Covid, tamponi, isolamento e positivi: le nuove regole
Da ieri, primo gennaio, sono entrate in vigore le nuove regole per la gestione dei casi e dei contatti Covid: ecco cosa prevede l’ordinanza del Ministro della Salute, soprattutto per quanto riguarda i tamponi per la fine dell’isolamento dei positivi.
Vediamo quindi cosa deve fare chi ha sintomi, come funzionano isolamento e quarantena, quali sono le regole per i positivi al tampone e i contatti stretti.
Dopo l’eliminazione delle mascherine in quasi ogni circostanza (permane ancora l’obbligo solo in strutture ospedaliere e RSA), diamo un’occhiata alle regole e novità su quarantena e isolamento per chi dovesse risultare positivo al Covid.
Rimane la forte raccomandazione all’utilizzo della mascherina in casi di affollamento.
Covid, tamponi, positivi, quarantena contatti stretti e isolamento: le regole
Quarantena preventiva e tamponi finali addio, arriva l’autosorveglianza per tutti: cosa devono fare positivi in isolamento e contatti stretti
È stata abolita da tempo la quarantena preventiva per chi ha avuto contatto con positivi al Covid: è invece ancora applicato il regime dell’autosorveglianza per i contatti stretti.
I contatti stretti dovranno indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al 10° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
COSA FARE SE HAI SINTOMI DA COVID-19?
Contatta il Medico Medicina Generale (MMG), Pediatra di Libera Scelta (PLS) o Medico di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) per una valutazione del caso.
Se il medico ritiene necessario un tampone, può:
- eseguire il tampone direttamente
- prenotarlo sul sistema regionale
- rilasciare una ricetta con la quale il paziente può prenotare un appuntamento presso i punti tampone delle ASST, centri massivi, privati accreditati
Ricorda che NON sono ammessi accessi liberi (senza ricetta o senza prenotazione)
Per la consultazione dell’esito del tampone verrà inviato un sms (è necessario fornire un numero di cellulare valido).
COSA FARE SE SEI POSITIVO AL COVID-19
I positivi accertati tramite tamponi molecolari o antigenici per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento, con le modalità di seguito riportate:
- Per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare;
Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo; - Per i casi in soggetti immunodepressi, l’isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.
- Per gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo.
- I cittadini che abbiano fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo, potranno terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare.
E’ obbligatorio, a termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al 10mo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.
Nei casi in cui l’isolamento si conclude con esito negativo del tampone antigenico o molecolare, il tampone di fine isolamento (guarigione) può essere effettuato presso:
- i punti tampone delle ASST/punti tampone massivi
- i privati accreditati
presentando il provvedimento di isolamento rilasciato da ATS, prenotazione da parte di ATS o del medico, ricetta del medico.
In caso di persistente positività, l’isolamento può terminare dopo 14 giorni dal tampone positivo (o dall’inizio sintomi) senza tampone. Per rientrare al lavoro è necessario un tampone negativo.
COSA SI INTENDE PER CONTATTO DI CASO?
Un contatto con un caso COVID-19 è una persona esposta ad un caso probabile o confermato COVID-19 in un periodo di tempo che va da 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso.
Se il caso non presenta sintomi, si definisce contatto una persona che ha avuto contatti con il caso COVID-19 in un arco di tempo che va da 48 ore prima dell’effettuazione del tampone e fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi (esito positivo del tampone) e dell’isolamento del caso.
Che cosa si intende per “contatti stretti”?
Il “contatto stretto” (o “ad alto rischio”) di un caso probabile o confermato è definito come:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
- chi ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19
- coloro che hanno avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di idonei dispositivi di protezione (DPI)
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
COSA FARE SE SEI UN CONTATTO DI CASO COVID-19
In caso di sintomi
Contatta il Medico Medicina Generale (MMG), Pediatra di Libera Scelta (PLS) o Medico di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) per una valutazione del caso.
Se non hai sintomi
A coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2.
Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato.
COME COMPORTARSI DURANTE L’ISOLAMENTO?
Non uscire di casa. Rimani in una stanza isolato dagli altri e apri spesso la finestra per cambiare aria. Indossa una mascherina chirurgica negli ambienti condivisi. Lava spesso le mani. Usa un bagno separato o pulisci il bagno condiviso dopo ogni utilizzo. Usa sempre asciugamani personali. Utilizza posate/piatti personali. Non invitare né ospitare in casa nessuno.
GESTIONE DEI CASI COVID-19 IN SCUOLE E ASILI NIDO
In tutte le scuole di ogni odine e grado, nonché negli asili nido e nei servizi educativi per l’infanzia, ivi compresi le scuole paritarie e quelle non paritarie nonché i centri provinciali per l’istruzione degli adulti, in presenza di almeno quattro casi di positività tra i bambini e gli alunni presenti nella sezione o gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti e i docenti e gli educatori, nonché gli alunni che abbiano superato i sei anni di età, utilizzano i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con i soggetti positivo al COVID-19.
Alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare, anche in centri privati abilitati, o un test antigenico autosomministrato per la rilevazione dell’antigene SARS-CoV-2. In questo ultimo caso, l’esito negativo del test è attestato con una autocertificazione.
Smart working
Proroga smart working (per lavoratori fragili)
Con la manovra 2023 è arrivata anche la proroga allo smart working per i lavoratori fragili. Per tutte le altre categorie, dal primo gennaio, torneranno in vigore le regole prima della pandemia: il lavoro da remoto sarà possibile solo attraverso la stipula di un accordo individuale. Ai dipendenti fragili è consentito aderire allo smart working con regime semplificato fino al 31 marzo 2023.
Fonte: Governo