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Approfondimenti Medicina

Obesità e Chirurgia Bariatrica: quando ricorrere agli interventi per perdere peso?

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Francesca 15 Novembre 2023
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Da un po’ di anni a questa parte vanno molto di moda i reality show che affrontano il tema dell’obesità (ad esempio “Secret Eaters”, “Grassi contro Magri” o anche “Extreme Makeover- Weight Loss Edition”): al di là dello show e della televisione, quando è indicato e a cosa serve un intervento di chirurgia bariatrica?

Qui in Italia lo spettacolo più popolare è senza dubbio “Vite al Limite”, dove i pazienti fortemente sovrappeso si recano presso la clinica del celebre Dottor Nowzaradan con la speranza di essere candidabili per un trattamento di chirurgia bariatrica.

Obesità e Chirurgia Bariatrica: quando ricorrere agli interventi per perdere peso?

Ma quando è davvero indicato e a cosa serve un intervento di chirurgia bariatrica in caso di obesità?
In generale, lo scopo di questo tipo di operazione è quello di modificare le funzioni dell’apparato gastroenterico riducendo l’assunzione di cibo e/o modificando il transito degli alimenti. Gli interventi “restrittivi” agiscono attraverso la   diminuzione della capacità gastrica e, di conseguenza, l’impossibilità di assimilare grosse quantità di cibo, mentre interventi “ipoassorbitivi”  lavorano sulla diminuzione dell’assorbimento di sostanze nutritive da parte dell’intestino. Entrambi vengono eseguiti in anestesia generale e sta al chirurgo decidere la tecnica più opportuna per ogni singolo caso. 

La chirurgia bariatrica viene effettuata nel 99% dei casi con tecnica mininvasiva (laparoscopica o robotica,svolta tramite l’utilizzo di strumenti chirurgici introdotti in cavità addominale attraverso 5 piccoli fori sulla cute. In rarissimi casi, è necessario ricorrere all’accesso in addome con tecnica open.

Questi interventi sono riservati a pazienti con un eccesso di peso patologico, definibile attraverso un indicatore noto come Indice di Massa Corporea (IMC), utilizzato comunemente dai clinici per inquadrare lo stato di peso forma del paziente (sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso). 
Si accede all’intervento chirurgico con un IMC superiore o uguale a 35 (obesità di II) solo se si hanno delle copatologie direttamente correlate all’obesità, o con IMC superiore o uguale a 40 (obesità di III) anche senza copatologie. 

Nel caso in cui il paziente abbia un diabete mellito scompensato, le possibilità chirurgiche aumentano e si estendono anche a pazienti con BMI fra 30 e 35 (Obesità I).   

Tuttavia, non è un numero a rendere il soggetto automaticamente candidabile alla chirurgia bariatrica: è molto importante verificare anche l’impegno attivamente messo in passato da parte del paziente nella perdita di peso, oltre che il suo ingaggio in percorsi di rieducazione dietetico-comportamentali. Si parla, infatti, di un’operazione che comporta grandi cambiamenti a livello fisico e psicologico ed è necessaria una adeguata  preparazione comportamentale e una buona consapevolezza. 
Per questo è fondamentale la valutazione eseguita preventivamente dal nutrizionista/dietista e dallo psicologo, che devono valutare l’idoneità all’intervento.

Durante la valutazione che precede l’intervento, quindi, oltre alo stato di salute viene esaminata la motivazione e la disponibilità ad affrontare un nuovo stile di vita. In mancanza di un’adeguata disciplina e determinazione, il rischio di tornare alle vecchie abitudini e “annullare” i benefici dell’operazione è infatti molto alto, soprattutto considerando lo stress a cui viene sottoposto il paziente nella fase post-intervento.

E’ infatti previsto un adeguato follow-up e supporto psicologico e nutrizionale nel post intervento. Nelle prime 2-3 settimane è prevista una dieta semiliquida a ridotto contenuto di zuccheri semplici, che si traduce in pasti piccoli (di massimo 150-200 ml), frequenti e consumati il più lentamente possibile. Oltre al repentino cambio di dieta, il paziente deve proseguire un “allenamento” fatto di esercizi respiratori e fisici, tra cui camminare indossando una fascia elastica. 

Il giorno delle dimissioni, poi, viene fissato un calendario delle visite di controllo ambulatoriali con il chirurgo e il dietologo importante da rispettare ai fini di monitorare la perdita di peso e identificare per tempo eventuali complicanze chirurgiche o deficit nutritivi. 

Al di là quindi dell’intrattenimento che possono dare certi programmi, la “reality” dietro lo show è fatta di questo: impegno, fatica e desiderio di cambiamento da parte del paziente

Il centro multidisciplinare di Niguarda

A Niguarda nel corso degli anni si è strutturato un centro multidisciplinare per la chirurgia dell’obesità, accreditato come centro di eccellenza dalla SICOB – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità, grazie ad un’equipe con riconosciuta esperienza in chirurgia laparoscopica avanzata e robotica pronta a seguire passo dopo passo il paziente nel suo faticoso percorso di guarigione.

Fonte: www.ospedaleniguarda.it

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