Mondino e Università di Pavia su Lancet con la review sull’emicrania
Un prestigioso riconoscimento per la ricerca di Fondazione Mondino IRCCS e per l’Università di Pavia: The Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo, dedica una serie di tre review all’emicrania.
Il trittico pubblicato da Lancet riunisce i contributi dei maggiori esperti internazionali sulle più avanzate conoscenze in materia: epidemiologia, fisiopatologia, gestione clinica della malattia nei vari Paesi del Mondo e rassegna completa delle terapie disponibili.
Tra gli autori della terza review sugli studi legati all’emicrania, dedicata proprio all’approccio terapeutico e alla rapida evoluzione degli standard di cura, c’è anche la professoressa Cristina Tassorelli, Ordinario di Neurologia e Direttore del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università di Pavia, Direttore dell’Headache Science & Neurorehabilitation Center della Fondazione Mondino, nonché presidente eletto della International Headache Society, unico contributor italiano della serie, insieme alla prof. Simona Sacco dell’Università dell’Aquila.
“L’iniziativa di Lancet, per la sua autorevolezza, rappresenta una pietra miliare nel riconoscimento dell’emicrania quale malattia neurologica cronica, meritevole di attenzione e cure specifiche” – commenta la prof Tassorelli – “È ormai assodato che l’emicrania sia una malattia di lunga durata che colpisce prevalentemente, anche se non esclusivamente, il sesso femminile nelle fasi più attive e impegnative della vita, determinando una grave disabilità legata ai giorni di vita attiva persi a causa degli attacchi ricorrenti. Gli straordinari progressi della ricerca compiuti negli ultimi anni ci fanno intravedere la possibilità di una terapia sempre più efficace e personalizzata, con benefici preziosi per chi ne soffre”.
L’uscita della collana è accompagnata da una social card, iniziativa di sensibilizzazione che invita a prendere coscienza del peso della malattia sulla società e sul sistema sanitario, considerando l’impatto che l’emicrania ha non solo sulla vita del singolo, ma anche sulla famiglia, nell’ambito lavorativo e nella comunità.
Fonte: www.mondino.it