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Brescia, all’Istituto Clinico Sant’Anna il nuovo acceleratore lineare per la radioterapia

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Francesca 10 Dicembre 2023
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All’Istituto Clinico Sant’Anna di Brescia è attivo il nuovo acceleratore lineare per una radioterapia ancora più efficace e precisa.

Brescia, all’Istituto Clinico S.Anna il nuovo acceleratore lineare per la radioterapia

‘Colpire il bersaglio’, ‘puntare il mirino’, ‘centrare l’obiettivo’. Quando si parla di radioterapia non è infrequente ricorrere ad un vocabolario bellico e una ragione c’è: i fasci di radiazioni sono un’arma importantissima per sconfiggere i tumori. Come spiega il Dott. Alberto Buffoli, Responsabile della Radioterapia Oncologica “Giuliano Cozzaglio” dell’Istituto Clinico S. Anna, “presso il nostro ospedale è disponibile il nuovo acceleratore lineare per una radioterapia 3.0, ancora più precisa ed efficace”. 

L’evoluzione della radioterapia nella cura dei tumori

Negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica e radiobiologica ha contribuito enormemente ad un miglioramento delle cure. La radioterapia è indispensabile per la cura di qualsiasi neoplasia: dalla mammella alla prostata, dal polmone al pancreas, ecc. 

Oggi non solo è possibile irradiare la zona da trattare senza coinvolgere i tessuti sani adiacenti al tumore, ma anche impiegare senza rischi una dose notevolmente superiore di radioterapia rispetto a quella di un tempo riducendo sensibilmente il numero delle sedute a cui sottoporsi. Ad esempio, per  i tumori del seno si è passati da 33 sedute a 16.

Le indicazioni principali per la radioterapia

La radioterapia può essere utilizzata nella sua modalità: 

  • ‘radicale’, ovvero come unico presidio terapeutico, nei tumori del capo-collo, della prostata (in cui si riscontrano percentuali di guarigione estremamente elevate), neoplasie anorettali, tumori della cute, ecc;
  • ‘adiuvante’ a completamento d’interventi chirurgici per molti tumori, come quello alla mammella, polmone o alla prostata dopo l’asportazione, in cui la radioterapia può distruggere eventuali cellule tumorali residue, migliorando il controllo della malattia in sede. 

Infine, un altro ambito di utilizzo sono le cure palliative, per ridurre il dolore o la compressione in diversi tumori metastatici: la radioterapia, infatti, è un efficace antidolorifico.

L’innovazione dell’acceleratore lineare del S.Anna

Presso l’Istituto Clinico S. Anna è in funzione un reparto attivo dal 1994. Dopo gli Spedali Civili, è la prima realtà bresciana a dotarsi della Radioterapia Oncologica e dispone di 2 acceleratori lineari per dare risposte sempre più efficaci e concrete alla domanda crescente da parte dei malati. 

L’ultimo acceleratore, il cosiddetto TRUEBEAM 3.0, è il primo consegnato in tutta la Lombardia ed acquistato dal Gruppo San Donato; è arrivato lo scorso Maggio, ed è entrato in attività a Luglio.

Le caratteristiche e i vantaggi 

“È una macchina molto particolare che arricchisce le dotazioni tecnologiche a nostra disposizione nella lotta contro i tumori – ci spiega il Dott. Buffoli -. Ha 3 caratteristiche essenziali:  

  • un’irradiazione senza filtri omogeneizzanti (la dose viene così erogata in tempi assai brevi portando l’erogazione della dose a 1.400/2.400 Gy/minuto rispetto allo standard di 600 Gy/minuto), riducendo il tempo si migliora la precisione e si riducono i possibili effetti collaterali
  • un lettino che garantisce 6 gradi di libertà, ovvero in grado di basculare cioè di ruotare su se stesso per migliorare la precisione e l’adattamento del fascio alla forma della lesione da trattare. Un pregio non banale che consente di indirizzare le radiazioni unicamente contro i tessuti neoplastici risparmiando i tessuti sani; 
  • un sistema che riduce in maniera assai elevata il rischio di danni a cuore e polmoni quando dobbiamo trattare un tumore al seno. Acquisendo il ciclo respiratorio della paziente nel momento della simulazione/preparazione del piano di trattamento, infatti, possiamo individuare il punto in cui polmone e cuore sono il più lontano possibile dalla ghiandola mammaria (Gating respiratorio). In questo modo il 97% del parenchima polmonare e il 100% della circonferenza anteriore del cuore non ricevono alcuna dose di radiazione. Una novità molto significativa che consente non solo una cura più mirata, ma anche un significativo ridimensionamento degli effetti collaterali. 

Grazie all’utilizzo di questa apparecchiatura, molto precisa e non invasiva, infine, siamo anche in grado di eseguire interventi di radiochirurgia, un trattamento di radioterapia che ha gli stessi effetti di un intervento chirurgico”. 

Una strumentazione tecnologica, dunque, estremamente sofisticata che va ad arricchire un parco macchine impreziosito da un altro acceleratore lineare, già in uso da diversi anni all’Istituto Clinico S. Anna, ma che, all’epoca, vantava già funzionalità all’avanguardia.

Gli effetti collaterali della radioterapia sempre più contenuti

Complice il miglioramento delle conoscenze radiobiologiche e in relazione allo sviluppo tecnologico, la radioterapia è andata via via migliorando i risultati clinici e riducendo l’impatto degli effetti collaterali. Questo perché, come sottolineato in precedenza, con gli acceleratori in uso da oggi è possibile circoscrivere con maggior efficacia la zona da trattare senza irradiare i tessuti sani adiacenti al tumore e ciò riduce enormemente gli effetti collaterali delle radiazioni aumentando la possibilità di guarigione.

Fonte: www.grupposandonato.it

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