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Bergamo, inaugurate tre Case di Comunità a Borgo Palazzo, Gazzaniga e Calcinate

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Redazione 28 Febbraio 2022
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Inaugurati nella provincia di Bergamo tre nuovi presidi sanitari (case di comunità): si tratta della Casa di Comunità di Borgo Palazzo, di quella di Gazzaniga e di quella di Calcinate. Presenti alle cerimonie il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e della vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. Con loro l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi e l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda Lara Magoni.

Bergamo: tre nuove case di comunità sul territorio

Si tratta di un nuovo step per una sanità più vicina ai cittadini. Maggiore e migliore presenza dei presidi sui territori, prestazioni puntuali per i bisogni di salute di chi potrà ricevere cure efficaci evitando di recarsi negli ospedali della sua zona è l’impostazione data al potenziamento della sanità lombarda. Potenziamento che ha, appunto, tra i suoi perni l’istituzione delle Case e degli Ospedali di Comunità.

Cerimonia del taglio del nastro a Borgo Palazzo

A Bergamo, Borgo Palazzo, è pienamente operativa la Casa di Comunità. Alla cerimonia del taglio del nastro anche il Direttore generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, Maria Beatrice Stasi e il sindaco Giorgio Gori.

Fontana: risposta concreta a territorio che ha sofferto

“Questa struttura – ha detto il presidente Fontana – rappresenta un luogo storico per la città di Bergamo. I cittadini riconoscono in questo presidio la prossimità nelle funzioni di cura e assistenza. Una risposta concreta, tangibile e diretta nei confronti di un territorio che ha molto sofferto. Territorio che dimostra di avere forze e risorse straordinarie. Il 22 febbraio 2020 – ha ricordato Fontana – per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha avuto inizio l’emergenza, con la prima convocazione dell’Unità di crisi. In questa giornata di inaugurazione, ricordiamo i tanti cittadini scomparsi che restano nella nostra memoria. Il territorio orobico ha sofferto tantissimo ma ha continuato a offrire cure a oltre 5.000 malati provenienti da tutta la regione. Il nostro sistema pone al centro la persona prima ancora del malato. Il potenziamento della sanità in Lombardia trova nelle Case e negli Ospedali di Comunità la sua concreta applicazione”.

Attenzione alla sanità territoriale

“La Casa di Comunità di Borgo Palazzo assieme alle Case e Ospedali di Comunità di Gazzaniga e Calcinate – ha detto ancora il governatore – dimostrano l’attenzione posta dall’Azienda e da Regione Lombardia rispetto alla sanità territoriale”. Il presidio di Borgo Palazzo è storicamente un luogo di cura per la città di Bergamo: nato come Ospedale Neuropsichiatrico Provinciale nel 1884, dopo la sua chiusura, nel 1978, è stato oggetto di varie riqualificazioni ed è diventato la sede dei servizi socio sanitari territoriali della città.

Moratti: strutture al servizio dei cittadini

“Le Case che abbiamo inaugurato e che inaugureremo – ha detto la vicepresidente Moratti – sono dei presidi sanitari operativi e concreti con servizi attivi per il territorio. Non si tratta solo di un momento formale, ma di attenzione verso chi continua a lavorare per assicurare agli utenti prestazioni di qualità. Ringrazio pertanto chi opera all’interno delle Case e degli Ospedali di Comunità, strutture previste dalla legge di potenziamento della sanità lombarda al servizio del territorio ed alla portata dei cittadini. Così come ritengo sia fondamentale l’attività delle associazioni, storicamente molto attive in quest’area”.

Medici di medicina generale

“Una della criticità segnalate a Bergamo e che riguarda comunque tutto il territorio regionale – ha sottolineato Moratti – è relativa all’insufficiente numero dei medici di medicina generale. Stiamo interloquendo quotidianamente con il ministro Speranza per superare l’attuale carenza. Carenza che, di fatto, è apparente. In quanto con una migliore organizzazione e razionalizzazione degli orari di lavori dei medici, potremmo offrire risposte immediate e concrete ai bisogni di salute dei cittadini”.

