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Approfondimenti Medicina

Alcol e falsi miti, la specialista ci aiuta a sfatarli

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Francesca 5 Giugno 2023
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Si parla molto delle conseguenze dell’alcol sull’organismo, tanto che, nel tempo, sono nati molti falsi miti: analizziamoli e sfatiamoli insieme.

La dottoressa Federica Invernizzi, responsabile dell’ambulatorio specialistico di Epatologia dell’Ospedale San Raffaele, afferente all’Unità di Medicina Generale ad indirizzo endocrino-metabolico diretta dal Prof. Emanuele Bosi, ci aiuta a sfatare i principali.

Conseguenze dell’alcol sull’organismo, sfatiamo alcuni falsi miti

1. L’alcol non stimola e non dà sicurezza 

L’etanolo a basse dosi ha effetto nervino e psicotropo, provocando euforia e disinibizione. Ad alte dosi, invece, esercita un’azione depressiva sul sistema nervoso centrale.

2. Un bicchiere di vino al giorno non fa bene al cuore

Studi clinici recenti sfatano il mito dell’effetto cardioprotettore del vino. La presenza in un bicchiere di vino di sostanze con effetti positivi, ad esempio, i flavonoidi, esiste, ma la concentrazione presente in questa quantità è di gran lunga inferiore alla soglia con attività benefica.

Anzi, è vero il contrario: un consumo cronico di alcol può condurre a problematiche cardiologiche e/o vascolari.

3. L’alcol è cancerogeno

L’alcool è un noto agente cancerogeno sin dal 1988 e l’effetto cancerogeno è correlato non solo alla quantità, ma anche alla frequenza; infatti, 10 grammi al giorno di alcool puro (meno di 1 unità alcolica) aumentano dal 9% sino al 25% il rischio di alcuni tipi di tumore. In particolare, oggi l’alcol è considerato un fattore di rischio per lo sviluppo delle neoplasie del cavo orale, della faringe e della laringe, dell’esofago, dello stomaco, del colon-retto, del fegatodella colecisti e del pancreas

Per la prevenzione del cancro non bere è la scelta migliore perché non esistono quantità sicure di consumo di alcolici e il rischio zero per il cancro è legato all’astensione dalle bevande alcoliche; questo è il messaggio del Codice Europeo contro il Cancro.
La Commissione Europea ha recentemente proposto, all’interno del programma europeo per la lotta contro il cancro iniziato nel 2021, di rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta degli ingredienti e dei valori nutrizionali delle bevande e successivamente quella dei possibili rischi associati all’assunzione di alcolici. 

4. Bere l’amaro a fine pasto non aiuta la digestione 

L’alcol ha un effetto di riduzione della velocità di svuotamento gastrico; inoltre, ha un effetto lesivo diretto sulla mucosa gastrica ed esofagea. Quindi l’azione digestiva di erbe e radici viene annullata dall’alta gradazione alcolica. 

5. L’alcol non riscalda 

Il consumo alcolico dà una fittizia sensazione di caldo, non correlata ad un vero aumento della temperatura. Al contrario, l’alcol ha un’azione vasodilatante e quindi causa dispersione di calore.

6. Alcol in gravidanza 

Le donne in gravidanza non dovrebbero consumare bevande alcoliche per il rischio di danni al feto e lo sviluppo di sindrome fetale alcolica

7. L’alcol non migliora le prestazioni sessuali 

Il consumo di alcol può portare a una riduzione della risposta sessuale in entrambi i sessi. Inoltre, l’alcol agisce sul sistema nervoso centrale determinando una riduzione dell’ormone LH che stimola gli ormoni maschili nell’uomo e femminili nella donna.

Infine, dopo una singola dose di alcol, esiste già la possibilità di una riduzione dell’ormone testosterone ed anche della capacità di erezione.

8. Allenarsi e fare sport non aiutano a smaltire l’alcol attraverso la sudorazione 

Allenarsi dopo aver bevuto alcol non è una buona idea, anche perché l’alcol è un potente fattore di disidratazione del corpo: sudare e fare esercizio fisico in condizioni di scarsa idratazione non è quindi salutare. 

9.Consumare alcol solo nel fine settimana non mette a rischio la salute? 

Assolutamente no; il consumo di alcol può avere ripercussioni sulla salute anche se avviene ‘solo’ nel fine settimana. Le conseguenze possono essere:

  • di natura fisica: intossicazione alcolica fino ad arrivare allo stupore e al coma, neurotossicità, impotenza e infertilità, disturbi del sonno, aumento del rischio di sviluppare tumori o malattie croniche;
  • di tipo sociale, cambiamenti nei rapporti interpersonali e modifiche dello stile di vita: rapporti sessuali a rischio, comportamenti aggressivi, abusi, illegalità, incidenti stradali.

10. Alcol e dipendenza 

L’assunzione costante di alcol provoca dipendenza. A livello comportamentale, questa si manifesta con una continua ricerca della sostanza (cosiddetta craving) e con la sindrome d’astinenza nel caso si interrompa l’assunzione.

Fonte: www.hsr.it

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