I nuovi trattamenti per la cura dell’alopecia
L’alopecia è una malattia autoimmune la cui etimologia deriva dalla parola greca alopex=volpe e si riferisce alla caratteristica dell’animale di cambiare pelo a chiazze. Colpisce il 2% circa della popolazione e le cause sono molteplici: genetiche, ambientali e da stress. Diversi i trattamenti innovativi che oggigiorno garantiscono buoni risultati in chi ne è affetto. Ne parliamo con la dott.ssa Chiara Lovati, dermatologa presso la Vein & Derma Clinic dell’istituto di Cura Città di Pavia.
Alopecia: di cosa si tratta
L’alopecia è una malattia cutanea che coinvolge i bulbi piliferi del cuoio capelluto. Può presentarsi a chiazze, determinando:
- il diradamento o la completa scomparsa dei capelli su aree specifiche della testa fino alla totale calvizia, alopecia totalis;
- la perdita completa di capelli e peli su tutto il corpo, alopecia universalis.
Oltre ai fattori ambientali, genetici e alle cause legate allo stress, sono coinvolti nel processo di diradamento pilifero anche risposte infiammatorie alterate che coinvolgono meccanismi immunologici. La ricerca in questi ultimi anni ha fatto passi in avanti e ha aperto importanti scenari terapeutici.
Le terapie
Sono 3 i principali trattamenti utilizzati per la cura dell’alopecia:
- luce LED;
- PRP (plasma ricco di piastrine);
- farmaci.
L’utilizzo della luce LED
Contrariamente a quanto si possa pensare la luce può apportare benefici se sfruttata nel modo corretto. Negli ultimi anni grazie a tecnologie avanzate e innovative in ambito biomedico, si è assistito ad una vera e piena consapevolezza di quanto la luce LED possa giovare alla pelle nella risoluzione di alcune patologie.
“Dispositivi a emissione di luce (LED) sono tra gli strumenti più innovativi ed efficaci per il trattamento di molti stati infiammatori della pelle, disturbi legati alla crescita dei capelli come nel caso di soggetti affetti da alopecia”, spiega la dott.ssa Lovati.
La terapia LED rappresenta lo strumento emergente e più sicuro per il trattamento di molte condizioni come:
- le condizioni infiammatorie della pelle;
- l’invecchiamento;
- i disturbi legati alla crescita dei capelli.
“L’uso del LED nel trattamento di tali condizioni è ormai entrato nella pratica comune tra i dermatologi che si trovano a dover gestire casi di alopecia nelle sue diverse forme, dalla meno alla più severa. Sono trattamenti che – precisa la specialista – possono essere usati da soli o in combinazione ad altri farmacologici”.
Il PRP (plasma ricco di piastrine)
L’iniezione di plasma ricco di piastrine (PRP) è tra le terapie possibili per la cura dell’alopecia a uno stadio iniziale o nei casi di un lieve diradamento della chioma. Questo tipo di trattamento consta in vere e proprie iniezioni di piastrine che vanno a stimolare i fattori di crescita dei follicoli piliferi, cercando di ricreare la normale concentrazione di capelli.
Va precisato che il PRP è autologo: si forma prelevando una quantità di sangue dal soggetto che dopo essere stato lavorato (la lavorazione prevede lo scarto del plasma povero di piastrine) verrà rintrodotto però nel cuoio capelluto.
I farmaci
Le terapie farmacologiche disponibili per l’alopecia si basano su corticosteroidi e immunomodulatori che in molti casi sono risolutive, ma presentano diversi effetti collaterali. “Da qui la tendenza ad utilizzare farmaci biologici, agenti molecolari e antistaminici meglio tollerati dal paziente”, conclude la dottoressa.
Fonte: www.grupposandonato.it