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Approfondimenti Medicina

Tossina botulinica per l’emicrania cronica e l’iperidrosi

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Francesca 9 Aprile 2024
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Cosa hanno in comune l’emicrania cronica e l’iperidrosi ascellare, palmare e plantare? La possibilità di trattamento con tossina botulinica di tipo A, farmaco somministrato per via sottocutanea o intramuscolare attraverso delle iniezioni mini invasive, utile in diverse patologie grazie al suo meccanismo di azione poliedrico. Ne parliamo con il Dott. Matteo Cortinovis, medico neurologo dell’Istituto Clinico Città di Brescia, e il Dott. Giorgio Dalla Volta, Responsabile della U.O. di Neurologia dell’Istituto Clinico Città di Brescia.

La tossina botulinica di tipo A per l’emicrania cronica e l’iperidrosi

Cos’è l’iperidrosi 

L’iperidrosi è una patologia caratterizzata da eccessiva sudorazione; può essere: 

  • primaria o secondaria, ovvero causata da altre patologie (obesità, distiroidismi, etc.); 
  • generalizzata o focale, cioè riguardare solo alcune sedi corporee. Le sedi focali più colpite sono le ascelle, i palmi delle mani e le piante dei piedi

Riguarda circa il 5% della popolazione mondiale, causando imbarazzo e disagio non irrilevanti.

L’emicrania è una forma di cefalea primaria, ovvero non dovuta da altre cause (tumori al cervello, emorragie cerebrali, traumi cranici, etc.), molto diffusa, caratterizzata da: 

  • dolore intenso, pulsante, spesso unilaterale; 
  • nausea e/o vomito; 
  • fotofobia (fastidio alla luce) e/o fonofobia (intolleranza a suoni e rumori). 

Può cronicizzare, divenendo quindi emicrania cronica, se compare per almeno 15 giorni al mese. Si stima che circa l’1-2% della popolazione mondiale soffra di emicrania cronica, patologia che causa notevole sofferenza, riduzione della qualità di vita personale e di rendimento professionale.

Nell’emicrania cronica, la tossina botulinica di tipo A viene somministrata in una trentina di siti muscolari in siti specifici del collo, del volto e del cranio, come codificati dallo studio PREEMPT (1,2). 

La somministrazione della tossina botulinica, nella regione cranio-facciale-cervicale innervata dal nervo trigemino, blocca la sensibilizzazione dolorifica periferica tramite l’inibizione del rilascio di peptidi che mediano il dolore, in particolare della proteina correlata al gene della calcitonina (CGRP) (3). 

Il farmaco è efficace nel dimezzare i giorni di cefalea mensili nel 50% circa dei pazienti trattati (4). Il trattamento va ripetuto ogni 3 mesi

Nell’iperidrosi, il trattamento viene somministrato per via sottocutanea in diverse iniezioni del sito da trattare; la tossina botulinica blocca il rilascio di acetilcolina, un neurotrasmettitore, riducendo in tal modo la sudorazione eccessiva (5). 

L’efficacia del trattamento è estremamente alta. La durata dell’efficacia della terapia con tossina botulinica per iperidrosi varia da paziente a paziente: può essere necessaria la ripetizione della somministrazione dopo 3, 6, 9 oppure 12 mesi.

Controindicazioni ed effetti avversi della tossina botulinica

Le controindicazioni al trattamento con tossina botulinica sono: 

  • la miastenia gravis (una malattia autoimmune che comporta debolezza muscolare); 
  • le altre sindromi miasteniformi. 

Gli effetti avversi più frequenti della tossina comprendono: 

  • dolore; 
  • reazione cutanea; 
  • sanguinamento nella sede di iniezione; 
  • ptosi se il trattamento viene effettuato sul volto; 
  • ipostenia (riduzione della forza muscolare) delle mani nel trattamento dell’iperidrosi palmare. 

Nella maggior parte dei casi tali effetti avversi sono transitori e autolimitantesi.

Come prenotare il trattamento presso l’Istituto Clinico Città di Brescia

Il trattamento con la Tossina Botulinica di Tipo A è erogato all’Istituto Clinico Città di Brescia presso gli ambulatori di Neurologia, sia in regime SSN (Sistema Sanitario Nazionale), sia in Solvenza. È possibile accedervi tramite prenotazione al numero 030 3844111.

Fonte: www.grupposandonato.it

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