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Approfondimenti Medicina

Ecocolordoppler venoso arti inferiori: che cos’è e a cosa serve

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Francesca 1 Febbraio 2024
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L’ecocolordoppler venoso degli arti inferiori è un esame non invasivo che permette di visualizzare e studiare i vasi venosi delle gambe; mediante l’uso di ultrasuoni con applicazione della funzione Doppler e velocimetrica consente di ottenere immagini dettagliate della circolazione sanguigna venosa. Questo esame è indicato per individuare la presenza di eventuali patologie venose a carico degli arti inferiori e per determinare il trattamento più appropriato laddove necessario.

Ne parliamo con il dottor Athos Popovich, chirurgo vascolare presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Ecocolordoppler venoso agli arti inferiori: cos’è e a cosa serve?

L’ecocolordoppler consente la visualizzazione di immagini ad alta definizione mediante un sistema ecografico associato all’effetto Doppler, un processo di elaborazione digitale dei flussi venosi nei vasi e la visualizzazione delle valvole, valutando la qualità del segnale trasmesso dalla circolazione sanguigna alla sonda ecografica.

L’esame mira a esplorare la pervietà delle vene, qualora ci possa essere un sospetto di trombosi venosa o superficiale. Inoltre, lo studio si concentra sulla misurazione della funzione valvolare delle vene, identificando la presenza di eventuali difetti di funzione valvolare, come il “reflusso”, e valutandone il grado di lesione, noto come insufficienza valvolare.

L’esame viene in genere richiesto in presenza di sintomi agli arti inferiori come:

  • edema
  • senso di peso
  • eritema
  • chiazze cutanee
  • dilatazione delle vene superficiali
  • vene varicose.

Come funziona l’esame

L’esame è volto allo studio del sistema venoso profondo e di quello superficiale. La valutazione del sistema venoso profondo e superficiale viene preferibilmente condotta con il paziente in piedi. 

L’esame viene realizzato come una normale ecografia, è veloce e non invasivo, senza controindicazioni e indolore. Utilizzando una sonda e dopo aver applicato un apposito gel, il medico esamina i vasi e le immagini così ottenute vengono visualizzate su un monitor. 

L’esame permette di osservare il flusso sanguigno in movimento, rappresentato attraverso una “scala di grigi” o a colori. Nello studio vascolare venoso, il colore blu convenzionalmente indica il flusso verso il cuore, mentre il rosso indica il senso opposto. 

La valutazione della patologia varicosa può essere studiata nei minimi dettagli e può già dare indicazioni sull’intervento correttivo più indicato (termoablazione, intervento tradizionale o legatura di vene perforanti).

Fonte: www.humanitas.it

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