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Comunicazioni Medicina

Covid – Finalmente arriva la cura?

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Redazione 5 Novembre 2021
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Sembra siano in arrivo sul mercato nuovi antivirali sviluppati specificamente come cura per il Covid. I dati della sperimentazione sono estremamente incoraggianti, per quanto ancora parziali.

I risultati indicano che al momento ci sono due candidati promettenti per il trattamento dei pazienti Covid-19 nelle prime fasi della malattia, ma la notizia più importante riguarda l’ultimo candidato, di cui abbiamo avuto notizia pochi minuti fa.

Noi non abbiamo MAI pubblicato durante la pandemia articoli su presunte cure soltanto per rubare dei click. Se stavolta stiamo pubblicando questa notizia è perché pensiamo che potremmo davvero essere arrivati alla svolta.

La pillola di Merck come cura contro il Covid

Il mese scorso, Merck & Co. e il partner Ridgeback Biotherapeutics LP hanno presentato la loro pillola sperimentale alle autorità di regolamentazione dopo che uno studio ha dimostrato che ha ridotto della metà il rischio di ammalarsi gravemente o di morire in pazienti con Covid-19 da lieve a moderato.

Per intenderci è la pillola approvata in Gran Bretagna nelle ultime ore. Risultati incoraggianti ma non, come direbbero a Londra, un vero “silver bullet”, un proiettile d’argento, la soluzione ultima.

I sorprendenti risultati preliminari della cura PAXLOVID Pfizer contro il covid

Pfizer Inc. ha affermato che la sua pillola Covid-19 ha ridotto i ricoveri e i decessi nei pazienti ad alto rischio dell’89%, un risultato eccezionale che potrebbe finalmente sancire la parola fine al periodo di pandemia in cui siamo imbottigliati da quasi due anni.

Il produttore di farmaci ha dichiarato oggi che ha interrotto anticipatamente la sperimentazione clinica del trattamento “a causa della travolgente efficacia” e ha pianificato di presentare i risultati alle autorità di regolamentazione degli Stati Uniti per l’autorizzazione di emergenza il prima possibile.

Ancora un pizzico di pazienza, ma che risultati!

Pfizer ha rilasciato i risultati in un comunicato stampa e non ha fornito agli scienziati la possibilità di discutere i dati prima del rilascio, quindi teniamo ancora in fresco le bottiglie. I dati non sono stati sottoposti a peer review o pubblicati e per avere certezza della qualità dell’esperimento condotto questo sarà un passaggio fondamentale.

La società afferma che condividerà maggiori dettagli in un documento sottoposto a revisione paritaria e con la sua presentazione alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti.

L’azienda ha testato il farmaco arruolando adulti con Covid-19 nelle categorie considerate ad alto rischio di malattia grave. Ai volontari è stata somministrata in doppio cieco (nessuno sapeva cosa stesse assumendo) la combinazione di pillole o in alternativa un placebo nella finestra temporale tra i tre e i cinque giorni dall’inizio dei sintomi. La pillola, denominata PAXLOVID o PF-07321332, agisce inibendo la proteasi, impedendo al virus di riprodursi. Il farmaco è statao somministrato in cocktail con la molecola ritonavir.

Stando al comunicato Pfizer soltanto l’1% dei pazienti che hanno ricevuto PF-07321332 con ritonavir è stato ricoverato in ospedale e nessuno è morto fino al giorno 28 dopo la randomizzazione (6/607 ricoverati, senza decessi), rispetto al 6,7% dei pazienti che hanno ricevuto un placebo”, ha affermato la società.
Il 19% dei pazienti a cui è stato somministrato il trattamento ha subito eventi avversi, rispetto al 21% che ha ricevuto il placebo, ma non è ancora dato sapere quali fossero. Indicativamente il fatto che siano stati rilevati in eguale percentuale sia nel gruppo trattato che in quello di controllo è una buona notizia.

Qui trovate il comunicato stampa Pfizer


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