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Approfondimenti Medicina

Igiene orale, perché i denti diventano gialli?

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Redazione 8 Settembre 2022
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È comune la credenza che le persone con i denti gialli non curino abbastanza la loro igiene, ma il più delle volte non è veritiera: sono, infatti, molti i fattori che incidono sul colore dei denti, in primis la natura in quanto la colorazione è una caratteristica individuale influenzata da fattori genetici e ambientali. Alcuni individui presentano una dentatura bianca, altri hanno denti che tendono ai toni del giallo oppure anche del grigio.  

Il punto di partenza per chi desidera migliorare il proprio sorriso schiarendo l’arcata dentale è sempre una visita con uno specialista in odontoiatria o in igiene dentale che possa valutare lo stato di salute dei denti, consigliando a ognuno il trattamento più appropriato.

Da cosa dipende il colore dei denti

I tessuti del dente coinvolti nella colorazione sono la dentina e lo smalto. La dott.ssa Giulia Tetè, odontoiatra presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele, spiega: “Il colore dei denti dipende da 3 parametri:

  • tinta, ovvero il colore base della dentina, classificata con una scala da A a D;
  • croma che, con una scala da A1 ad A4, rappresenta il livello di saturazione d’intensità della tinta ed è determinato dall’età del dente e dallo spessore dello smalto;
  • valore, cioè il grado di luminosità del colore, che viene maggiormente modificato dallo sbiancamento dentale.” 

Cosa altera il colore dei denti?

Le alterazioni del colore dei denti (discromie dentali) possono essere: 

  • intrinseche, quando la sostanza che pigmenta è all’interno del dente; 
  • estrinseche, quando la sostanza colorante si deposita sul dente.  

Le cause intrinseche

Le cause intrinseche sono rappresentate da:   

  • amelogenesi o dentinogenesi imperfetta, cioè processi malformativi del tessuto dentale, dello smalto e della dentina;
  • anomalie nel processo di formazione dello smalto causate da alterazioni delle proteine che lo compongono;
  • melanodontia infantile, cioè un tipo di carie che colpisce i pigmenti dei denti decidui rendendoli scuri con manifestazione intorno ai 5/6 anni di età;
  • malattie metaboliche, che possono causare cambiamenti sia nel colore che nella forma dei denti;
  • alcune sindromi ereditarie, come la sindrome di Kohlschütter, la sindrome di Rud, la sclerosi tuberosa, la displasia oculodentodigitale e alcuni tipi di mucopolisaccaridosi; 
  • uso di Tetraciclina o altri antibiotici o farmaci, soprattutto da piccoli oppure se assunti  dalla madre in gravidanza;
  • più raramente, una fluorosi (patologia causata dall’assunzione, in quantità eccessiva, di fluoro) può comportare l’ingiallimento dentale. 

Le cause estrinseche

Le cause estrinseche sono quelle legate al deposito sulla superficie più esterna del dente, sullo smalto, di sostanze colorate o cromogene, ad esempio: 

  • bevande e cibi pigmentanti:  caffè, tè, vino rosso, peperoni, pomodori, cioccolato, liquirizia, mirtilli e frutti rossi, barbabietole, curry e salsa di soia, caramelle, bevande gassate o ricche di coloranti, aceto balsamico;
  • fumo di sigaretta
  • masticazione del tabacco

Placca e tartaro

Poiché le discromie estrinseche sono causate anche dal deposito di placca e tartaro, uno stile alimentare sano, che prevede frutta, verdura, alimenti di origine vegetale ricchi di fibre, è utile perché stimola la produzione di saliva, che svolge una naturale azione di detersione dei denti aiutando a prevenire l’ingiallimento. 

Anche i derivati del latte sono utili perché ricchi di calcio, fosforo e proteine, che aiutano a mineralizzare lo smalto del dente, mantenendolo in salute: questa funzione lo protegge da attacchi batterici ed è utile per prevenire la carie e le patologie parodontali. 

Come sbiancare o schiarire i denti gialli

“Per riportare i denti al loro colore naturale si può contare anzitutto sulla pulizia dei denti professionale. Questa è un’ottima strategia per le macchie estrinseche, perché permette di rimuovere dallo smalto ciò che è attaccato. 

Può essere eseguita 1 volta all’anno o più spesso a seconda del singolo caso ed è anche un’importante misura di prevenzione della malattia parodontale – spiega la dott.ssa Elisabetta Polizzi, coordinatrice del Centro di Igiene Orale e Prevenzione -. 

Attenzione al fai da te e rivolgersi prima a uno specialista per una valutazione”.

In presenza di macchie più insidiose e profonde, che hanno intaccato anche la dentina, bisogna ricorrere alle tecniche di sbiancamento dentale. 

“Lo sbiancamento dentale durante la seduta d’igiene profonda viene eseguito utilizzando agenti sbiancanti (perossido di idrogeno o di carbammide, a concentrazioni diverse a seconda delle esigenze), la cui azione viene in genere promossa attraverso specifiche lampade UV, a led o laser

Il trattamento dura circa 1 ora ed è suddiviso in diversi cicli di applicazione a seconda delle modalità d’uso dell’agente sbiancante scelto” prosegue la coordinatrice. 

Come sbiancare i denti gialli a casa 

I trattamenti oggi disponibili per lo sbiancamento dei denti sono numerosi, alcuni si possono fare anche a casa. Le mascherine trasparenti con gel sbiancante ne sono un esempio; si tratta di un dispositivo realizzato su misura dal dentista, dopo aver preso l’impronta delle arcate dentali, che può essere utilizzato a casa. A seconda delle necessità, la mascherina può essere indossata solo alcune ore o tutta la notte e il trattamento dura in media un paio di settimane e i denti si sbiancano in modo graduale. 

Oltre alle tecniche di sbiancamento professionale, ci sono numerosi prodotti da banco che possono dare qualche beneficio, ma non bisogna abusarne. “L’azione limitata di questi prodotti è legata al fatto che la percentuale di agente sbiancante è molto bassa. Tuttavia, i prodotti a base di sostanze abrasive o sbiancanti (perossido di idrogeno a bassa concentrazione) che siano dentifrici, strisce o gel da applicare sui denti, vanno usati per 1 o 2 settimane, sporadicamente, per evitare che la capacità abrasiva possa danneggiare lo smalto”, conclude la dottoressa Elisabetta Polizzi. 

Fonte: www.grupposandonato.it

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