Camini e stufe a legna e pellet, rischio multe fino a 5mila euro. Dove e perchè
La crisi energetica sembra non finire e, di conseguenza, molte persone hanno deciso che nel prossimo inverno si scalderanno con stufe e camini a legna o a pellet: attenzione, però, a rispettare le regole o si rischiamo multe che possono arrivare fino a 5000 euro.
Alcune regioni italiane , infatti, già da tempo hanno fissato dei paletti all’utilizzo di stufe e camini per contrastare l’inquinamento atmosferico: la norma riguarda gli impianti con potenza al focolare fino a 10kW. Ecco tutto quello che c’è da sapere per evitare le multe.
Stufe e camini, le regole e le multe Lombardia
In prima fila spicca la Lombardia, che punisce l’utilizzo di impianti di riscaldamento basati sulla combustione di biomassa non a norma con sanzioni che vanno da 500 euro fino a 5mila euro. Il divieto, in vigore dal 1° gennaio 2020, riguarda l’installazione di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa (stufe e camini) con emissioni superiori a quelle consentite e l’utilizzo di generatori di calore domestici con 0, 1 o 2 stelle. È obbligatorio che i generatori di calore abbiano almeno 4 stelle. Per le stufe a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW è obbligatorio utilizzare materiale da ardere conforme alla classe A1 della norma “Uni en iso 17225-2”. La certificazione deve essere effettuata da parte di un Organismo accreditato.
Nel caso di un controllo, dovrà essere esibita la documentazione pertinente da parte dell’utilizzatore. Sono esentati i cittadini del Bresciano e dei comuni sotto i 300 metri di altitudine. La regione ha derogato l’uso di tutti gli impianti domestici a legna e pellet (sotto i 10 Kw di potenza) fino alla fine del 2024.
Le norme nelle altre regioni
In Veneto accendere camini e stufe a legna in inverno è vietato sin dal 2017. Il divieto riguarda l’utilizzo di generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle e l’installazione di generatori inferiori a 4 stelle.
In Piemonte dal 2018 sono vietati l’installazione e l’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con una potenza nominale inferiore a 35 kW e classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 4 stelle. Che scende a 3 stelle nei comuni appartenenti alle zone “Agglomerato di Torino”, “Pianura” e “Collina”.
In Emilia-Romagna, invece, il divieto di utilizzo di caminetti, stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico riguarda esclusivamente impianti di classe 1 e 2 stelle, installati negli immobili civili in cui sia presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico, che si trovino sotto i 300 metri di altitudine o in un comune oggetto di infrazione per la qualità dell’aria.
Fonte: www.regione.lombardia.it