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Approfondimenti Medicina

Mammografia 3D, cos’è e quando è consigliabile farla

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Redazione 25 Ottobre 2022
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Il percorso che comprende visita senologicaecografia mammografia 3D è oggi lo strumento più efficace per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno, la neoplasia a più alta prevalenza nelle donne. Il tumore della mammella, infatti, riguarda 834.154 casi l’anno, e quasi la metà (il 43%) delle pazienti che vivono dopo una diagnosi di tumore, come riportato dal resoconto Aiom-Airtum “I numeri del cancro in Italia 2021”.

Di quando è consigliata una mammografia 3D, come funziona e come viene eseguita abbiamo parlato con la Dott.ssa Maria Rosaria Cesari, entrata a far parte dell’attività di diagnostica dell’Ambulatorio di Senologia di Città di Lecce Hospital.

Cos’è la mammografia 3D

La mammografia 3D è un esame diagnostico di ultima generazione, digitale e in tomosintesi, che consente cioè uno studio a strati della mammella. Le immagini catturate attraverso i Raggi X sono in alta risoluzione e permettono una ricostruzione in tre dimensioni della struttura del seno.

Questa accuratezza è in grado di rilevare anche lesioni molto piccole, distorsioni, microcalcificazioni che possono sfuggire all’esame in 2D, specialmente per effetto della sovrapposizione delle immagini. La mammografia 3D è particolarmente efficace nello studio dei seni fibroghiandolari non adiposi e nell’approfondimento che riguarda opacità benigne.

Come si esegue

La mammografia 3D si esegue come una normale mammografia e, attualmente, in molti centri di senologia la tomosintesi viene eseguita sia nelle proiezioni assiali che in quelle oblique.

Non è richiesta una preparazione specifica, ma è necessario specificare se la paziente è in gravidanza o in allattamento, in quanto in questi casi l’esecuzione è sconsigliata.

Quando è consigliata una mammografia 3D

La mammografia 3D è, a oggi, un esame sempre consigliato per i suoi vantaggi.
L’esecuzione della mammografia 3D si inserisce in un percorso di prevenzione del tumore al seno che comprende anche la visita specialistica e l’ecografia senologica. L’indagine ecografica, infatti, è complementare alla mammografia che sfrutta una diversa tecnologia. L’ecografia utilizza gli ultrasuoni, la mammografia le radiazioni ionizzanti (a basse dosi).

L’ecografia al seno andrebbe eseguita prima dei 40 anni, una volta l’anno nel corso della visita senologica. Dopo i 40 e fino ai 50 anni la prevenzione comprende convenzionalmente una mammografia, ecografia e visita senologica ogni anno. Dai 50 ai 74 anni la mammografia può essere eseguita ogni due anni, con ecografia e visita annuali. In caso di presenza di fattori di rischio, come la familiarità con il tumore al seno, lo specialista può anticipare la prima mammografia anche di 5-10 anni.

Fonte: www.gvmnet.it

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