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Approfondimenti Medicina

Giornata mondiale del donatore di sangue: come e perchè donare

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Francesca 13 Giugno 2023
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Il 14 giugno ricorre la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2005 per sensibilizzare sull’importanza che i donatori di sangue, volontari, periodici, non retribuiti, rivestono per quanti necessitano di trasfusioni sicure.

Giornata mondiale del donatore di sangue

Il sangue non è un farmaco che si produce in laboratorio, non è sostituibile e solo l’uomo può donarlo. Al fine di incentivare la donazione di sangue e di emocomponenti, che negli ultimi anni è diminuita a causa della pandemia Covid-19, il legislatore ha stanziato (art. 19, comma 10 della Legge n. 118 del 5 agosto 2022, c.d. “legge concorrenza”) appositi fondi per la realizzazione da parte del Ministero della salute – in collaborazione con il Centro nazionale sangue, le associazioni e le federazioni di donatori volontari di sangue – di iniziative, campagne e progetti di comunicazione.

Per dare concreta attuazione a quanto previsto dalla norma e raggiungere in modo più efficace l’ampio target di riferimento ed in particolare i giovani, il Ministero della salute ha posto in essere un’articolata collaborazione interistituzionale coinvolgendo quei soggetti pubblici e privati in grado di contribuire, per le loro specificità istituzionali, alla migliore riuscita di una campagna di comunicazione integrata finalizzata a promuovere la cultura della donazione del sangue e del plasma.

Da un punto di vista mediatico l’iniziativa più rilevante sarà, senz’altro, rappresentata dalla campagna di comunicazione Dona vita dona sangue”.

Come donare

Per donare il sangue si può andare:

  • in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri di tutta Italia,
  • in una delle circa 1.300 unità di raccolta allestite da un’associazione di volontari (le principali sono AVISCroce RossaFidas e Fratres).

In alternativa è comunque possibile donare il sangue in una unità mobile, le cosiddette autoemoteche, accreditate e autorizzate dalle competenti autorità regionali.

Consulta Dove donare il sangue del Centro nazionale sangue.

Chi può donare

La donazione di sangue è aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che dispongano di un documento di identità valido (alcune strutture, a seconda dei sistemi informatici adottati, potrebbero richiedere anche una tessera sanitaria).

I requisiti fisici

Per poter donare sono richiesti:

  • età compresa tra i 18 e i 65 anni (in alcuni casi è possibile donare fino a 70, previo il consenso del medico selezionatore)
  • peso corporeo minimo di 50 chilogrammi
  • buono stato di salute.

Altri criteri

Prima di poter donare il medico dovrà verificare che vi siano altre condizioni necessarie per la donazione.

Pressione arteriosa:

  • sistolica inferiore o uguale a 180 mmHg
  • diastolica inferiore o uguale a 100 mmHg.

Frequenza cardiaca:

  • regolare, compresa tra 50 e 100 battiti/minuto.

Livelli di emoglobina:

  • uguali o superiori a 13,5 g/dL nell’uomo
  • uguali o superiori a 12,5 g/dL nella donna.

In caso di malattie presenti o passate:

  • avvertire sempre il medico selezionatore delle eventuali malattie presenti o passate e specificare, in caso, se e quali farmaci si assumono regolarmente come terapia.

A seconda delle patologie (presenti, passate o croniche) esistono infatti dei protocolli che prevedono la possibilità di donare, ma anche l’eventuale esclusione permanente o la sospensione temporanea dalla donazione.

Perchè donare

Le donazioni di sangue salvano la vita di circa 630mila persone all’anno solo in Italia, in media circa una al minuto.

Le trasfusioni di sangue sono indispensabili nel trattamento di moltissime patologie. Un paziente affetto da talassemia, per fare un esempio, ha bisogno di circa 25 trasfusioni di sangue all’anno per vivere. Dalle 30 alle 40 sacche di sangue servono dopo un intervento chirurgico delicato come un trapianto di cuore. Trasfusioni servono anche per trattare la leucemia o le insufficienze renali croniche.

Donare il plasma, la parte liquida del sangue, serve poi a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie, da quelle per le malattie del fegato fino ai trattamenti antitetano.

Il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un’alternativa che possa sostituirlo. Le sperimentazioni sul sangue sintetico, seppure promettenti, molto difficilmente potranno portare a cambiamenti su larga scala, se non in un futuro che è difficile immaginare prossimo.

Donare il sangue è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute:

  • al momento della donazione il donatore viene sottoposto a un emocromo completo e al test per individuare HIV, epatite B e C e sifilide e ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina
  • i donatori di sangue hanno diritto al vaccino antinfluenzale gratuito.

SINTESI DATI DONAZIONE SANGUE E PLASMA

I dati del Centro Nazionale Sangue riferiti al 2022 restituiscono un quadro sostanzialmente incoraggiante in cui si segnalano comunque alcune criticità. Nel 2022 i donatori di sangue sono stati 1.660.227, in leggera crescita rispetto al 2021, avvicinandosi sempre di più ai livelli pre-COVID.

Eseguite circa 2,8 milioni di trasfusioni su 639mila pazienti, con una media di circa 5,4 trasfusioni ogni minuto, confermando sostanzialmente l’autosufficienza del sistema sangue per quel che riguarda i globuli rossi.

Diminuisce in numero di donatori giovani. Complessivamente i donatori tra 18 e i 45 hanno fatto registrare un calo del 2% in un anno, mentre il numero dei donatori da 46 anni in su continua a crescere. La la fascia d’età che cresce di più è quella dei donatori tra 56 e 65 anni che in un anno ha registrato un aumento del 7%. Resta sostanzialmente invariata la quota delle donatrici che sono state 556.009, ovvero un terzo del totale.

Altra criticità registrata lo scorso anno riguarda la raccolta del plasma, la parte liquida del sangue, risorsa medica fondamentale per la creazione di farmaci salvavita come albumina e immunoglobuline, i cosiddetti farmaci plasmaderivati. Le donazioni nel 2022 hanno permesso di raccogliere 843mila kg di plasma, 19mila in meno rispetto al 2021. Il risultato negativo è da ascrivere alla forte incidenza della variante Omicron nei primi mesi del 2022 in cui si sono registrati cali drastici nella raccolta. E’ ancora lontano l’obiettivo dell’autosufficienza italiana in materia di plasma con il conseguente ricorso al mercato internazionale per soddisfare il fabbisogno nazionale di farmaci plasmaderivati.

Fonte: cri.it e www.donailsangue.salute.gov.it

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