fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Medicina Top

Unità spinale Niguarda – 20 anni di eccellenza mondiale

blank
Redazione 9 Giugno 2022
blank

Si è svolto oggi 9 giugno, nella prestigiosa cornice dei Laboratori Atelier del Teatro alla Scala di Milano, l’evento “20 anni di cure, storie e progetti”, per celebrare i 20 anni dalla nascita dell’Unità Spinale Unipolare dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.

Un momento di festa con pazienti, operatori socio sanitari, amici e sostenitori del Centro, che da due decenni si prende cura delle persone, adulti e bambini, affette da lesioni midollari e spina bifida.

L’Unità Spinale Unipolare di Niguarda rappresenta una delle prime esperienze italiane di approccio globale al paziente con lesione midollare, attraverso la cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale. Un modello organizzativo unico, in cui il termine «unipolare» sta proprio ad indicare l’unitarietà degli interventi offerti, in senso spaziale (tutto nella stessa struttura) e temporale” – commenta Marco Bosio, Direttore Generale dell’ASST Niguarda di Milano. 

La storia dell’Unità Spinale Niguarda

Le lesioni al midollo spinale sono una fra le più importanti cause di mortalità e disabilità nel mondo. Nel nostro Paese si registrano ogni anno in media 2.000 nuovi casi, che riguardano prevalentemente persone giovani. Le cause più frequenti sono gli incidenti stradali e sportivi, cadute, traumi, ma anche tumori, infezioni e malattie degenerative del midollo spinale.
Il concetto di Unità Spinale si basa sull’idea di riabilitazione globale sviluppato in Europa negli anni ’40, ma l’iter per portarlo in Italia inizia nel 1990 e prosegue faticosamente per più di un decennio. È grazie al lavoro infaticabile della dottoressa Tiziana Redaelli che l’Ospedale di Niguarda apre le porte della sua Unità Spinale Unipolare  il 10 giugno 2002

La struttura inizia a distinguersi da subito per la sua capacità di prendere in carico pazienti complessi, ventilati e pediatrici, e oggi il Centro, diretto dal dottor Michele Spinelli, è un riferimento regionale e nazionale.

In questi vent’anni, Niguarda si è trasformato da un ospedale che ha un’Unità Spinale in un ospedale completamente a misura di lesione midollare: una rete collaborativa fra strutture capaci di dirottare prontamente personale ed esperienza a seconda delle esigenze. L’équipe è formata da fisiatri, urologi, anestesisti, psicologi, fisioterapisti, terapisti occupazionali, fisioterapisti respiratori e può contare su tutte le competenze multi specialistiche presenti solo in grande ospedale generale, tra cui in particolare: chirurgia generale, radiologia e radiologia interventistica, otorinolaringoiatria, urologia, endoscopia digestiva, neurorianimazione, trauma team, neurochirurgia, neuropsicologia e chirurgia plastica.

Nell’Unità Spinale lavorano centri specialistici di eccellenza nazionale ed internazionale come il Centro Spina Bifida ed il Centro di Neuro-urologia per lo studio e il trattamento della vescica neurologica e delle disfunzioni dell’area sacrale – spiega Michele Spinelli, Direttore dell’Unità Spinale –  Nel tempo gli sforzi riabilitativi sono stati arricchiti anche da un’avanzata area tecnologica, basti pensare al Lokomat, un esoscheletro robotico diffuso nei più importanti centri riabilitativi internazionali o l’Hunova, che supportano il lavoro fisioterapico nel raggiungimento di un buon controllo del tronco e l’equilibrio”.

Unità spinale Niguarda – il futuro

Non solo celebrazione della storia passata. L’evento è stato anche occasione per presentare i progetti per gli sviluppi futuri affinché l’Unità Spinale Unipolare di Niguarda possa continuare a rispondere sempre meglio alle esigenze dei pazienti, a fronte di un’epidemiologia in evoluzione. “Il contesto sta, nel tempo, mutando. Basta pensare per esempio che vent’anni fa, l’80% dei pazienti di 25 anni aveva una lesione completa. Oggi invece, fortunatamente, questa percentuale è scesa al 25%” – dichiara Spinelli. “Questi risultati sono stati raggiunti grazie allo sviluppo di un progetto riabilitativo individuale su misura per ogni persona presa in carico: un approccio che richiede operatori altamente qualificati e tempi di permanenza in ospedale più lunghi. A fronte di questi cambiamenti, abbiamo in cantiere un complesso progetto di ampliamento della struttura per attivare nuovi posti letto e migliorare flussi e logistica”. 

L’evento, alla presenza del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell’Assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè, è stato presentato dall’attore Gianni Quillico. Oltre a ripercorrere le principali tappe della storia del Centro e le sue evoluzioni, si sono esibiti in un omaggio alla musica-teatro milanese, gli attori Marta Comerio e Giorgio Bongiovanni, accompagnati dal Maestro Marco Mojana. Infine, ha chiuso l’evento una toccante lettura dal libro “La notte di San Possenti” di Andrea Liverani, ex paziente dell’Unità Spinale di Niguarda e vincitore della medaglia di bronzo alle Paraolimpiadi di Tokyo 2021. Con uno stile leggero e ironico, la biografia racconta la storia di una rinascita grazie allo sport e alla disciplina del tiro a segno, che permetterà a Liverani di rappresentare l’Italia alle Paralimpiadi. Un percorso fatto di ostacoli da superare, non solo architettonici, ma anche culturali e sociali.

Il Teatro alla Scala – interviene il Sovrintendente Dominique Meyer – ha sviluppato negli anni una linea di apertura alla Città al territorio e di collaborazione con le sue Istituzioni la cui concezione risale a Paolo Grassi, ma che ha trovato nuovo slancio proprio nel momento della ripresa dopo la pandemia. Di questo progetto fanno parte i concerti nei quartieri del ciclo «La Scala in Città», le collaborazioni con realtà come il Salone del Mobile e la Camera della Moda ma anche la vicinanza alle Istituzioni scientifiche e di cura che costituiscono un’eccellenza lombarda. Per questo siamo particolarmente felici che l’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda festeggi nei nostri laboratori i suoi primi 20 anni di attività ed esprimiamo tutta la nostra ammirazione per lo straordinario lavoro che compie quotidianamente nel contrasto di una patologia grave e purtroppo diffusa”. 

Siamo particolarmente felici di aver potuto celebrare il ‘compleanno’ dell’Unità Spinale in questa luogo magico. Grazie al preziosissimo supporto del Teatro alla Scala di Milano, che ringraziamo calorosamente, alcuni nostri pazienti, anche ricoverati, molti amici del Centro e vari professionisti, hanno avuto l’occasione non solo di festeggiare questa ricorrenza, ma anche di fare un viaggio nel cuore produttivo di uno dei Teatri più importanti d’Italia” – conclude Marco Bosio.

Fonte: ASST Niguarda

Tags: