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Roma, al via sperimentazione con i robot sociali in neuroriabilitazione

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Francesca 23 Agosto 2023
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I nuovi robot sociali, frutto di un progetto europeo che include la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, entrano nelle UOC di neuroriabilitazione al servizio dei pazienti ricoverati.

Roma, al via sperimentazione con i robot sociali in neuroriabilitazione

Parte all’interno di due Unità Operativa Complesse di Neuroriabilitazione della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma una nuova sperimentazione dedicata all’utilizzo di robot sociali che hanno la funzione di interagire con i pazienti stimolandone le funzioni cognitive ed incrementando il benessere emotivo e le interazioni sociali.

I robot impiegati sono dei dispositivi commerciali e quindi dal costo relativamente contenuto e sono stati dotati di esercizi cognitivi, funzioni di riproduzione video e audio, videochiamata per le interazioni sociali e di esercizi di rilassamento e meditazione, tutti utili per mantenere la mente allenata e ridurre la condizione di stress legata all’ospedalizzazione.

Il sistema, da oltre un anno in fase di sperimentazione presso il domicilio di alcuni anziani che hanno aderito al progetto, è stato oggetto di un ulteriore sviluppo, con nuove funzioni adatte all’utilizzo all’interno dei reparti di neuroriabilitazione ospedaliera di alta specialità e da oltre tre mesi viene impiegato nella UOC di neuroriabilitazione 3. Diretta dal neurologo prof. Ugo Nocentini e nella UOC di neuroriabilitazione 6, diretta dal neurologo dott. Stefano Paolucci, dell’ospedale della Fondazione Santa Lucia IRCCS.

“James, ossia questo modello di robot sociale che stiamo contribuendo a sviluppare” commenta Federica Piras, psicologa, logopedista e ricercatrice responsabile del progetto “può essere di supporto per il paziente ed il personale per espletare una serie di funzioni come facilitare le comunicazioni con l’esterno per ridurre il senso di solitudine e di isolamento, fornire attività di stimolazione cognitiva (serious games) personalizzate ed adattate alle condizioni del paziente, provvedere all’intrattenimento del degente (lettura dei quotidiani o di libri, visione di film, documentari, viaggi virtuali) fornendo anche contenuti (sessioni di meditazione, suoni della natura, musica) che possano ridurre il distress legato all’ospedalizzazione.”

Lo studio

Lo studio si inserisce nel programma Europeo Active and Assisted Living (AAL) che mira a trovare soluzioni per permettere agli anziani di rimanere attivi, autonomi e sani ed è parte del progetto “Remember-Me”, giunto al terzo anno e quindi alla fase conclusiva del suo piano triennale. Remember-Me prevede l’impiego di nuove tecnologie da utilizzare presso il domicilio e che siano a servizio delle persone anziane per il monitoraggio continuo e la prevenzione del declino cognitivo. Collaborano al progetto numerose aziende europee coinvolte nella produzione del dispositivo, nello sviluppo del software e del prodotto. Il ruolo della Fondazione Santa Lucia IRCCS è la creazione del modulo di valutazione e degli esercizi cognitivi secondo basi scientifiche riconosciute e la conduzione dello studio sul campo in cui il sistema è stato proposto ad anziani sani e pazienti con deterioramento cognitivo lieve valutandone l’impatto sulla vita delle persone.

“Ad oggi” conclude la dott.ssa Piras “hanno partecipato al progetto Remember-Me 70 anziani italiani che hanno accolto positivamente la presenza di questa tecnologia presso le loro abitazioni dimostrando, anche nella popolazione più anziana, un’adesione all’innovazione tecnologica inaspettata”.

Fonte: www.hsantalucia.it

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