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Approfondimenti Medicina

Morso della vipera: come riconoscerlo e cosa fare

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Francesca 17 Agosto 2023
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La natura allo stato selvaggio può essere popolata da animali potenzialmente pericolosi per l’uomo, come la vipera, ma questa nella maggioranza dei casi oggi non è più fatale: cosa fare, quindi, se malauguratamente si viene morsi da questo animale in un’area all’aperto come, ad esempio, la montagna? Il dottor Alessandro Clara, anestesista della Casa di Cura La Madonnina specializzato anche in Medicina dello Sport, ci spiega meglio come comportarsi in questa situazione.

Come si presenta la vipera e come riconoscerne il morso

La vipera è l’unico serpente velenoso in Italia, presente in 4 specie all’interno delle diverse aree del Paese. Ha una lunghezza inferiore al metro (20-80 cm) e delle caratteristiche in base alle quali si può riconoscere e cercare di evitare.

“Alcuni tratti della vipera come la forma triangolare della testa e il corpo tozzo sono elementi che un occhio non esperto non riesce ad individuare facilmente”, spiega il dottor Clara.

Quello, invece, per cui la vipera è facilmente riconoscibile rispetto agli altri serpenti è la presenza di:

  • pupilla verticale e non tondeggiante;
  • zanne velenifere, rilevabili se la bocca è aperta e l’animale è pronto all’attacco;

In molti casi, inoltre, la vipera presenta una testa appuntita, con la parte terminale del muso rivolta all’insù.

La prima cosa da fare è analizzare l’area della lesione: solitamente il morso della vipera si presenta con 2 profonde punture rosse, lasciate dalle zanne del rettile e collocate a distanza di ca. 1 cm l’una dall’altra

Tuttavia, a seconda di come l’animale è riuscito a mordere, può evidenziarsi anche: 

  • solo un foro; 
  • ulteriori fori, meno profondi, segno della restante dentatura.

La presenza delle 2 punture o dell’unico foro è il primo aspetto che dovrebbe mettere in allarme, in quanto il morso di serpenti non velenosi presenta solamente il segno lasciato dall’intera arcata dentale.

Quali sono i sintomi 

Il veleno della vipera ha un’azione:

  • emotossica: altera e riduce la coagulazione del sangue con possibili emorragie;
  • vasodilatatrice: dilata i vasi sanguigni per facilitare la sua diffusione;
  • neurotossica: va ad alterare il sistema nervoso;
  • istotossica: causa necrosi dei tessuti.

Nella sede del morso si andrà a riscontrare innanzitutto:

  • dolore;
  • tumefazione;
  • gonfiore;
  • arrossamento/eritema;
  • intorpidimento.

A questi si aggiungeranno, poi, sintomi a livello sistemico quali:

  • nausea;
  • capogiri;
  • dolori addominali;
  • diarrea/vomito;
  • difficoltà respiratorie;
  • tachicardia;
  • svenimento;
  • perdita di coscienza;
  • collasso circolatorio, nei casi più gravi.

Cosa fare 

“Contrariamente a quello che si può pensare, il morso della vipera conduce raramente alla morte. Innanzitutto, infatti, l’evento di per sé non è molto frequente, inoltre, non è necessariamente accompagnato da inoculazione di veleno, che per l’animale rappresenta un liquido prezioso finalizzato alla caccia e, quindi, al suo sostentamento. Infine, se anche il morso fosse avvelenato, si hanno a disposizione diverse ore, almeno un paio, prima della comparsa di sintomi importanti a livello sistemico, per cui vi è tutto il tempo per ricevere soccorso”, spiega il dottor Clara.

La prima cosa da fare è mantenere la calma, in quanto uno stato di agitazione e stress facilita la diffusione del veleno. Nell’attesa dei soccorsi o mentre ci si reca al pronto soccorso più vicino, si può:

  • sfilare monili eventualmente presenti in prossimità del morso, in quanto, se la zona si gonfia, possono andare ad ostacolare la circolazione;
  • sciacquare la ferita con acqua o con disinfettante non alcolico (es. acqua ossigenata), in quanto il veleno è idrosolubile;
  • evitare l’uso di alcol e disinfettanti alcolici che, legandosi con il veleno, potrebbero determinare reazioni tossiche;
  • non usare il ghiaccio, che ha un effetto vasodilatatore;
  • bendare e comprimere la zona del morso fino all’estremità dell’arto interessato, se possibile anche con stecche, ma senza impedire del tutto la circolazione tramite laccio emostatico, che genera stasi venosa e favorisce l’assorbimento del veleno per via linfatica;
  • rimanere il più possibile immobili, per rallentare la diffusione del veleno;
  • non aspirare assolutamente il veleno o cercare di rimuoverlo, anche tramite incisioni;
  • portare la vipera, se morta, con sé in ospedale: se la vipera è stata involontariamente schiacciata dal soggetto o risulta per qualche motivo morta, dopo averne accertato il decesso con un bastone, inserirla senza toccarla in un sacchetto e portarla con sé in ospedale.

Come prevenire il morso di vipera

Alcuni semplici accorgimenti quando si è in mezzo alla natura possono prevenire in linea generale l’attacco della vipera. Basta, ad esempio:

  • portare con sé un bastone, con cui battere il terreno davanti a sé, prima di camminarvi sopra. Questo allontanerà eventuali vipere presenti nell’area. Gridare è inutile in quanto questo tipo di rettile è sordo;
  • utilizzare pantaloni lunghi e scarponi alti con calzini pesanti, così da ridurre le zone di esposizione;
  • non infilare mani e dita in cavità/recessi senza aver prima battuto la zona con un bastone;
  • stendersi/sedersi sull’erba o sassi solo dopo aver scrutato l’area e averla battuta con un bastone.

Dove vivono le vipere

La vipera – conclude il dottore – è un animale che abita nei luoghi ricchi di vegetazione quali:

  • prati;
  • erbe alte;
  • prossimità di fonti d’acqua”.

Durante le stagioni miti come la primavera e l’autunno, è possibile incontrarla mentre si scalda adagiata su pietre e rocce, soprattutto al mattino e al tramonto. In inverno, invece, sprofonda in uno stato di letargo. 

Il ruolo della vipera nell’ambiente 

La vipera è un animale protetto, in quanto svolge un ruolo importante nell’ecosistema ambientale, fungendo da: 

  • predatore di piccoli insetti e roditori, dei quali va a regolare la popolosità; 
  • preda di alcuni rapaci e grandi predatori.

“Ricordiamoci che siamo noi ad invadere l’habitat, ovvero la casa delle vipere, quindi non dobbiamo comportarci imprudentemente e, soprattutto, dobbiamo essere dalla loro parte”, conclude il dottor Clara.

Questi piccoli rettili, infatti, sono animali timidi ed educati che cercheranno di evitare in ogni modo il contatto con l’uomo, allontanandosi al nostro sopraggiungere e reagendo alla nostra invasione di territorio come educati padroni di casa in grado, tuttavia, di metterci alla porta molto velocemente, se costretti.

Fonte: www.grupposandonato.it

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