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Approfondimenti Medicina

Gastroscopia transnasale: come funziona e quali sono i vantaggi

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Francesca 2 Febbraio 2024
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La gastroscopia transnasale è una metodica che consente di studiare l’apparato gastrointestinale alto in maniera meno invasiva, ma altrettanto valida rispetto alla tecnica di gastroscopia tradizionale, con diversi vantaggi per chi vi si sottopone.

Il dott. Felice Cosentino, gastroenterologo e specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva della Casa di Cura La Madonnina, ci spiega meglio come funziona questa procedura e quali sono i plus rispetto alla gastroscopia standard.

Cos’è la gastroscopia transnasale e come funziona

“La gastroscopia transnasale, o esofago-gastro-duodenoscopia transnasale (EGDS-TN), è una procedura medico-chirurgica in cui un gastroscopio sottile viene inserito attraverso le narici nasali (e non attraverso la bocca, come nella tecnica tradizionale) così da poter visionare dall’interno lo stato di salute di:

  • esofago;
  • stomaco;
  • duodeno, ovvero la prima parte dell’intestino.

La gastroscopia transnasale, per la sua tollerabilità, non necessita di alcuna sedazione per via venosa (cosciente o profonda), ma solo di una sedazione anestetica (spray) del cavo orale e delle narici

Il paziente viene disteso sul fianco sinistro ma, in casi particolari, può essere tenuto in posizione supina o seduta mentre il medico introduce da una narice una sonda molto sottile (5.4 mm) che giunge fino al duodeno, raccogliendo nel suo percorso immagini dell’apparato gastrointestinale alto, con la possibilità di effettuare anche biopsie e/o alcuni interventi chirurgici (rimozione di piccoli polipi, trattamento coagulativo di lesioni sanguinanti, dilatazioni di restringimenti stenotici, ecc.). 

Come anche per la gastroscopia tradizionale, è necessario che venga rispettato il digiuno di almeno 6 ore antecedenti la prestazione.

Quali sono i vantaggi rispetto alla gastroscopia tradizionale

La gastroscopia transnasale è una procedura che, rispetto alla tecnica classica, si caratterizza per una minor invasività e maggior comfort

Nello specifico:

  • l’inserimento della sonda dal naso evita conati di vomito e lo stato d’ansia (a volte anche di panico) causato dal dover inserire uno strumento medico attraverso la bocca;
  • non vengono somministrati farmaci per la sedazione venosa, ma è sufficiente un anestetico locale al cavo orale e cavità nasali, con minori rischi per il soggetto;
  • il paziente è pienamente cosciente e in grado di interagire con il medico;
  • la ripresa delle attività quotidiane è pressoché immediata, dopo l’esame;
  • si riduce, rispetto alla tecnica tradizionale, il rischio di traumi alle strutture dentali.

Per chi è adatta la gastroscopia transnasale

La gastroscopia transnasale è una procedura a cui possono sottoporsi generalmente tutti i pazienti che desiderano evitare l’esofago-gastro-duodenoscopia tradizionale e sottoporsi a un esame meno impegnativo/stressante e, soprattutto, traumatico.

L’esame, ad ogni modo, è particolarmente indicato in caso di:

  • soggetti ansiosi;
  • ernia iatale da scivolamento in quanto l’esame, non stimolando il vomito, consente una più accurata valutazione della patologia; 
  • stenosi (restringimento) dell’esofago in pazienti che accusano disfagia (ovverosia difficoltà a deglutire o al transito degli alimenti lungo l’esofago);
  • malattie/problematiche dentali nonché protesi, in quanto la probabilità di traumi è assente;
  • patologie e traumi a mandibola e/o mascella che impediscono o limitano l’apertura della bocca;
  • età infantile, per cui la procedura classica può risultare più traumatica e richiedere una sedazione profonda;
  • età avanzata, pazienti con broncopneumopatie croniche e ostruttive e/o pazienti con grave cardiopatie, in quanto queste condizioni richiedono una minor invasività per il paziente, di evitare la sedazione e di non alterare la normale respirazione durante la procedura. 

Durata, limitazioni ed effetti collaterali 

La gastro-duodenoscopia transnasale viene completata in genere in appena 4-5 minuti e ha pochissimi limiti, legati essenzialmente a problematiche ostruttive delle cavità nasali (2% dei casi).

La deviazione del setto non è comunque una controindicazione in quanto una delle narici risulta fisiologicamente più ampia dell’altra.

In una piccola percentuale di casi, a seguito della procedura si può verificare un sanguinamento dal naso, normalmente di facile controllo e a risoluzione spontanea. Le complicanze maggiori (perforazione) sono praticamente inesistenti.

Tempi di refertazione

Alla Casa di Cura La Madonnina, il referto dell’esame è già consegnato alla dimissione, assieme ai necessari suggerimenti terapeutici. Il risultato di eventuali biopsie, invece, è generalmente consegnato entro 7 giorni circa.

Quando effettuare la gastroscopia

La gastroscopia è un esame che consente di valutare l’apparato gastrointestinale alto (esofago, stomaco e duodeno) in caso di disturbi recenti o costanti o frequenti a suo carico come:

  • bruciore di stomaco (anche retrosternale);
  • sospetta patologia da reflusso
  • senso di nausea/vomito;
  • difficoltà digestive
  • difficoltà a deglutire (disfagia); 
  • sospetto sanguinamento del tratto digestivo alto
  • studio della celiachia da confermare o escludere con le biopsie in duodeno.

Fonte: www.grupposandonato.it

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