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Comunicazioni

Siccità, grave la situazione al Nord: in arrivo Decreto su razionamento acqua

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Redazione 27 Giugno 2022
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Prosegue la situazione di grave emergenza nel Nord Italia a causa della siccità: a breve è prevista l’emanazione del Decreto Siccità da parte del Governo con possibile razionamento dell’acqua, ma nel frattempo le Regioni hanno iniziato a limitarne l’uso. Ecco le prime novità.

Regione Lombardia, stato di emergenza a causa della siccità

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato un decreto con il quale – a causa della grave situazione di deficit idrico che sta interessando il territorio e a sostegno della popolazione, dell’ambiente e delle attività produttive interessate – dichiara lo ‘stato di emergenza regionale’ che resterà in vigore fino al 30 settembre 2022.

Il decreto raccomanda “a tutti i cittadini di utilizzare la risorsa acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace, limitandone il consumo al minimo indispensabile”.

Inoltre, la Regione mette a disposizione dei Sindaci dei Comuni della Lombardia uno schema di ordinanza (parte integrante del decreto), su risparmio idrico e limitazioni per l’uso dell’acqua potabile, raccomandandone la relativa adozione, salvo eventuali integrazioni ad essa in base allo specifico contesto e agli effetti della crisi idrica nei rispettivi territori.

Raccomandazioni ai Comuni lombardi

Il decreto raccomanda ai Comuni della Regione di limitare il più possibile l’impiego dell’acqua potabile per attività per le quali non ne sia necessario l’uso (quali ad esempio il lavaggio strade, l’irrigazione dei parchi pubblici e degli impianti sportivi quali campi di calcio, tennis, golf, ecc).

Il decreto firmato dal presidente Fontana esplicita altresì “di dare atto, in relazione alla situazione in essere, della necessità che gli enti competenti pongano in essere le azioni necessarie a contenere e ridurre le conseguenze della crisi idrica in atto, ivi compresa l’attivazione, ove possibile, di fonti alternative di approvvigionamento idrico”

E ancora “di stabilire che: nei bacini idrografici della Lombardia le utenze irrigue concessionate, sia relative ad acque superficiali che sotterranee, dovranno essere gestite con parsimonia; in particolare, al fine di assicurare la massima valorizzazione della risorsa idrica irrigua disponibile i concessionari delle utenze irrigue daranno priorità al servizio irriguo tenendo conto delle colture e della loro fase fenologica”.

Uso accorto risorse

I concessionari delle utenze irrigue dovranno valutare “l’attivazione presso i propri consorziati di campagne di sensibilizzazione per l’uso accorto della risorsa idrica orientate al soddisfacimento dei reali fabbisogni irrigui delle colture” e “tutte le utenze irrigue assoggettate agli obblighi di monitoraggio previsti dalla D.G.R. 6035/2016 dovranno intensificare la frequenza di trasmissione dei dati al Centro Dati Acqua e Territorio Rurale che gestisce il sistema regionale di monitoraggio. I dati relativi ai prelievi e ai deflussi rilasciati nei corsi d’acqua devono essere trasmessi con cadenza settimanale al Centro Dati Acqua e Territorio Rurale che li condivide con ARPA Lombardia”.

Siccità, in arrivo Decreto con possibile zona rossa

A breve il Governo emanerà il nuovo Decreto Siccità che stabilirà una “zona rossa” in Pianura Padana: PiemonteLombardiaVeneto ed Emilia-Romagna sono le regioni maggiormente interessate dall’emergenza al Nord, ma in difficoltà ci sono anche le Marche e il Lazio.

la pioggia prevista per domani non basterà e sono già molti i comuni che hanno emesso ordinanze per limitare l’uso dell’acqua potabile alle necessità igieniche e domestiche; molti altri hanno sospeso l’erogazione durante le ore notturne.

Il razionamento dell’acqua è la misura più importante in arrivo: potrà coinvolgere comuni, province o intere regioni. In arrivo anche lo stop alle fontane pubbliche e i divieti per usi urbani quali il lavaggio dei veicoli, l’irrigazione dei giardini e le limitazioni dell’irrigazione delle colture annuali.

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, invita il governo a partire con lo stato d’emergenza dalla sua regione, una delle regioni dove gli effetti della siccità si fanno sentire maggiormente, in attesa di un quadro più complessivo. Firmato anche lo “stato di sofferenza idrico” per il Friuli.

Fonte: www.lombardianotizie.online

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