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Approfondimenti Medicina

Vaccinazioni raccomandate per le persone con malattie oncologiche

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Francesca 7 Agosto 2023
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Le malattie infettive hanno un’ incidenza più alta nelle persone affette da tumore: quali sono le vaccinazioni raccomandate per le persone affette da patologie oncologiche?

Persone con patologie oncologiche: quali vaccinazioni?

L’immunizzazione contro le infezioni tramite la vaccinazione è una “pietra miliare” della medicina poiché ha contribuito, e contribuisce tuttora, alla salute degli individui e della collettività. 
Con l’eccezione dell’acqua potabile, nessun intervento sanitario, nemmeno l’utilizzo di antibiotici, ha avuto un effetto paragonabile a quello dei vaccini in termini di riduzione della mortalità e crescita della popolazione. 
Si stima, infatti, che le vaccinazioni prevengano 6 milioni di morti ogni anno nel mondo.

Purtroppo, le malattie infettive hanno un’ incidenza più alta nelle persone affette da tumore rispetto alla popolazione generale, sia a causa della patologia di base che delle cure necessarie e possono, in caso di contagio, portare ad una sospensione o un ritardo delle terapie antitumorali. 
Inoltre, spesso nei pazienti oncologici le infezioni hanno una maggior incidenza di complicazioni, di necessità di ospedalizzazione e decesso. 

Fortunatamente, la maggior parte di queste malattie infettive sono prevenibili con la somministrazione di vaccini specifici. Sebbene nei pazienti oncologici l’efficacia dei vaccini in alcuni casi può essere inferiore, permette comunque di ridurre in modo significativo le complicanze gravi dell’infezione e la mortalità. Inoltre, la maggior parte dei vaccini disponibili è costituita da “componenti inattivi” e sono per questo utilizzabili in modo sicuro anche nelle persone che stanno seguendo una terapia immunosoppressiva (es. chemioterapia).

Ecco i vaccini raccomandati per le persone con malattie oncologiche:

Virus dell’Influenza

L’influenza è una malattia virale altamente contagiosa che coinvolge ogni anno tutta la comunità. Si diffonde molto rapidamente da persona a persona principalmente attraverso le vie aree con colpi di tosse e starnuti.
Non è un semplice raffreddore e negli anziani e nelle persone fragili, ad esempio con patologie oncologiche, può determinare un aumentato rischio di complicanze anche mortali.

I virus dell’influenza (due ceppi dell’influenza A e due ceppi dell’influenza B) sono in grado di mutare molto velocemente causando la comparsa continua di varianti. 
Questa caratteristica impedisce all’organismo di produrre un’immunità permanente ed è quindi necessario produrre un nuovo vaccino ogni anno contro le varianti del virus che circoleranno.

Batterio del Pneumococco

Le malattie da pneumococco sono diffuse in tutto il mondo. La trasmissione avviene tramite le goccioline di saliva e il muco emessi con starnuti, tosse o con il semplice parlare da parte delle persone portatrici del batterio. 
Lo pneumococco può localizzarsi nella gola e nel naso e in alcuni casi può causare disturbi non gravi ma frequenti come otiti, sinusiti e bronchiti; in altri casi, ad esempio nei pazienti affetti da tumori solidi è in grado di provocare forme di infezione più gravi quali polmonite, meningite o sepsi. 

Virus dell’Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio

L’Herpes Zoster, conosciuto anche come fuoco di Sant’Antonio, è una patologia comune e debilitante, caratterizzata dalla comparsa di vescicole localizzate e molto dolorose. 
La complicanza più comune è rappresentata dalla nevralgia post-erpetica, una sindrome dolorosa cronica. 
L’Herpes Zoster è causato dalla riattivazione del virus della varicella che, dopo la malattia, non viene eliminato, ma rimane latente nel nostro sistema nervoso e può riattivarsi e manifestarsi in un qualsiasi momento, soprattutto negli anziani e in chi ha il sistema immunitario debilitato.
Ad esempio nei pazienti oncologici in corso di terapia immunosoppressiva,  l’incidenza è più alta rispetto a quella riportata nella popolazione generale e la manifestazione clinica spesso porta a sospendere o ritardare le terapie oncologiche; il vaccino raccomandato è il ricombinante adiuvato. 

