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Medicina Notizie Locali Lombardia Pavia

Transitional Care: innovativo progetto del Policlinico San Matteo

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Redazione 15 Ottobre 2021
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L’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, nel 2020, è stato individuato quale soggetto di sperimentazione del Progetto “Transitional Care”, il primo progetto istituito in Italia per seguire il passaggio dalle terapie pediatriche a quelle da adulto in ragazzi con patologie croniche: non esistono, infatti, altri Centri di riferimento sul territorio nazionale.

Il termine Transitional Care (TC) indica il passaggio del setting di cura dall’ambito pediatrico a quello dell’adulto del paziente con patologie croniche.

Transitional Care: quali sono gli obiettivi di questo progetto?

Creare un programma di Transitional Care che rappresenti un primo modello di cure avanzato a livello regionale e nazionale; identificare percorsi diagnostici e terapeutici dedicati per ogni tipo di patologia; creare un Registro dei pazienti in età compresa tra 14 e 25 anni affetti da patologie croniche e complesse di interesse chirurgico.

Nel corso del primo anno di attività, sono stati istituiti ambulatori multidisciplinari per sei gruppi di patologie complesse, tra cui: malattie gastrointestinali; malattie urogenitali; malattie del torace; malattie del neurosviluppo; malattie oncoematologiche; altre patologie, quali obesità e difetti dei tessuti molli.
Inoltre, nonostante l’emergenza sanitaria, sono stati trattati 157 pazienti, di cui 34 con provenienza extra regionale (Calabria, Piemonte, Emilia Romagna, solo per citarne alcune) e 2 provenienti dall’Albania.
Il San Matteo ha già instaurato collaborazioni con importanti Centri internazionali, ed è stato istituito un comitato internazionale di esperti in Europa, USA e Asia. 

Il progetto ricomprende tutte e tre le anime che contraddistinguono l’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia: ricerca, assistenza e formazione universitaria. Per l’anno accademico 2021-2022, in collaborazione con l’Università di Pavia è stato istituito un Master Universitario di II livello denominato “Transitional Care”: unico in Italia in questo campo.

E’ dimostrato che in assenza di un percorso di transitional care circa il 54% dei pazienti abbandona le cure – spiega la professoressa Giovanna Riccipetitoni, Direttore UOC Chirurgia Pediatrica -. Le tipologie assistenziali offerte nell’ambito pediatrico e in quello dell’adulto, le patologie e le conoscenze degli specialisti sono profondamente differenti. L’adulto presenta in genere malattie degenerative o oncologiche, il bambino prevalentemente malformative e genetiche”.

Esiste un’età in cui si passa dalle cure pediatriche, impostate sull’accompagnamento del piccolo paziente e della sua famiglia, a quelle di tipo adulto, caratterizzate dal rapporto diretto medico-paziente e dalla responsabilizzazione di quest’ultimo – prosegue la professoressa Riccipetitoni -. Questa fascia di età può essere considerata una sorta di terra di mezzo: ricca di bisogni di salute peculiari, che il sistema sanitario nazionale non è sempre in grado di intercettare in maniera sistematica, e che richiede l’elaborazione di modelli organizzativi, di ricerca clinica e di valutazione degli outcome, nonché di sostegno psico-sociale. Di qui la necessità di un percorso che unisca e trasferisca le competenze ed il modello organizzativo di cure in un’integrazione tra gli specialisti Pediatrica”. 

Fonte: www.sanmatteo.org

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