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Comunicazioni Medicina

Riscaldamento, le regole: quando accendere i termosifoni

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Redazione 8 Ottobre 2022
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Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il Decreto sul riscaldamento con tutte le regole da rispettare durante la stagione invernale in arrivo: vediamo quando si possono accendere i termosifoni e qual è il limite di temperatura da non superare.

Riscaldamento: quando si possono accendere i termosifoni, le regole

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L’Italia è stata divisa in sei zone, in base al clima medio del comune:

  • Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle) avrà i termosifoni accesi dall’8 dicembre al 7 marzo per 5 ore al giorno;
  • Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani) dall’8 dicembre al 23 marzo per 7 ore;
  • Zona C (Napoli, Imperia, Cagliari, gran parte della Puglia) dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore;
  • Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano e gran parte di Toscana, Umbria, Lazio, Campania) dall’8 novembre al 7 aprile per 11 ore;
  • Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, la pianura padana, il nord, la dorsale appenninica, l’Aquila e la Basilicata) dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno;
  • Zona F (Belluno, Cuneo e i comuni dell’arco alpino) è senza limitazioni.

Il periodo di accensione è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio.

Le strutture non coinvolte

Non tutte le strutture sono coinvolte, ci sono delle esenzioni: “Non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”.

Riscaldamento, le regole: termosifoni puntati a 19°C

Sarà importante impostare correttamente la temperatura di riscaldamento sia nelle abitazioni private che nei negozi, così come nelle attività produttive. Dai 18 gradi per le attività industriali e artigianali il termostato scende a 17, mentre per gli altri ambienti si passa dai 20 gradi a 19

Ai negozianti viene suggerito di spegnere l’insegna durante la notte e scegliere lampadine a basso consumo. Sarà importante chiudere le porte, controllare i dispositivi a barriera d’aria, staccare le prese durante le ore di chiusura, usare schermi o pellicole solari. I sistemi di controllo intelligente, sia per gli uffici che per i negozi, sono utili per garantire una gestione più efficiente dell’illuminazione.

Il vademecum

Per mettersi al riparo dalle conseguenze del freddo, gli esperti consigliano di:

  • vestirsi con indumenti un po’ più pesanti
  • far attenzione all’alimentazione: bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, consumare cinque porzioni di frutta e verdura e prediligere alimenti stagionali;
  • usare umidificatori o posizionare dei contenitori d’acqua sopra ai termosifoni: l’umidità dell’ambiente domestico che dovrebbe assestarsi tra il 50% e il 60%. Il caldo secco può comportare un maggior rischio di natura infettiva e far male a chi soffre di bronchite cronica;
  • prestare particolare attenzione agli sbalzi termici che si verificano nel passaggio dall’interno all’esterno e viceversa.

Infine gli esperti consigliano di fare il vaccino antinfluenzale e continuare a indossare la mascherina negli spazi chiusi e lavarsi spesso le mani.

Fonte: Governo

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