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Approfondimenti Medicina

Donazione di sangue: come farlo e perché è importante

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Francesca 3 Gennaio 2024
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Una donazione di sangue è un gesto semplice, che però può rivelarsi indispensabile nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche, nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza, in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo, in casi di anemie croniche.

Nonostante i progressi della scienza, infatti, al momento non esistono alternative terapeutiche valide e il suo approvvigionamento è totalmente dipendente dal gesto di generosità dei donatori volontari.

La dottoressa Michela Tassaraematologa presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal dottor Luca Santoleri, approfondisce il tema.

Donazione di sangue: perchè è importante?

Nella medicina contemporanea gli emocomponenti (i diversi componenti del sangue) e i plasmaderivati (farmaci ottenuti dalla lavorazione del plasma) servono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità e permettono l’esecuzione di cure e procedure che altrimenti non sarebbero possibili.  

Un paziente affetto da talassemia, per fare un esempio, per poter vivere ha bisogno di circa 25 trasfusioni di sangue (globuli rossi) all’anno; 30- 40 unità sono necessarie per mandare a buon fine un intervento chirurgico delicato come un trapianto di cuore o di fegato; un trapianto di midollo osseo ne richiede almeno 20. Le trasfusioni, inoltre, servono anche per supportare il trattamento delle leucemie o delle insufficienze renali, per gestire in emergenza i politraumi o le emorragie parto, e così via. 

Il sangue si configura ancora oggi, quindi, come una risorsa fondamentale. 

Quali sono i gruppi più rari e i più diffusi

Ormai tutti sanno che per poter trasfondere il sangue è necessario rispettare il gruppo sanguigno del ricevente.

In Italia il gruppo sanguigno più diffuso è il gruppo Zero con RH positivo (40% circa della popolazione), mentre il più raro è AB con RH negativo (0.5%). 

Solo il 7% dei donatori, invece, presenta il gruppo Zero negativo, ovvero è “donatore universale”, dal momento che il loro sangue può essere trasfuso a (quasi) tutti i pazienti. 

In verità esistono oltre 700 varietà di sottogruppi (detti “fenotipi eritrocitari”) che si devono rispettare al momento della trasfusione, in situazioni cliniche particolari: per questo negli ultimi anni è diventata sempre più importante la donazione dei donatori stranieri, che hanno fenotipi particolari e diversi dalla maggior parte dei donatori europei.

Chi può donare il sangue

La donazione di sangue è aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che dispongano di un documento di identità valido e una tessera sanitaria

I requisiti fisici per poter donare sono: 

  • un’età compresa tra i 18 e i 65 anni (la donazione di sangue intero da parte di donatori di età superiore ai 65 anni può essere consentita previa valutazione clinica); 
  • un peso corporeo superiore ai 50 kg
  • un buono stato di salute. 

Altri requisiti essenziali per donare (come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca o il valore dell’emoglobina) vengono valutati dal medico direttamente durante la visita di idoneità alla donazione

Chi non può donare il sangue

Esistono alcune condizioni per cui non è possibile donare, in via temporanea o permanente; tra quelle permanenti ci sono: 

  • le neoplasie maligne
  • le malattie autoimmuni che coinvolgono più organi; 
  • le malattie cardiovascolari importanti; 
  • l’abuso di alcool e droghe

Questo è previsto dalla legge dello Stato, per la tutela del donatore e di chi riceverà il sangue donato.

Quanto sangue si dona e quanto dura 

Normalmente si dona sangue intero, ma si possono fare anche donazioni più “particolari”, come quelle di plasma e di piastrine (chiamate “aferesi”). 

Per il sangue intero: 

  • la quantità prelevata prevista dalla legge è di 450 ml
  • l’intervallo tra 2 donazioni deve essere di almeno 90 giorni per i maschi e le donne in menopausa e di 180 giorni per le donne in età fertile

La donazione di sangue intero dura intorno ai 10/15 minuti

La donazione di emocomponenti è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute: al momento della donazione il donatore viene sottoposto a un emocromo completo e al test per individuare HIVepatite B e C e sifilide e ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina.

Come funziona la donazione di sangue di plasma e piastrine

Per il plasma e le piastrine la donazione avviene con la procedura di aferesi, avvalendosi di uno strumento, detto “separatore cellulare”, che divide le diverse componenti del sangue in un circuito sterile e monouso, andandone a trattenere alcune e a re-infonderne altre. Tale donazione necessita di 40/50 minuti

Cosa mangiare il giorno prima della donazione

Per un buon donatore lo stile di vita è importante. Il giorno prima della donazione è preferibile seguire una dieta povera di grassi e ricca di liquidi, mentre il giorno della donazione è fortemente sconsigliato il digiuno, ma è sempre preferibile fare una colazione leggera (può comprendere succhi di frutta, spremute, caffè, tè con fette biscottate, con o senza marmellata, biscotti secchi). 

Dopo la donazione si può mangiare ciò che si vuole, l’importante è idratarsi più di quanto si faccia abitualmente! 

Il giorno della donazione, inoltre, è consigliabile non eccedere con l’attività sportiva.

Come viene utilizzato il sangue

Il sangue donato viene portato nei Centri di Lavorazione, dove viene diviso nelle sue componenti (globuli rossi, piastrine e plasma) che vengono conservate in modo differente per mantenerne al meglio le caratteristiche biologiche. 

Vengono quindi autorizzati per l’uso clinico solo quando tutti gli esami di validazione (test per epatiti e HIV) sono risultati negativi. Da quel momento, sono pronti per aiutare i pazienti bisognosi o per produrre farmaci salvavita.

Donare il sangue al San Raffaele

Per informazioni o prenotazione della donazione, è possibile chiamare il numero telefonico 02 2643 2340, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 15:00 e il sabato dalle ore 8:00 alle 12:00 o inviare una mail all’indirizzo [email protected].

Chi si è prenotato riceverà conferma di prenotazione e potrà prestarsi al Centro Donatori, via Olgettina, 60 – Milano (Palazzo San Gabriele, Dibit2, piano rialzato).

Fonte: www.hsr.it

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