Assessore Terzi: risposte puntuali ai bisogni di salute dei cittadini

Alle inaugurazioni delle Case di Comunità è intervenuta anche l’assessore Claudia Maria Terzi, coordinatrice del tavolo territoriale di Bergamo. “Una sanità sempre più vicina ai cittadini – ha sottolineato – perché abbraccia interamente le esigenze di tutti. Lo fa con un approccio non esclusivamente sanitario ma anche sociosanitario. Questo permette ai sanitari di offrire risposte puntuali e con una visione multidisciplinare”. In provincia di Bergamo saranno operative 20 Case di Comunità (6 deliberate per l’ASST Papa Giovanni XXIII), 6 Ospedali di Comunità e 12 Centrali Operative Territoriali (COT). In Lombardia è prevista la realizzazione di 218 Case di Comunità e 71 Ospedali di Comunità.

Casa di Comunità, 10 nuovi presidi in provincia di Bergamo

Sul territorio dell’ASST Bergamo Est, che ha un bacino d’utenza di 103 comuni pari a circa 380.000 abitanti, sono previste, entro il 2024, 10 Case di Comunità a: Seriate, Lovere, Albino, Clusone, Sarnico, Grumello del Monte, Vilminore di Scalve, Calcinate, Gazzaniga, Alzano Lombardo. Oltre a queste realizzati 2 Ospedali di Comunità a Gazzaniga e Calcinate e 4 Centrali Operativa Territoriali (COT) a Clusone, Sarnico, Calcinate e Gazzaniga.

Modello organizzativo e di prevenzione

A seguire, il presidente Fontana, la vicepresidente Moratti, insieme a Terzi e Magoni hanno inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità di Gazzaniga. Infine, vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi, hanno inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità di Calcinate. La Casa di Comunità per sua natura, costituisce un modello organizzativo di integrazione tra sanitario e sociale. È, infatti, luogo di prevenzione e promozione della salute e della partecipazione della comunità. Questo attraverso l’integrazione tra figure professionali e tanti servizi. Come la presenza di ambulatori specialistici, di équipe multidisciplinari e prestazioni socio sanitarie e assistenziali. Queste sono modulate in base ai bisogni degli utenti ed erogate anche a domicilio.

La Casa di Comunità di Borgo Palazzo, in provincia di Bergamo

Nel presidio sarà attivato il Punto Unico di Accesso – sportello polifunzionale basato sul modello di presa in carico del Case Management. Saranno presenti diversi ambulatori specialistici come Diabetologia, Geriatria, Terapia del dolore cronico, Psicologia, Radiologia domiciliare, Punto prelievi, Scelta Revoca, Assistenza Protesica e Fornitura presidi. Inoltre, Certificazioni (per patenti, porto d’armi), Invalidità civile, Patenti speciali (in caso di patologie), Farmacia territoriale, Hospice con 12 posti letto accreditati, Cure palliative domiciliari, Centro di emodialisi ad assistenza limitata. Infine, Continuità Assistenziale, Ambulatorio pediatrico, Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Area Disabilità e Autismo, SerD per la cura delle dipendenze, Medicina dello sport, Consultorio Familiare, Vaccinazioni per adulti e bambini.

Infermiere di Famiglia e di Comunità

Borgo Palazzo è sede anche dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC), il professionista responsabile dei processi infermieristici in ambito famigliare e di comunità che eroga cure infermieristiche complesse. Nella struttura operano Assistenti sociali dell’ASST e Comunali, volontari, MMG.

Presenti anche postazioni telemedicina

Sono attive in loco postazioni di telemedicina che consentono il collegamento con gli specialisti in Cardiologia, Diabetologia e Pneumologia dell’Ospedale Papa Giovanni. È presente, inoltre, un Servizio territoriale di valutazione multidimensionale, composto dal medico di Distretto, l’infermiere ADI e IFeC, fisioterapista e assistenti sociali.

Casa e Ospedale di Comunità di Gazzaniga

L’Ospedale ‘Briolini‘ di Gazzaniga si conferma un punto di riferimento per la sanità territoriale. Questo, grazie alla nuova organizzazione disposta con la riforma del sistema sanitario e ai fondi Pnrr. Importante ricordare il ruolo svolto durante l’emergenza pandemica come il supporto all’assistenza dei pazienti Covid dimessi dalle terapie intensive. Inoltre, la capacità di riconvertire le funzioni assistenziali in risposta ai bisogni del territorio. Da oggi il Punto unico di accesso (PUA) renderà concreto e visibile ai cittadini il vantaggio che deriva da un’integrazione sinergica di competenze dei vari professionisti coinvolti nell’assistenza e cura. Si va dai medici di medicina generale, agli infermieri di comunità, agli specialisti, fino agli assistenti sociali e ai servizi comunali.

Fonte: www.lombardianotizie.online

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