacrimazione dagli occhi, fino a vere e proprie crisi di asma che si manifestano con tosse secca, sibilo al petto, difficoltà di respiro e senso di soffocamento. 

Soggetti predisposti sono i grandi fumatori, chi vive in zone nebbiose o altamente industrializzate o coloro che trascorrono molte ore a contatto con sostanze che possono irritare l’apparato respiratorio (vernici, fumi ecc.). Anche i bambini sono a rischio, in particolare quelli che hanno uno o entrambi i genitori con problemi di allergia.

Cosa sono gli acari, quanto vivono, come si nutrono e dove si trovano

“Sono microscopici organismi (nome scientifico dermatogagoidi) – ci spiega il dottor Vota – e sono coinquilini abituali delle nostre case. Si moltiplicano a temperature non troppo fredde e in ambienti umidi, in alta montagna non sopravvivono. Possono vivere da 2 a 4 mesi e in ogni grammo di polvere vi possono abitare da 100 a 1000 acari.  Si nutrono di minuscoli residui di pelle, forfora e di aspergilli, microscopici funghi che formano la muffa. In genere sono innocui per l’essere umano ma, chi è sensibile alla loro presenza, deve mettere in atto alcune misure di semplice prevenzione. La loro abitazione è la polvere che si annida nelle case, li troviamo in concentrazioni maggiori in: cuscini e materassi in lana o piuma, federe (soprattutto nelle cuciture), piumoni, in particolare quelli trapuntati, coperte, moquette, tappeti, pelouche, tendaggi, libri, pavimenti, soprattutto negli angoli”.

Per liberare la casa da questi ospiti basta seguire alcune semplici regole:

  • L’arredamento dovrebbe essere il più semplice possibile e non difficile da pulire. Meglio evitare ad esempio le testate dei letti imbottiti;
  • Preferire materassi e cuscini in gommapiuma e rivestiti con fodere anti-acaro (In mancanza si può avvolgere il materasso in un rivestimento di plastica). Il materasso per eccellenza anti-acaro è quello ad acqua;
  • I cuscini andrebbero sostituiti ogni 5 anni, i materassi ogni 10;
  • Esporre coperte e copriletti all’aria, possibilmente, tutti i giorni;
  • Lenzuola e federe andrebbero lavate 2 volte a settimana;
  • Evitare pavimenti in moquette, usare tappeti a pelo corto e facilmente lavabili;
  • Le librerie dovrebbero essere chiuse, perché nei libri esposti si annida una gran quantità di polvere;
  • Arieggiare le stanze più volte al giorno e togliere la polvere dai mobili con panni umidi per evitare di sollevarla, per i pavimenti è indicato l’aspirapolvere e il panno umido;
  • Curare l’igiene personale, gli acari sono ghiotti di squame di pelle e forfora;
  • Nelle camere dei bambini si dovrebbe evitare la presenza di pelouche e giochi in stoffa, o, se vi sono, lavarli ogni settimana e, una volta asciugati, riporli in freezer per un’intera notte avvolti in un sacchetto di plastica (gli acari non vivono a temperature rigide).

“Anche le muffe, organismi uni o pluricellulari, possono provocare reazioni allergiche – prosegue il dottore – I sintomi sono uguali alle reazioni da acari, in più possono essere causa di problemi alla pelle quali secchezza e prurito fino all’eczema.  Le loro particelle, chiamate spore, si liberano nell’aria in modo particolare in estate e in autunno. Le possiamo trovare sia in casa, in ambienti umidi come i bagni e le cucine e in umidificatori o condizionatori non puliti periodicamente.

Per una corretta diagnosi di allergia sono utili i test cutanei o Prick Test oppure il dosaggio delle immunoglobuline IgE, per individuare le reazioni a determinati allergeni”.

Per eliminare le muffe esistono prodotti antimuffa, ma anche per questi inquinanti, a volte, basta qualche accortezza e un po’ di manutenzione, ecco come:

  • Ventilare bene la casa in modo particolare le zone più umide come cucine e bagni in modo da evitare fenomeni di condensa;
  • Togliere o evitare moquette e carte da parati;
  • Evitare di lasciare abiti stesi ad asciugare per lungo tempo ;
  • Pulire bene i frigoriferi soprattutto le guarnizioni e le vaschette dell’acqua in quelli autosbrinanti;
  • Eseguire una corretta manutenzione di condizionatori e umidificatori.

“Se tutti questi accorgimenti – conclude il dottore – non risultano efficaci è consigliato l’utilizzo di farmaci antistaminici o cortisonici, nei casi più seri di allergia agli acari, si può ricorrere al vaccino. L’obiettivo del vaccino è di desensibilizzare e abituare in maniera progressiva il sistema immunitario alla presenza dell’allergene. Si somministrano, gradualmente, dosi crescenti di allergene per via sublinguale o tramite iniezione.

L’immunoterapia sublinguale (SLIT) consiste in una soluzione che viene somministrata sotto la lingua tramite un contagocce, va trattenuta almeno due minuti prima di deglutire. Questa modalità è tollerata anche dai bambini dai 3 anni di età. Invece per le iniezioni sottocute, eseguite dallo specialista, si deve rimanere sotto osservazione medica per almeno 30 minuti. La fase iniziale di desensibilizzazione dura circa 15 giorni se si assume il vaccino sublinguale, circa 3 mesi con quello per via iniettiva.  Il periodo di mantenimento prosegue per  3-5 anni. Il vaccino è sconsigliato in caso di patologie a carico del sistema immunitario, cardiovascolari, neoplasie, soggetti in terapia con betabloccanti e in gravidanza”.

Fonte: www.gvmnet.it

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