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Approfondimenti Medicina

Sindrome dei piedi brucianti: di che cosa si tratta e quali sono i sintomi

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Redazione 5 Ottobre 2022
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La sindrome dei piedi brucianti fa parte delle cosiddette neuropatie periferiche, un gruppo di patologie caratterizzate dal danneggiamento e dal malfunzionamento dei nervi che connettono il sistema nervoso centrale a muscoli, pelle e organi interni.

Ogni nervo è costituito dall’associazione di fibre nervose che trasmettono o ricevono precise informazioni, consentendoci di interagire con il mondo esterno: alcune consentono di controllare il movimento, altre sono responsabili della sensibilità tattile e altre ancora permettono invece di percepire il dolore o gli stimoli termici.

Approfondiamo questa patologia con il Dott. Fabrizio Rasi, neurologo presso il Primus Forlì Medical Center. 

Sindrome dei piedi brucianti, i sintomi

Le fibre nervose ad essere coinvolte nella sindrome dei piedi brucianti sono le piccole fibre ossia quelle con dimensioni inferiori ai 5 micrometri.
Siccome queste fibre si occupano anche di trasferire messaggi riguardanti dolore, caldo e freddo, i pazienti che presentano la sindrome dei piedi brucianti, possono presentare tra i sintomi anche:

  • occhi e bocca secca
  • stipsi
  • disturbi della sudorazione
  • alterazioni del colore della pelle
  • bruschi cali della pressione sanguigna quando si passa dalla posizione seduta a quella eretta

Il sintomo principale però rimane il bruciore ai piedi localizzato soprattutto a livello plantare, ma che può espandersi anche al dorso del piede fino alla caviglia e associarsi a pesantezza e formicolio. In genere questi sintomi compaiono di notte e nei casi più gravi provocano un fastidio così forte che anche il semplice contatto con il lenzuolo diventa intollerabile.

Le cause

La causa principale della sindrome dei piedi brucianti è il diabete, sia nella forma conclamata che nella fase di pre-diabete. Altri fattori di rischio sono:

  • disturbi della tiroide
  • carenza di vitamine del gruppo B
  • celiachia
  • esposizione a farmaci neurotossici
  • infezione da HIV

La diagnosi

Non è semplice arrivare a diagnosticare questa patologia perché l’elettromiografia, ossia l’esame che serve per misurare la velocità di conduzione dell’impulso elettrico lungo i nervi, tende a risultare normale.

Solo pochi specialisti utilizzano test vegetativi o stimoli a laser per studiare il percorso dell’attività elettrica lungo i nervi, per cui l’esame principale del settore è una biopsia cutanea che riesca a mostrare come le piccole fibre nervose siano rarefatte rispetto alla normalità.

Prima di arrivare alla diagnosi il medico deve escludere altre patologie che possono arrecare un fastidio simile, anche se in genere meno intenso, come ad esempio:

  • insufficienza venosa
  • fascite plantare
  • sindrome del tunnel tarsale (dolore a caviglia, piede e talvolta anche dita causato dalla compressione o dalla lesione del nervo tibiale)

Sindrome dei piedi brucianti, il trattamento

La terapia in caso di sindrome dei piedi brucianti non prevede l’assunzione di farmaci antinfiammatori o antidolorifici ma di farmaci antidepressivi e antiepilettici che vanno a spegnere il corto circuito che si genera all’interno delle fibre nervose. Talvolta è inoltre possibile ricorrere a anestetici locali.

Alcune persone trovano sollievo grazie a pediluvi freddi oppure impacchi con il ghiaccio ma si tratta di rimedi che servono solo a tamponare il problema, funzionano nell’immediato, ma non lo risolvono.

Fonte: www.gvmnet.it

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