fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Approfondimenti Medicina

Festa del Papà: il ruolo dei padri e dei figli nella prevenzione

blank
Francesca 19 Marzo 2024
blank

Martedì 19 marzo ricorre la Festa del Papà, una figura che negli ultimi decenni è cambiata considerevolmente: i papà di oggi sono figure più presenti in famiglia e mettono maggior attenzione nella crescita dei figli, sotto ogni punto di vista. Uno di questi è la salute: padri e figli oggi condividono un maggiore interesse sui temi della prevenzione e del benessere psicofisico.

Festa del Papà: il ruolo dei padri e dei figli nella prevenzione

Oggi i papà si fanno carico anche del ruolo di caregiver verso i figli, un ruolo in passato associato quasi esclusivamente alla figura materna. La prevenzione è l’unica strategia per tutelarsi dalle patologie specifiche maschili, fin dalla giovane età. Infatti, se da un lato c’è l’aspetto genetico, per il quale i figli di padre con diagnosticato tumore alla prostata dovrebbero prestare grande attenzione a controllare periodicamente il proprio stato di salute; dall’altro lato, la famiglia può avviare i ragazzi alla prevenzione, accompagnandoli alla prima visita urologica in età adolescenzialefacendo cadere un tabù dannoso, e educandoli a curare l’alimentazione e lo stile di vita. Non solo prevenzione del tumore della prostata: i disturbi urologici possono essere di vario tipo, come problematiche minzionali, anomalie anatomiche, disfunzioni sessuali.

È altrettanto importante prestare attenzione al ruolo genitoriale nella gestione dell’alimentazione dei figli e come ciò̀ possa influenzare il peso e i comportamenti alimentari dei bambini. L’Obesità, il diabete e tutti i disturbi metabolici hanno conseguenze estremamente serie sulla salute generale, anche e soprattutto a livello cardiovascolare, polmonare, muscolo-scheletrico e potrebbero causare, da adulti, disturbi dell’apparato riproduttore. Una delle principali cause e fattori di rischio di queste patologie è proprio lo stile di vita. Per mitigare i rischi legati a queste patologie, l’esempio dei genitori è importante.

Festeggiare all’insegna della salute

E in una ricorrenza simbolica come la Festa del Papà? Si può festeggiare all’insegna della salute. In base all’età e ai gusti dei bambini, si possono organizzare attività nelle quali l’alimentazione corretta e lo stile di vita sano siano percepiti come momenti di gioco e condivisione con i genitori, ad esempio coinvolgendo i bambini nella preparazione e nella scelta dei pasti e facendo sport e attività motoria insieme. Questo modo salutare e divertente di condividere il tempo in famiglia, anche fuori dalle feste e dalle ricorrenze, può diventare un’occasione molto importante per rafforzare il legame famigliare e rendere i ragazzi più inclini a essere attenti alla propria salute e al proprio benessere anche quando saranno adulti.

Quando i ruoli si invertono

È anche vero che, in età adulta, sono i figli a diventare punto di riferimento per i padri anziani, anche per quanto riguarda la salute: un legame che può trasformarsi in complicità e sostegno reciproco per quanto riguarda la prevenzione delle patologie legate all’età, sia sul piano fisico che psicologico. Questa, svolta con controlli periodici, è molto importante per tenere sotto controllo il quadro clinico della persona anziana, monitorare attivamente eventuali rischi o sospetti, e trattare precocemente le patologie. Anche nei soggetti in salute sono frequenti malesseri, colpi di calore, cali delle difese immunitarie ecc.

A queste fragilità si aggiunge il rischio di sviluppare patologie vere e proprie, ad esempio in ambito neurologico (Parkinson, Alzheimer ecc), cardiovascolare, urologico, muscolo-scheletrico (artrosi), psicologico (depressione senile) ecc. Quando le esigenze non coincidono, si può comunque essere presenti e sostenere il genitore anziano nei percorsi di prevenzione, controllare che le terapie farmacologiche vengano seguite secondo le prescrizioni e aiutare i genitori anziani a ricordare di assumere i farmaci.

Fonte: www.cardiochirurgia.com

Tags: