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Comunicazioni Medicina

Febbre Dengue: come riconoscere i sintomi e cosa fare

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Francesca 14 Febbraio 2024
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Il Ministero della Salute ha lanciato un’allerta sanitaria riguardante la diffusione della febbre Dengue, esortando a disinfestare i voli provenienti dal Sud America, soprattutto dal Brasile, dove in questo momento imperversa un’epidemia di questa malattia virale trasmessa dalle zanzare.

Che cos’è la febbre Dengue

Secondo le speigazione dell’Iss, la febbre Dengue è causata da quattro virus molto simili ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare, che hanno a loro volta punto una persona infetta. Non può avvenire quindi un contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

I sintomi: febbre nell’arco di 5-6 giorni, con temperature anche molto elevate, mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. In casi rari la malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi, che possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.

I sintomi tipici sono invece spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Per ridurre il rischio di epidemie di dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Attualmente sono allo studio una serie di vaccini.

La circolare del Ministero della Salute

Il Ministero ha sollecitato una serie di azioni preventive volte a evitare la diffusione della malattia sul territorio. Tra le raccomandazioni, si suggerisce di disinfestare gli aeromobili e di valutare l’opportunità di attuare interventi straordinari di sorveglianza e disinfestazione.

È essenziale mantenere elevato il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori e delle merci provenienti dai Paesi a rischio. In particolare, viene sottolineata l’importanza di garantire che le aree aeroportuali e portuali e i loro dintorni siano privi di fonti di infezione e contaminazione, compresi roditori e insetti.

Inoltre, il Ministero ha comunicato che saranno prese scorte di vaccini per fronteggiare eventuali emergenze. Queste misure preventive mirano a proteggere la popolazione italiana dall’eventualità di un’epidemia di Dengue.

Il Ministro della Salute, Francesco Vaia, ha sottolineato l’importanza di mantenere la vigilanza e l’attenzione su questa situazione, considerando il crescente numero di casi di Dengue a livello globale. La circolare poi ricorda: “A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti”.

Emergenza in Brasile e in Europa

I recenti dati confermano un preoccupante aumento dei casi di Dengue in Brasile e con 512.353 casi probabili di Dengue registrati, di cui 75 confermati come decessi e altri 350 sotto inchiesta, ci si interroga quando ci sarà una battuta d’arresto. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i casi di Dengue sono quadruplicati, con oltre il 50% dei contagiati che non sviluppa sintomi, contribuendo così alla cosiddetta “trasmissione silenziosa” della malattia.

Il vaccino

Un importante passo avanti nella prevenzione della febbre Dengue è stato compiuto con l’approvazione del vaccino in Italia lo scorso settembre da parte dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Da quanto comunicato, il vaccino sarà disponibile presso l’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma a breve, probabilmente già dalla prossima settimana.

Ciò che rende questo vaccino particolarmente vantaggioso è il fatto che può essere somministrato anche a coloro che non hanno avuto una precedente esposizione al virus, eliminando la necessità di eseguire un test pre-vaccinale. Inoltre, l’immunizzazione completa può essere raggiunta con soli due dosaggi.

Fonte: Ministero della Salute

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