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Lavori gravosi in pensione a 63 anni: nuove categorie proposte

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Redazione 21 Settembre 2021
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Quota 100 sta andando verso il suo epilogo e al suo posto potrebbero subentrare importanti novità sulle categorie facenti parte dei lavori gravosi o usuranti, che se accettate consentiranno di andare in pensione anticipatamente a 63 anni (tramite Ape Sociale) a nuove categorie non ancora inserite nell’elenco.

Le categorie definite di lavori definiti gravosi o usuranti al momento sono 15. La commissione incaricata della revisione, presieduta da Cesare Damiano – già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel secondo governo Prodi ed ex deputato e sindacalista – ne porta il numero a 57, passando da 65 a 203 mansioni totali. La selezione è stata effettuata esaminando il numero di infortuni e l’insorgenza di malattie legate alla professione esercitata (sia di tipo fisico che psichico) e creando un indice univoco. Novità per i lavoratori dell’edilizia: sono già compresi nell’Ape sociale, e si ha intenzione di abbassare il numero dei contributi necessari dagli attuali 36 anni a 30. L’intenzione della commissione è quella di arrivare anche al risultato di eliminare i tre mesi di intervallo previsti dalla attuale normativa per coloro a cui cessa la disoccupazione antecedenti al percepimento dell’APE. Il prossimo step sarà una analisi approfondita della disparità di genere e più in generale della condizione delle donne nel mercato del lavoro, dei lavoratori notturni, e degli autonomi. (trovate un articolo molto interessante a firma Cesare Damiano su Il Giorno).

Un elenco parziale di queste nuove mansioni da includere tra i lavori gravosi per i nuovi calcoli sulla pensione comprenderebbe:

  • Addetti alla custodia e alle pulizie dei locali scolastici
  • Lavoratori agricoli
  • Benzinai
  • Cassieri e Commessi
  • Falegnami – lavoratori edili
  • Forestali
  • Fornai
  • Insegnanti elementari
  • Macellai
  • Magazzinieri e portantini
  • Operatori sanitari qualificati
  • Saldatori (o fonditori)
  • Tassisti
  • Tranvieri e autisti di autobus
  • Verniciatori industriali.

L’elenco (che vi condivideremo una volta ottenuto il via libera definitivo), dovrà passare ora il vaglio del governo, più precisamente dei ministeri del Lavoro e dell’Economia.

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