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ASST Brianza, vaccinazioni anti Papilloma Virus ed Herpes Zoster

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Redazione 16 Marzo 2023
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ASST Brianza mette a disposizione le sue sedi vaccinali di Vimercate e di Desio per una due giorni di vaccinazioni, l’1 e il 15 aprile prossimi, contro il Papilloma Virus (HPV) e contro il virus dell’Herpes Zoster (VZV).

ASST Brianza, vaccinazioni gratuite anti Papilloma Virus ed Herpes Zoster

Il Papilloma Virus si trasmette per via sessuale ed è in crescita tra i più giovani. Può essere contratto sia da uomini che da donne ed è, fra queste ultime, il principale fattore di rischio per il tumore al collo dell’utero.

L’Herpes Zoster, invece, è il virus della varicella che si riattiva e può provocare infezione a uno o più nervi. Ad essa, di solito, si associa una eruzione cutanea molto dolorosa. La vaccinazione contro lo VZV riduce il rischio di svilupparlo e la possibilità che si verifichino complicanze.

Quando e dove vaccinarsi, gratuitamente e senza prenotazione? 

L’1 aprile, dalle 9.00 alle 15.00, presso l’hub vaccinale ex Esselunga, in via Toti 8, a Vimercate, e il 15 aprile, sempre dalle 9.00 alle 15.00, presso il Centro Vaccinale dell’Ospedale di Desio (piano -1).

Alla vaccinazione anti papilloma virus sono interessate le giovani donne di età compresa fra i 18 e i 25 anni; a quella anti Herpes Zoster tutte le persone nate fra il 1952 e il 1958 compresi. 

Il Papilloma Virus

L’infezione da Papillomavirus (HPV) è la più frequente in assoluto tra le infezioni sessualmente trasmissibili. La maggior parte delle donne la contrae almeno una volta nella vita. Tale condizione in genere decorre in modo asintomatico; il virus rimane però allo stato latente nei tessuti infettati determinando nel tempo un aumento del rischio di sviluppare tumori dell’apparato genitale femminile, ma anche di quello maschile e del cavo orale. Cardine della prevenzione è la vaccinazione, meglio se in età pre-adolescenziale ma opportuna anche nelle età successive.  

La vaccinazione rappresenta l’arma più efficace per prevenire le conseguenze dell’infezione da HPV, e secondariamente per limitarne la circolazione tra la popolazione suscettibile – ha spiegato Giampietro Gregis, Direttore della SC Vaccinazioni e sorveglianza malattie infettive del Papa Giovanni XXIII –. Il vaccino è molto sicuro e ben tollerato; non è obbligatorio ma raccomandato, soprattutto considerando la frequenza di questo tipo di infezioni e le gravità delle potenziali conseguenze. Oltre ad esser correlato all’insorgenza del tumore della cervice uterina, HPV è infatti coinvolto nello sviluppo di altri tumori, sia genitali sia extragenitali in entrambi i sessi, e può causare altre lesioni benigne a livello delle mucose orali e genitali importanti per l’impatto che possono avere sulla circolazione del virus.” 

L’Herpes Zoster

L’Herpes Zoster – più comunemente noto come fuoco di Sant’Antonio –è una malattia debilitante e dolorosa causata dalla ri-attivazione del virus della Varicella rimasto latente nel tessuto nervoso. La probabilità di contrarre l’infezione aumenta notevolmente con l’avanzare dell’età. Si manifesta sottoforma di dolorose eruzioni cutanee costituite da piccole vesciche piene di liquido. La complicazione più frequente e debilitante della malattia è la “nevralgia post-erpetica”, sindrome dolorosa che compare nel distretto cutaneo colpito dalla malattia e può perpetuarsi anche per molti mesi dopo la guarigione del fatto acuto. Nel caso il distretto interessato dalla malattia sia quello del volto, le complicanze possono poi interessare l’occhio e l’orecchio producendo alterazioni con possibili esiti permanenti alla funzione visiva e uditiva. 

“La terapia con farmaci antivirali e antidolorifici permette di “bloccare” l’Herpes Zooster una volta manifestatosi; è esperienza comune, però, che spesso l’inizio della terapia sia tardivo rispetto alla comparsa delle lesioni e questo ha un impatto significativo sull’intensità e durata della malattia e soprattutto sulla nevralgia post-erpetica – continua Giampietro Gregis –. La vaccinazione è in grado di ridurre significativamente la frequenza di questa malattia e soprattutto di ridurne le conseguenze anche a distanza; pertanto è assolutamente raccomandata, non solo per le persone che hanno raggiunto i 65 anni di età o in presenza di comorbilità. La vaccinazione è quindi opportuna e vantaggiosa, in particolare per pazienti in condizioni di fragilità per patologie cardiache, diabete mellito, malattie respiratorie e soggetti a terapia immunosoppressiva.” 

Fonte: www.asst-brianza.it

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