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Approfondimenti Medicina

Ecografia: fondamentale per diagnosi delle malattie reumatologiche

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Francesca 24 Agosto 2023
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L’ecografia è estremamente importante per la diagnosi delle malattie reumatologiche perché rappresenta un grande supporto in fase di diagnosi, e, in particolar modo, quando si parla di diagnostica differenziale.
Utile anche nello svolgimento dei trattamenti, come le infiltrazioni, e nel follow-up dei pazienti che hanno già sviluppato una malattia reumatologica, l’ecografia, previo training, può essere utilizzata anche in ambito clinico direttamente dallo specialista di riferimento.

Ne parliamo con la dottoressa Marta Caprioli, reumatologa in Humanitas.

Lecografia nella diagnosi differenziale in ambito reumatologico

L’ecografia, come abbiamo detto, è dirimente quando si parla di diagnosi differenziale, per esempio quando il paziente lamenta un’artropatia all’esordio, o nella diagnostica differenziale tra artrite artrosi, dunque tra una patologia infiammatoria e una patologia degenerativa.
Valutando la zona interessata dall’infiammazione con l’ecografo, il medico riesce a capire tempestivamente, ancor prima che la malattia sia attiva clinicamente, se già ecograficamente ci siano dei segnali di infiammazione o di ripresa. 

L’ecografia è una metodica non invasiva, facilmente riproducibile ed è utilizzabile anche in ambito ambulatoriale, a differenza di altre metodiche come per esempio la risonanza magnetica o la TAC. Si tratta di un esame dinamico che, nel caso della reumatologia, si inserisce nel più ampio insieme dell’ecografia muscolo-tendinea. L’ecografia è di volta in volta finalizzata alla valutazione del quesito diagnostico; dunque, a seconda della problematica che viene evidenziata dall’ecografia, il paziente viene indirizzato dallo specialista più opportuno. Ormai l’ecografia è una metodica indicata anche nel percorso di diagnosi di patologie come l’artrite reumatoide

Trattamento, follow-up e interventi: lutilità dellecografia

In corso di trattamento, l’ecografia è particolarmente utile in quanto permette di valutare l’attività di malattia. Si utilizza soprattutto nell’ambito delle artropatie infiammatorie, dunque artriti anche all’esordio. Durante il trattamento infatti, può accadere che la patologia appaia in fase di apparente buon controllo clinico ma, nonostante questo, il paziente continui a riferire dolore: l’ecografia consente di capire se la causa sottostante al dolore sia una riacutizzazione della malattia oppure sia afferente a un altro disturbo, per esempio una tendinite

A fronte di un dolore, dunque, l’ecografia indirizza la scelta della terapia da parte dello specialista e, anche una volta trattato il disturbo, in fase di follow-up di malattia, consente al medico di continuare a valutare l’attività di malattia. L’ecografia è anche di grande supporto nelle procedure interventistiche, perché può fornire una guida in determinate procedure invasive, come le infiltrazioni. 

Fonte: www.humanitas.it

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