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Carate Brianza, complesso intervento in Ortopedia con metodica microchirurgica

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Redazione 26 Ottobre 2022
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Importante e complesso intervento chirurgico a Carate Brianza, in ASST Brianza, con un team di specialisti diretti dal primario di Ortopedia Giuseppe Castoldi: per la prima volta in chirurgia ortopedica, presso il Presidio Ospedaliero, è stata adottata una metodica microchirurgica.

Carate Brianza, Ortopedia: adottata per la prima volta in chirurgia ortopedica una metodica microchirurgica

L’intervento ha interessato una paziente di 44 anni, proveniente dalla provincia di Bergamo, affetta da pseudoartrosi del radio che, come noto, assieme all’ulna concorre a formare lo scheletro dell’avambraccio.

“Per pseudoartrosi – spiega Castoldi – si intende una mancata guarigione di una frattura, che non tende alla consolidazione”.

La donna, in altro centro ospedaliero, prima di giungere a Carate, aveva già subito diversi interventi, senza operò risolvere la frattura e senza guarire dal dolore sofferto. “S’era anche innestato – ricorda il primario di Carate – un prelievo di osso dalla cresta iliaca, ma senza alcun beneficio”.

Il trattamento delle pseudoartrosi dell’avambraccio rappresenta una bella sfida per la chirurgia ortopedica. “L’obiettivo dell’intervento chirurgico – sottolinea lo specialista ortopedico – deve essere quello di promuovere la guarigione della malattia, il recupero del normale rapporto fra le ossa dell’avambraccio e un ritorno alla motilità (la più possibile) fisiologica”.

In letteratura sono state descritte numerose tecniche chirurgiche per trattare questa complicanza.

A Carate è stato scelto un innesto osseo vascolarizzato, descritto dalla pubblicistica scientifica e con un alto tasso di guarigione, anche se comporta tempi chirurgici più lunghi e la presenza in sala di una équipe specializzata.

Così è stata chiesto la collaborazione dei microchirurghi dell’Ospedale San Gerardo di Monza e organizzato in sala operatoria un complesso intervento che ha coinvolto il team ortopedico (oltre a Castoldi, Luca Molteni e Francesca Colombo), i microchirurghi di Monza Antonio Peri di Caprio e Pietro Garrieri, gli anestesisti diretti da Massimo Canella,  personale strumentista e infermieri di sala operatoria.

L’intervento è durato più di sette ore: “In estrema sintesi – ricorda Castoldi – è consistito nel prelievo di un pezzo di perone con i suoi peduncoli vascolari e nel posizionarlo nella giusta lunghezza nella sede della pseudoatrosi del radio, fissandolo con una placca. La parte più critica è stata l’anastomosi ovvero il collegamento dei vasi venosi e arteriosi che ha funzionato perfettamente, con nostra grande soddisfazione”

La paziente, dopo due giorni di degenza, è tornata a casa, in buone condizioni, contenta soprattutto di non avvertire più il dolore che la accompagnava da tempo, costringendola ad una limitazione della sua vita quotidiana. 

Ora, nei prossimi mesi, dovrà sottoporsi a programmate viste ambulatoriali per il follow up.

Fonte: www.asst-brianza.it

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