Virus del SARS-CoV-2

La sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) è il nome dato al nuovo coronavirus del 2019. COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus. Il virus viene trasmesso principalmente tramite goccioline da una persona infetta quando starnutisce, tossisce, parla o respira. I sintomi possono assenti, oppure manifestarsi con febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare. In casi più gravi si può sviluppare  polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto e altre complicazioni, tutte potenzialmente mortali.
I pazienti oncologici sono a maggior rischio di sviluppare sintomi, complicanze gravi, necessità di ospedalizzazione e morte.
Secondo le indicazioni Ministeriali attuali, nelle persone fragili o affette da patologie croniche (come nel caso dei pazienti oncologici) che hanno completato un ciclo primario di vaccinazione (3 dosi), è raccomandata la somministrazione di una dose aggiuntiva per massimizzare la protezione verso l’infezione.

Batterio del Meningococco tipo B, tipo A, C, W135, Y

Il meningococco è un batterio che può risiedere nelle vie respiratorie e talvolta causare la meningite.
La trasmissione avviene tramite le goccioline di saliva e il muco emessi con starnuti, tosse o con il semplice parlare da parte delle persone portatrici del batterio.
Attualmente la meningite meningococcica è causata principalmente da 5 tipi di meningococco: A, B, C, W135 e Y. Il meningococco rappresenta una delle principali cause di meningite batterica e sepsi nel mondo e la principale causa di meningite nei bambini e nei giovani adulti. In alcuni casi può avere un decorso fulminante e portare alla morte in poche ore dalla comparsa dei sintomi. I pazienti immunodepressi, come quelli oncologici, sono più a rischio di sviluppare meningite.

Virus del Papilloma Umano (HPV)

Il virus del Papilloma umano (HPV-Human Papilloma Virus) è un virus infettivo per gli esseri umani,  di cui si conoscono oltre 200 varianti (sierotipi). Alcune di queste varianti possono causare verruche e condilomi, altre, invece, possono essere associate a tumori, principalmente dell’apparato riproduttivo femminile e maschile. Il virus è estremamente diffuso nella popolazione. L’infezione da HPV si contrae principalmente attraverso il contatto stretto durante i rapporti sessuali, anche non completi, con una persona portatrice del virus. I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i 9 sierotipi di HPV più pericolosi e sono estremamente sicuri ed efficaci: possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV.  
Seppur i vaccini attuali non abbiano proprietà terapeutiche, i soggetti che abbiano già iniziato l’attività sessuale e/o già infettati, possono comunque beneficiare della protezione nei confronti dei genotipi vaccinali, poiché l’esposizione naturale all’infezione da HPV non conferisce protezione duratura, diversamente dalla vaccinazione, o potrebbe essere determinata da genotipi virali non contenuti nel vaccino.

ALTRE VACCINAZIONI

Nei soggetti suscettibili è importante considerare anche il richiamo per difterite, tetano e pertosse e la vaccinazione contro  morbillo, parotite, rosolia e varicella.

RICORDA CHE

1.  Le malattie infettive nei pazienti oncologici sono piu’ frequenti e piu’ gravi rispetto alla popolazione generale e possono implicare una sospensione delle terapie oncologiche.
2.   Esistono vaccini per prevenire molte delle infezioni che potresti contrarre. 
3.   I vaccini sono  sicuri anche in corso di terapia immunosoppressiva ad accezione di quelli indicati nel punto successivo. Potrebbero in alcuni casi essere meno efficaci nel prevenire la malattia, ma possono comunque ridurre le sue complicanze.
4. I vaccini a “virus vivi attenuati” (morbillo, parotite, rosolia, varicella e alcuni vaccini dei viaggiatori) NON possono essere somministrati in pazienti immunocompromessi.

Chiedi consiglio al tuo oncologo che, in accordo con gli specialisti del Centro Vaccinale, stabilirà il momento migliore per sottoporti alle vaccinazioni raccomandate.

Fonte: www.ospedaleniguarda.it
 

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