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Primavera, tempo di allergie: ecco come affrontarle

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Redazione 13 Aprile 2021
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Con la primavera arrivano le prime allergie di stagione: vediamo come affrontarle insieme al professor Enrico Heffler, specialista del Centro di Medicina Personalizzata, Asma e Allergologia di Humanitas e docente di Humanitas University.

Dai dati forniti a una ricerca dell’Associazione Nazionale di Farmaci di Automedicazione (Assosalute), risulta che soffrano di allergie molti più italiani di quanti immaginiamo: la percentuale di allergici, infatti, si assesta sul 45%, tra cui sono compresi soprattutto i giovani.

Per via delle restrizioni per contenere la pandemia COVID-19 e la maggior quantità di tempo trascorsa in casa, quest’anno l’allergia ai pollini potrebbe avere manifestazioni differenti. 

Allergia: di cosa si tratta?

L’allergia si verifica a seguito di una reazione anomala del sistema immunitario che comincia a produrre anticorpi per difendersi da sostanze in realtà innocue per l’organismo. Le reazioni allergiche possono riguardare sia organi sia tessuti, soprattutto le vie aeree inferiori, la pelle, e le mucose del naso e degli occhi. 

Se l’organismo entra in contatto con una sostanza che riconosce come pericolosa, l’incontro tra gli allergeni e gli anticorpi provoca la reazione immunitaria, che prevede il rilascio di mediatori chimici, come l’istamina, alla base del sintomo allergico. Si tratta di sintomi che variano da una lieve irritazione arrivando all’anafilassi, una grave reazione allergica che può mettere in pericolo la vita del soggetto.

Quali sono le cause dell’allergia?

L’allergia si sviluppa a seguito di una risposta del sistema immunitario che produce una quantità di anticorpi eccessiva per combattere allergeni innocui per la maggior parte delle persone. 

Gli allergeni possono essere presenti nell’aria (come pollini, peli d’animale, acari della polvere, muffe), negli alimenti (soprattutto in alcuni, come uova, latte, pesce, crostacei, arachidi, noci, grano e soia), nei farmaci, nel siero che viene rilasciato da insetti come api o vespe durante una puntura, e anche in sostanze come il lattice e il nichel, potenzialmente irritanti. 

Ambienti e allergie

Con le nuove restrizioni previste per il contenimento di COVID-19, i soggetti allergici ai pollini che passano una maggiore quantità di tempo tra le mura domestiche e che, se all’esterno, indossano la mascherina con la sua funzione di filtro a protezione delle vie respiratorie, potrebbero avvertire una quantità inferiore di manifestazioni legate all’allergia primaverile.

L’ambiente, infatti, è uno degli elementi fondamentali da cui dipendono le allergie stagionali. Si stima che per un italiano su due sostare all’aria aperta nella stagione dei pollini provochi dei disturbi. Tuttavia, vi sono allergeni presenti anche in casa, dove a sviluppare sintomi allergici comuni è il 20,3% della popolazione, ma anche luoghi al chiuso e particolarmente affollati, come locali o palestre, dove il 17,4% degli italiani manifesta sintomi allergici.

Individuare i luoghi dove si passa un tempo maggiore o che si frequenta di più è utile per identificare le cause delle reazioni allergiche. Persone che trascorrono una quantità di tempo maggiore in casa rispetto al passato potrebbero infatti sviluppare una maggiore sensibilità ad acari, e pelo di gatto e cane. Lo stesso discorso vale per l’inquinamento: i bambini che, per esempio, vivono al primo piano hanno una probabilità più elevata di sviluppare asma e allergie.

Come si limitano i sintomi delle allergie?

La sintomatologia delle allergie può essere alleviata da alcuni comportamenti, vediamo quali.

Tra le mura domestiche:

  • Effettuare il ricambio dell’aria al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione di pollini nell’aria è inferiore, e tenere le finestre chiuse nelle ore centrali del giorno.
  • Asciugare le pareti della doccia per evitare la formazione di muffa e utilizzare il deumidificatore.
  • Lavare frequentemente pavimenti, tende e tappeti.
  • Cambiare spesso le lenzuola.
  • Usare specifiche fodere antiacaro per cuscini e materassi ed evitare i materiali che attirano polvere, preferendo nell’acquisto dei mobili vinile, legno, metallo e pelle.
  • Lavare i propri animali domestici una volta alla settimana per eliminare gli allergeni presenti nel pelo.
  • Utilizzare soltanto aspirapolveri dotate di filtri specifici.
  • Evitare per quanto possibile il contatto con tappeti, tappezzerie, moquette e peluche. 

In ufficio:

  • Evitare di aprire le finestre durante la giornata lavorativa preferendo arieggiare l’ambiente all’arrivo.
  • Non entrare in contatto con fiori e piante.
  • Mantenere l’ufficio pulito dalla polvere per evitare allergie da acari.

All’aperto:

  • Evitare di frequentare luoghi ad alta concentrazione di pollini, come parchi e giardini. Se possibile preferire per una gita luoghi di mare o di montagna.
  • Non uscire nelle ore centrali o più calde della giornata, in cui la concentrazione pollinica è maggiore.
  • Evitare i primi momenti di un temporale, poiché la pioggia facilita il rilascio di allergeni da pollini.
  • Cercare di respirare con il naso, che al contrario della bocca trattiene parte degli agenti presenti nell’aria.
  • Controllare i calendari informativi per valutare in quali periodi dell’anno la presenza di polline è maggiore e bisogna fare maggiore attenzione.
  • Chi utilizza il motorino o la bicicletta dovrebbe usare la mascherina e gli occhiali da sole, se possibile di tipo avvolgente.
  • Tenere i finestrini dell’automobile chiusi e, se presente, attivare il filtro antipolline.

Come comportarsi in caso di allergia?

Chi soffre di allergia dovrebbe seguire una terapia adeguata alla propria condizione. Vi sono quattro tipi di soluzione, in base al tipo di allergia e al soggetto che ne soffre:

  • Antistaminici e antiallergici topici: si trovano in forma di spray o collirio e sono utili per alleviare le riniti e le congiuntiviti allergiche stagionali.
  • Corticosteroidi per uso topico: anch’essi adatti al trattamento di riniti che compaiono stagionalmente.
  • Antistaminici orali: da assumere per alleviare sintomi allergici come prurito e riniti e congiuntiviti allergiche con manifestazioni quali rinorrea, prurito nasale o oculare, starnuti e lacrimazione.
  • Immunoterapia specifica: è il cosiddetto “vaccino” per le allergie, la terapia elettiva più importante poiché l’unica in grado di interferire con i meccanismi immunologici alla base dell’allergia.

In ogni caso, i soggetti allergici dovrebbero avere sempre con sé farmaci per l’automedicazione, dunque antistaminici di tipo orale o spray topici antiallergici per le vie orali, per alleviare i sintomi in caso d’insorgenza di raffreddore da fieno quando si è fuori casa. 

È anche importante ricordare che gli antistaminici vanno utilizzati con moderazione e per un periodo limitato di tempo

Fonte: www.humanitas.it

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