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Intervento di cataratta: le innovazioni del Policlinico San Donato

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Francesca 24 Marzo 2023
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Laser a femtosecondi e lenti intraoculari speciali: l’oculista del Policlinico San Donato spiega in cosa consistono queste nuove tecnologie e procedure all’avanguardia per la cura della cataratta

Come si cura la cataratta? Quando si rivela necessario l’intervento chirurgico? E quali sono le innovazioni in campo, tra cui il laser a femtosecondi e le nuove lenti intraoculari toriche? Approfondiamo l’argomento con il dott. Gaspare Monaco, responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica del Policlinico San Donato che dispone di strumentazione specialistica all’avanguardia e di un’équipe in grado di seguire e supportare il paziente nel suo percorso diagnostico e di cura. 

Cataratta: sintomi e cause

La cataratta è una condizione principalmente legata all’opacizzazione del cristallino, la lente che si trova all’interno dell’occhio e che permette di mettere a fuoco le immagini. 

fattori che ne influenzano l’insorgenza precoce possono essere vari:

  • esposizione ai raggi ultravioletti senza protezione oculare;
  • traumi oculari;
  • uso di farmaci, come i cortisonici: si parla in questo caso di cataratta da farmaci;
  • malattie sistemiche, come il diabete;
  • malattie oculari, come il glaucoma;
  • tabagismo e alcolismo;
  • miopia elevata.

Il sintomo più rilevante è la progressiva perdita di nitidezza delle immagini, sintomatologia che si manifesta, generalmente, insieme a:

  • elevata sensibilità alla luce con sensazioni di abbagliamento;
  • aloni intorno alle sorgenti luminose come, per esempio, i fari delle auto;
  • riduzione della visibilità notturna;
  • diminuzione del contrasto delle immagini;
  • variazione del difetto visivo preesistente e necessità di aggiornare frequentemente gli occhiali.

Come si cura la cataratta 

In un primo momento, la terapia della cataratta consiste nel modificare e aggiornare gli occhiali da vista o le lenti a contatto.

Per contrastare la progressiva opacizzazione del cristallino si rende, però, necessario il trattamento chirurgico. Nello specifico, quando la cataratta provoca un calo della vista rilevante non correggibile da occhiale. Inoltre, il procrastinare l’intervento aumenterebbe i rischi operatori legati a una maggiore durezza del cristallino.

L’intervento con laser a femtosecondi Al Policlinico San Donato esperti nel calcolo complesso di cristallini artificiali multifocali e torici e nella chirurgia tramite Femtolaser

La chirurgia tradizionale per il trattamento della cataratta prevede 4 passaggi principali:

  • incisione corneale mediante bisturi;
  • capsulotomia anteriore mediante micropinze, per la creazione di un’apertura circolare sulla capsula anteriore del cristallino;
  • rimozione del nucleo catarattoso a seguito della frammentazione del cristallino con ultrasuoni;
  • impianto della lente intraoculare.

Oggigiorno, l’intervento di cataratta può essere svolto con l’ausilio di un laser altamente preciso, il laser a femtosecondi. Si parla, quindi, di intervento di Femtocataratta.
Sfruttando impulsi laser nella regione dell’ultravioletto della durata del miliardesimo di secondo, ancor meglio femtosecondo, è possibile eseguire i passaggi fondamentali della chirurgia tradizionale senza l’utilizzo di bisturi e pinze. Il laser lavora congiuntamente alle mani del chirurgo, permettendo una maggiore precisione e consentendo un decorso post-operatorio più semplice e più veloce.

Le variabili meccaniche dell’esecuzione dell’intervento vengono ridotte sensibilmente. Si utilizza ancora la tecnica standard, per impossibilità di ricorrere al laser, nei soli casi di:

  • scarsa dilatazione della pupilla;
  • presenza di opacità corneali;
  • bulbo oculare particolarmente infossato.

Le lenti intraoculari toriche

L’impianto di una lente intraoculare (IOL), ultimo passaggio dell’intervento, è fondamentale per sostituire il potere diottrico prima esercitato dal cristallino. Potendo scegliere il potere della lente intraoculare da impiantare, è possibile correggere anche i difetti visivi esistenti prima dell’avvento della cataratta, quali: 

  • miopia e ipermetropia; 
  • astigmatismo; 
  • presbiopia. 

La maggior parte delle persone affette da cataratta, infatti, a seguito dell’intervento, desidera non solo avere una visione chiara, ma anche eliminare gli occhiali o le lenti a contatto.

A tal proposito, le innovazioni nel campo sono numerosissime. Se in passato, ad esempio, le lenti intraoculari (IOL) utilizzate nella chirurgia della cataratta non potevano correggere l’astigmatismo, oggigiorno sono state sviluppate lenti intraoculari speciali (chiamate IOL toriche) in grado di correggere completamente l’astigmatismo durante la chirurgia della cataratta. Come le lenti a contatto morbide toriche, le IOL toriche intervengono efficacemente su diversi meridiani con l’obiettivo di correggere il potere asimmetrico dell’occhio, che è caratteristico dell’astigmatismo.

“In qualità di Responsabile dell’Unità di Oculistica, desidero garantire ai pazienti le cure e le tecnologie migliori, attualmente disponibili: l’impianto di lenti intraoculari speciali e l’intervento tramite Femtolaser sono solo alcune delle procedure all’avanguardia che contraddistinguono l’attività della nostra équipe”, conclude il dott. Monaco.

Fonte: www.grupposandonato.it

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