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Approfondimenti Medicina

Come rimediare alla febbre da insolazione

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Francesca 28 Luglio 2023
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L’insolazione, detta anche colpo di sole, può essere definita come uno stato di malessere per un’esposizione eccessiva ai raggi solari: d’estate, infatti, si fa sentire anche la voglia di muoversi all’aria aperta e di abbronzarsi, per cui non è infrequente esagerare o non proteggersi adeguatamente per finire con una febbre da insolazione

Il Dott. Fabrizio Colombo, specialista in Medicina Interna della Casa di Cura La Madonnina e Responsabile Internistico dell’Area Solventi dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, spiega meglio come comportarsi in questa evenienza, sia a casa che in vacanza.

Cosa si intende per febbre da insolazione

“La febbre, che solitamente è una reazione dell’organismo a malattie e infezioni, rappresenta uno dei sintomi più importanti dell’insolazione, nel corso della quale può raggiungere anche temperature molto elevate, fino ai 40° C”,  spiega il dottore. 

In caso di colpo di sole, l’innalzamento della temperatura è dovuto ad una compromissione delle capacità termoregolatorie, in particolare a determinarla è l’incapacità del corpo di regolare la propria temperatura interna in quanto questo assorbe più calore di quanto riesca a perdere, con rischi anche importanti per la salute che nei casi più seri possono portare a confusione mentale fino al coma ed a insufficienza multiorgano. 

Il fenomeno è più frequente negli anziani e nei bambini, in cui il delicato equilibrio tra produzione e perdita di calore è più compromesso.

Cosa fare

In caso di febbre da insolazione è importante:

  • ripararsi immediatamente dal sole in un luogo fresco e arieggiato, possibilmente al chiuso e non sotto l’ombrellone, dove le temperature restano comunque elevate;
  • reintegrare i liquidi persi, bevendo acqua a temperatura ambiente, magari sciogliendo anche al suo interno vitamine e sali minerali;
  • applicare impacchi di acqua fresca su fronte, polsi e caviglie o effettuare un bagno in vasca/doccia con acqua fresca, non fredda;
  • distendersi e sollevare le gambe per favorire la circolazione verso il cuore;
  • particolare attenzione all’assunzione di antipiretici e antinfiammatori; questi farmaci devono essere assunti sotto indicazione medica, in quanto nello stato di disidratazione attuale potrebbero compromettere la funzionalità di reni e fegato.

Recarsi, invece, quanto prima al pronto soccorso più vicino:

  • se la situazione non dovesse migliorare nel giro di circa 30 minuti;
  • se comunque lo stato di malessere iniziale è già molto forte;
  • in caso di perdita di coscienza.

Quanto dura

Non si può dare un’indicazione sulla durata della febbre da insolazione: questa dipende dalla gravità dell’evento e dalle risposte soggettive della persona. Può scomparire, infatti, nel giro di qualche ora, così come persistere per 1-2 giorni.

Ovviamente, se lo stato di malessere persiste a lungo è opportuno recarsi dal proprio medico o in ospedale.

Gli altri sintomi del colpo di sole

Oltre alla febbre, le altre manifestazioni cliniche del colpo di sole possono essere:

  • mal di testa;
  • nausea;
  • vomito;
  • sudorazione eccessiva;
  • vertigini;
  • disidratazione e mancanza di salivazione;
  • pelle calda al tatto con la possibilità di comparsa anche di arrossamenti ed eritemi;
  • occhi arrossati e secchi;
  • brividi;
  • convulsioni e/o perdita di conoscenza, nei casi più seri.

Quali sono le cause dell’insolazione

Ciò che determina il colpo di sole è l’innalzamento della temperatura corporea a causa di un’esposizione eccessiva alle radiazioni solari, in particolare nell’area del capo. Non è legata, come si potrebbe erroneamente pensare, alla temperatura esterna, in quanto può verificarsi in luoghi con un clima più mite come la montagna, mentre dipende dalla forza della radiazione solare e da quanto tempo vi si espone in maniera diretta.

Perché anziani e bambini sono più a rischio 

Anziani e bambini (in particolare sotto i 4 anni di età) sono più soggetti ad insolazioni e con conseguenze più gravi in quanto presentano una sudorazione meno intensa, che rende per loro più difficoltosa la dispersione del calore in eccesso. Inoltre, possono avere:

  • uno stimolo della sete ridotto (nel caso degli anziani);
  • un’idratazione non sempre adeguata (nel caso dei bambini).

Oltre a queste categorie, rientrano, nell’elenco dei soggetti definiti ‘fragili’ anche persone con determinate patologie quali, ad esempio, ipotiroidismo, ipertensione, diabete, cardiopatie etc.

Come prevenire l’insolazione e la febbre da insolazione

Nel 2005 il Ministero della Salute ha stabilito un piano per prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, con bollettini periodici, informazioni e consigli che vengono pubblicati periodicamente sul sito del Ministero.

 Alcuni accorgimenti che possono essere seguiti per evitare stati di insolazione sono:

  • uscire di preferenza nelle ore più fresche: la mattina presto o al tramonto, evitando le ore centrali della giornata;
  • non svolgere sport e attività fisiche intense sotto il sole e nelle ore più calde;
  • indossare indumenti traspiranti, preferibilmente di fibre naturali e colori chiari come il bianco;
  • coprire il capo con cappelli e gli occhi con occhiali da sole CE;
  • bere più acqua, almeno 2 litri al giorno e possibilmente assumere anche sali minerali;
  • consumare pasti leggeri ed evitare il consumo di bevande alcoliche;
  • non posteggiare sotto il sole o rimanere in auto con i finestrini chiusi;
  • mantenere durante le ore diurne il proprio ambiente fresco e arieggiato, con l’ausilio anche di condizionatori e ventilatori (da spegnere prima di andare a dormire). Il flusso d’aria non va indirizzato direttamente addosso alla persona, inoltre il condizionatore non deve essere impostato a temperature che abbiano un’escursione maggiore di 5/6° gradi rispetto all’esterno.

Differenza fra colpo di sole e colpo di calore

Sebbene presentino delle caratteristiche comuni, il colpo di sole non deve essere confuso con il colpo di calore:

  • nel colpo di sole la temperatura corporea aumenta a causa di un’eccessiva esposizione solare, senza essere legata alla temperatura del posto in cui ci troviamo;
  • nel colpo di calore, invece, la temperatura del corpo aumenta perché la temperatura attorno a noi (sia all’aperto che in un luogo chiuso), così come il tasso di umidità, sono molto alti e il nostro organismo non riesce ad adattarsi adeguatamente.

Fonte: www.grupposandonato.it

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