Come rimediare alla febbre da insolazione


L’insolazione, detta anche colpo di sole, può essere definita come uno stato di malessere per un’esposizione eccessiva ai raggi solari: d’estate, infatti, si fa sentire anche la voglia di muoversi all’aria aperta e di abbronzarsi, per cui non è infrequente esagerare o non proteggersi adeguatamente per finire con una febbre da insolazione.
Il Dott. Fabrizio Colombo, specialista in Medicina Interna della Casa di Cura La Madonnina e Responsabile Internistico dell’Area Solventi dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, spiega meglio come comportarsi in questa evenienza, sia a casa che in vacanza.
Cosa si intende per febbre da insolazione
“La febbre, che solitamente è una reazione dell’organismo a malattie e infezioni, rappresenta uno dei sintomi più importanti dell’insolazione, nel corso della quale può raggiungere anche temperature molto elevate, fino ai 40° C”, spiega il dottore.
In caso di colpo di sole, l’innalzamento della temperatura è dovuto ad una compromissione delle capacità termoregolatorie, in particolare a determinarla è l’incapacità del corpo di regolare la propria temperatura interna in quanto questo assorbe più calore di quanto riesca a perdere, con rischi anche importanti per la salute che nei casi più seri possono portare a confusione mentale fino al coma ed a insufficienza multiorgano.
Il fenomeno è più frequente negli anziani e nei bambini, in cui il delicato equilibrio tra produzione e perdita di calore è più compromesso.
Cosa fare
In caso di febbre da insolazione è importante:
- ripararsi immediatamente dal sole in un luogo fresco e arieggiato, possibilmente al chiuso e non sotto l’ombrellone, dove le temperature restano comunque elevate;
- reintegrare i liquidi persi, bevendo acqua a temperatura ambiente, magari sciogliendo anche al suo interno vitamine e sali minerali;
- applicare impacchi di acqua fresca su fronte, polsi e caviglie o effettuare un bagno in vasca/doccia con acqua fresca, non fredda;
- distendersi e sollevare le gambe per favorire la circolazione verso il cuore;
- particolare attenzione all’assunzione di antipiretici e antinfiammatori; questi farmaci devono essere assunti sotto indicazione medica, in quanto nello stato di disidratazione attuale potrebbero compromettere la funzionalità di reni e fegato.
Recarsi, invece, quanto prima al pronto soccorso più vicino:
- se la situazione non dovesse migliorare nel giro di circa 30 minuti;
- se comunque lo stato di malessere iniziale è già molto forte;
- in caso di perdita di coscienza.
Quanto dura
Non si può dare un’indicazione sulla durata della febbre da insolazione: questa dipende dalla gravità dell’evento e dalle risposte soggettive della persona. Può scomparire, infatti, nel giro di qualche ora, così come persistere per 1-2 giorni.
Ovviamente, se lo stato di malessere persiste a lungo è opportuno recarsi dal proprio medico o in ospedale.
Gli altri sintomi del colpo di sole
Oltre alla febbre, le altre manifestazioni cliniche del colpo di sole possono essere:
- mal di testa;
- nausea;
- vomito;
- sudorazione eccessiva;
- vertigini;
- disidratazione e mancanza di salivazione;
- pelle calda al tatto con la possibilità di comparsa anche di arrossamenti ed eritemi;
- occhi arrossati e secchi;
- brividi;
- convulsioni e/o perdita di conoscenza, nei casi più seri.
Quali sono le cause dell’insolazione
Ciò che determina il colpo di sole è l’innalzamento della temperatura corporea a causa di un’esposizione eccessiva alle radiazioni solari, in particolare nell’area del capo. Non è legata, come si potrebbe erroneamente pensare, alla temperatura esterna, in quanto può verificarsi in luoghi con un clima più mite come la montagna, mentre dipende dalla forza della radiazione solare e da quanto tempo vi si espone in maniera diretta.
Perché anziani e bambini sono più a rischio
Anziani e bambini (in particolare sotto i 4 anni di età) sono più soggetti ad insolazioni e con conseguenze più gravi in quanto presentano una sudorazione meno intensa, che rende per loro più difficoltosa la dispersione del calore in eccesso. Inoltre, possono avere:
- uno stimolo della sete ridotto (nel caso degli anziani);
- un’idratazione non sempre adeguata (nel caso dei bambini).
Oltre a queste categorie, rientrano, nell’elenco dei soggetti definiti ‘fragili’ anche persone con determinate patologie quali, ad esempio, ipotiroidismo, ipertensione, diabete, cardiopatie etc.
Come prevenire l’insolazione e la febbre da insolazione
Nel 2005 il Ministero della Salute ha stabilito un piano per prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, con bollettini periodici, informazioni e consigli che vengono pubblicati periodicamente sul sito del Ministero.
Alcuni accorgimenti che possono essere seguiti per evitare stati di insolazione sono:
- uscire di preferenza nelle ore più fresche: la mattina presto o al tramonto, evitando le ore centrali della giornata;
- non svolgere sport e attività fisiche intense sotto il sole e nelle ore più calde;
- indossare indumenti traspiranti, preferibilmente di fibre naturali e colori chiari come il bianco;
- coprire il capo con cappelli e gli occhi con occhiali da sole CE;
- bere più acqua, almeno 2 litri al giorno e possibilmente assumere anche sali minerali;
- consumare pasti leggeri ed evitare il consumo di bevande alcoliche;
- non posteggiare sotto il sole o rimanere in auto con i finestrini chiusi;
- mantenere durante le ore diurne il proprio ambiente fresco e arieggiato, con l’ausilio anche di condizionatori e ventilatori (da spegnere prima di andare a dormire). Il flusso d’aria non va indirizzato direttamente addosso alla persona, inoltre il condizionatore non deve essere impostato a temperature che abbiano un’escursione maggiore di 5/6° gradi rispetto all’esterno.
Differenza fra colpo di sole e colpo di calore
Sebbene presentino delle caratteristiche comuni, il colpo di sole non deve essere confuso con il colpo di calore:
- nel colpo di sole la temperatura corporea aumenta a causa di un’eccessiva esposizione solare, senza essere legata alla temperatura del posto in cui ci troviamo;
- nel colpo di calore, invece, la temperatura del corpo aumenta perché la temperatura attorno a noi (sia all’aperto che in un luogo chiuso), così come il tasso di umidità, sono molto alti e il nostro organismo non riesce ad adattarsi adeguatamente.
Fonte: www.grupposandonato.it