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Approfondimenti Medicina

Peli incarniti: cause, rischi e rimedi

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Francesca 18 Luglio 2023
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I peli incarniti sono frequenti nelle aree continuamente esposte a depilazioni e rasature, soprattutto se svolte in maniera veloce e poco accurata: ce ne parla il dottor Andrea G. Di Stefano specialista in Dermatologia G.B. Mangioni Hospital di Lecco, ospedale polispecialistico accreditato S.S.N.

Che cosa sono i peli incarniti?

I peli incarniti sono peli che non riescono a fuoriuscire dalla pelle e restano intrappolati. Causano rossore, prurito e infiammazione locale. In alcuni casi può esserci anche dolore, se si effettua pressione. Inoltre possono sviluppare papule, pustole e foruncoli con pus.

Sono chiamati anche pseudofollicolite della barba, ma l’espressione vale per i peli incarniti in qualsiasi zona del corpo soggetta a rasatura. In generale è vero che sono più comuni nella barba e nell’area pubica, dove i peli sono più ruvidi.
I peli incarniti sono innocui ma possono creare un disagio estetico, soprattutto se si trovano su braccia e gambe. L’infiammazione cronica e persistente è più diffusa tra le persone con peli ricci, che possono incurvarsi e penetrare sottopelle.

Gli indumenti troppo aderenti che impediscono alla pelle di traspirare possono aggravare la situazione. Anche una cattiva igiene della cute può favorire la presenza di peli incarniti: il surplus di cellule morte impedisce al pelo rasato o strappato di fuoriuscire durante la crescita.

Possono avere conseguenze sulla salute?

In genere no e guariscono da soli. Però a volte possono provocare lesioni che possono infettarsi se non vengono trattate in modo adeguato: questo vale soprattutto quando sono presenti pustole con pus e le si fa scoppiare. I batteri dispersi riescono a entrare più in profondità e possono formare cisti, noduli e infiammazioni dei tessuti.
Un’altra complicanza è la formazione di una cicatrice dura e permanente, chiamata cheloide.

Come prevenire il problema?

Non è sempre possibile prevenire questo problema, ma sicuramente ci sono buone norme da seguire per la rasatura e la depilazione.
Intanto, ridurne la frequenza.
Bisogna evitare di radersi a secco e non bisogna tendere la pelle durante la procedura. La rasatura deve avvenire con un rasoio a lama singola e nella direzione di ricrescita dei peli. Effettuare periodicamente uno scrub corpo o viso delicato aiuta a liberare i peli che potrebbero restare intrappolati.

Se il problema si presenta di frequente è opportuno rivolgersi al Dermatologo per individuare una soluzione. Nel caso, seppur raro, che si manifestino segni di infezione cutanea come febbre, gonfiore, calore, secrezioni di pus e cattivo odore, contattare tempestivamente il Dermatologo.

Come eliminare i peli incarniti?

Innanzi tutto è opportuno interrompere le depilazioni e le rasature nell’area interessata, fino alla guarigione della pelle. E poi bisogna assolutamente evitare di rimuovere il pelo incarnito usando la pinzetta leva-ciglia. Potrebbe causare altre lesioni e sanguinamenti con un peggioramento estetico.

Meglio invece parlare con il proprio medico, per ottenere dei trattamenti più specifici e efficaci, da usare su prescrizione medica, come per esempio:

  • la tretinoina per uso topico per esfoliare le cellule morte e liberare i peli incarniti;
  • gli antibiotici topici per curare le infezioni cutanee e prevenirle;
  • creme viso a base di steroidi con funzione antinfiammatoria;
  • lozioni di acido glicolico per ammorbidire i peli ricurvi;
  • lozioni al perossido di benzoile per uso topico, per seccare le pustole piene di pus;
  • creme con eflornitina per ridurre la ricrescita dei peli.

Quando il problema è frequente o molto esteso può essere opportuno ricorrere alla depilazione laser e all’elettrolisi.

Fonte: www.gvmnet.it

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