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Pagamenti tramite POS, addio obbligo: arriva la soglia minima

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Redazione 24 Novembre 2022
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Il Governo Meloni ha annunciato gli interventi contenuti all’interno della nuova manovra finanziaria: tra questi spicca l’addio all’obbligo e l’introduzione di una nuova soglia minima per i pagamenti tramite POS. Ma cosa cambierà, in concreto, per consumatori e esercenti?

Pagamenti tramite POS: nuova soglia minima

Fino ad oggi, i soggetti che esercitano un’attività di impresa, arte o professione, avvalendosi di punti di interazione fisici e/o virtuali (nonché i prestatori di servizi), erano tenuti ad accettare i pagamenti ad essi spettanti, a qualsiasi titolo dovuti, attraverso versamenti tracciabili (bancomat, carte di credito, prepagate, applicazioni mobile). Inoltre, da giugno 2022, la mancata accettazione di un pagamento Pos avrebbe esposto il soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria di somma pari a 30€, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale era stata rifiutata l’accettazione del pagamento in questione.

Nuova soglia minima per i pagamenti Pos

Nella bozza della legge di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri è stato inserito lo stop all’obbligo POS per i pagamenti sotto i 30 euro: in questi casi, quindi, gli esercenti o i liberi professionisti (quindi anche medici, avvocati, artigiani etc.) potranno rifiutare carte di credito, prepagate, bancomat e qualsiasi forma di pagamento digitale, chiedendo ai clienti il pagamento in contanti.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”, ma la vera notizia è quella relativa alla sospensione immediata delle sanzioni.

Una volta approvata la legge di bilancio, quindi, i soggetti fino ad ora obbligati potranno venire meno a tale impegno e non andare incontro ad alcun provvedimento.

Fonte: Governo

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