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Comunicazioni Medicina

Salmonella, ritiro di Pesto genovese bio a marchio Esselunga

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Redazione 20 Febbraio 2023
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Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro del “pesto con basilico genovese dop senz’aglio biologico Esselunga” per il rischio salmonella: ecco i dettagli del lotto coinvolto.

Ritiro di pesto Esselunga per presenza di Salmonella

Il prodotto ritirato a causa della possibile presenza di Salmonella è il Pesto con basilico genovese dop senz’aglio biologico a marchio Esselunga, numero di lotto pr.01/02/2023, identificato col marchio dello stabilimento It 1184 S CE, in una confezione da 140 grammi e con data di scadenza il 22 febbraio 2023.

Il pesto, secondo quanto spiegato dall’azienda, è stato richiamato perché c’è una “sospetta presenza di salmonella spp”: il prodotto è stato ritirato da tutti i punti vendita e non è più presente sugli scaffali.

Ai clienti che lo hanno acquistato viene chiesto di “non consumare il prodotto e di riportarlo presso il punto vendita”.

Il sospetto salmonella riguarda esclusivamente l’articolo con la scadenza indicata e non l’intera gamma.

Salmonella, cos’è

La salmonella

L’infezione da Salmonella si trasmette per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui sia presente la salmonella. Generalmente, i principali veicoli di trasmissione sono uova crude e derivati a base di uova; latte crudo e derivati del latte crudo (anche latte in polvere); carne e derivati (specialmente se poco cotti); frutta e verdura contaminate.

I sintomi compaiono tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati (più comunemente dopo 12-36 ore), si protraggono per 4-7 giorni e possono variare da semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali), nei soggetti già fragili (bambini e anziani). Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero.

Fonte: www.salute.gov.it

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