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Fruttosio, questo sconosciuto: fa bene o no?

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Redazione 21 Settembre 2021
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C’è stato un periodo in cui il fruttosio andava molto di moda e il suo consumo era improvvisamente aumentato: ma il fruttosio fa davvero bene o no?

Qualche anno fa nessuno voleva più il classico zucchero bianco, ormai relegato a opzione meno salutare. Le tipiche bustine presenti nei bar usate per addolcire il caffè furono lentamente rimpiazzate dal magico fruttosio, ormai santificato ed eletto a rappresentante di uno stile di vita sano. Eppure con il tempo l’idealizzazione che si è creata attorno a questo zucchero semplice è andata a scemare. Perché?

I vantaggi del fruttosio

L’entusiasmo creatosi attorno al fruttosio non è casuale. Rispetto al saccarosio è circa una volta e mezzo più dolce, il che lo rende uno zucchero con potere dolcificante più elevato. Oltre a questo, presenta un indice glicemico più basso, perfetto quindi per i diabetici

Quali sono i contro rispetto al saccarosio?

È stato dimostrato che un consumo cronico del fruttosio ha effetti negativi sul metabolismo lipidico. Questo, in parole povere, significa non solo un aumento dei trigliceridi nel sangue, ma anche un fattore di rischio per danni al fegato. Dobbiamo inoltre ricordarci che si sta sempre parlando di uno zucchero, per cui un consumo eccessivo può portare ad un aumento di peso.

Devo quindi evitare il fruttosio?

Non è necessario demonizzare il fruttosio e gettare tutte le scatole nella spazzatura. Tuttavia, bisogna tenere a mente che i problemi causati da questo zucchero semplice si presentano in seguito a consumi elevati e continui nel tempo. Conviene quindi limitarne l’uso come dolcificante e ridurre il consumo di bevande e sciroppi di mais che lo contengano. 

Eppure il fruttosio è contenuto nella frutta…

È vero, ma le quantità presenti in questi alimenti sono ininfluenti sull’assetto metabolico glucidico e lipidico. Anche la Società Italiana di Reumatologia si è espressa a riguardo: se da una parte raccomanda di limitare l’assunzione di succhi di frutta e bevande analcoliche ad alto contenuto di fruttosio, dall’altra non fa menzione sul consumo di frutta ed eventuali rischi di gotta e iperglicemia. 

Fonte: www.ospedaleniguarda.it
 

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