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Vaccino, quarta dose solo a over 80, ospiti RSA e fragili

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Redazione 11 Aprile 2022
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È presto per considerare una quarta dose di vaccino anti-covid19 per tutti, ma è meglio somministrarla a over 80, ospiti delle RSA e a persone fragili tra i 60 e i 79 anni: è questa la decisione dell’Ema e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), approvata anche dall’AIFA.

Vaccino, quarta dose solo a over 80 e fragili

Attualmente non ci sono prove chiare che indichino come, negli adulti con sistema immunitario non compromesso, la protezione vaccinale fornita da tre dosi stia diminuendo e di conseguenza l’uso immediato di una quarta somministrazione per tutta la popolazione è ancora da valutare attentamente: più avanti si valuterà a quali fasce della popolazione somministrare un ulteriore richiamo, quando avremo probabilmente un vaccino più aggiornato che andrà ripetuto ogni anno come il vaccino antinfluenzale.

In Italia il richiamo (quarta dose) sarà previsto solamente per le persone che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per coloro i quali siano inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un’età compresa tra i 60 e i 79 anni. Si utilizzeranno i vaccini a di Pfizer e Moderna.

La nuova iniezione va fatta ad almeno 120 giorni dalla terza e non si applica a chi si è contagiato dopo aver ricevuto tre dosi del farmaco

Le categorie fragili

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È importante che queste categorie di persone si sottopongano alla vaccinazione, nonostante la stanchezza e la distrazione causata da molti altri problemi: la copertura vaccinale si riduce e il pericolo è di avere un autunno ad alto rischio. La fine dell’emergenza non significa fine della pandemia.

L’efficacia dei vaccini: i numeri

La protezione offerta dai vaccini contro la malattia grave e il rischio di finire in Terapia Intensiva è evidente. Oggi, rispetto ad aprile 2020 e 2021, il numero dei positivi è più alto, ma quello delle ospedalizzazioni è nettamente inferiore.
Nella prima settimana di aprile del 2020, i positivi erano 28mila (si effettuavano pochi tamponi all’epoca), ma di questi oltre 13mila erano ricoverati (il 46%) e 1.300 erano in Terapia Intensiva.
L’anno dopo, a vaccinazioni iniziate, il numero dei positivi era il triplo – oltre 82mila – ma quello dei ricoverati era cinque volte di meno e solo il 9% era in ospedale (meno di 8 mila persone).
Quest’anno, con l’89% dei lombardi vaccinato, i numeri sono ancora più bassi: oggi in Lombardia ci sono 164mila positivi – 8.540 diagnosticati ieri, con 17 nuovi decessi – ma negli ospedali ci sono 1.108 persone nei reparti Covid e 39 nelle Intensive. Ossia, lo 0,6% e lo 0,02% dei positivi.

Vaccino, la quarta dose in Lombardia

Regione Lombardia sta iniziando a predisporre lo schema delle nuove somministrazioni e già oggi dovrebbero arrivare le prime indicazioni da Palazzo Lombardia. Si dovrebbe cominciare con gli ospiti delle case di riposo: le iniezioni partiranno già dalla prossima settimana e saranno fatte nelle Rsa.

Per le altre categorie, l’ipotesi è quella di procedere con la prenotazione tramite il portale di Poste, ma potrebbe anche essere data la possibilità dell’accesso libero.

La circolare del Ministero della Salute

Fonte: Governo

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