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Giornata mondiale del donatore di sangue: come donare

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Redazione 15 Giugno 2022
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Il 14 giugno si è tenuta la Giornata mondiale del donatore di sangue: lo slogan internazionale, scelto dall’OMS, è “Donating blood is an act of solidarity. Join the effort and save lives” per richiamare l’attenzione sul ruolo che le donazioni volontarie di sangue svolgono nel salvare vite umane e per rafforzare la solidarietà all’interno delle comunità. Ecco come diventare donatore.

La campagna “La generosità ce l’hai nel sangue. Dona anche tu”

Anche quest’anno in occasione della Giornata, il Centro Nazionale Sangue ha promosso sulle proprie piattaforme social – Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn – la campagna di comunicazione “La generosità ce l’hai nel sangue”. Il CNS, sposando il tema della campagna mondiale dell’OMS, ha scelto di enfatizzare il valore della generosità disinteressata che accende la cultura del dono, presupposto che spinge a donare la prima volta e che, spesso, porta a essere donatori abituali lungo l’intero arco della propria vita.

Il sistema trasfusionale nazionale si fonda sul principio della donazione volontaria, anonima e non remunerata, che garantisce le cure per circa 1.800 persone al giorno.  Per mantenere questi risultati è fondamentale assicurare il ricambio generazionale dei donatori coinvolgendo soprattutto  la fascia di età compresa tra i 18 e i 45 anni.

Come donare

Per donare il sangue si può andare:

  • in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri di tutta Italia,
  • in una delle circa 1.300 unità di raccolta allestite da un’associazione di volontari (le principali sono AVISCroce RossaFidas e Fratres).

In alternativa è comunque possibile donare il sangue in una unità mobile, le cosiddette autoemoteche, accreditate e autorizzate dalle competenti autorità regionali.

Consulta Dove donare il sangue del Centro nazionale sangue.

La prenotazione

Durante l’emergenza Covid-19, prima di recarsi al servizio trasfusionale o all’unità di raccolta associativa è bene che il donatore contatti la struttura o associazione di riferimento per prenotare la donazione. In questo modo si potranno evitare file e lunghe attese, facilitando anche il lavoro del personale impegnato nel percorso della donazione e a garantire il rispetto delle misure di sicurezza.

Il questionario

L’aspirante donatore, munito di un documento di identità valido, arrivato al servizio trasfusionale o all’unità di raccolta, dovrà:

  • compilare un questionario che servirà al medico selezionatore per individuare eventuali motivi di sospensione temporanea o di esclusione dalla donazione.

Il questionario dovrà essere sottoscritto dal donatore e dal medico responsabile della selezione dei donatori.

Il colloquio

A seguito della compilazione del questionario ci sarà:

  • il colloquio conoscitivo con il medico per approfondire alcune delle risposte fornite nel questionario.

Se, dopo il colloquio preliminare, il medico ritiene che le condizioni di salute del donatore, al momento, non sono ottimali, il candidato potrà tornare in un altro momento o dovrà astenersi dalla donazione. Ai donatori esclusi vengono sempre fornite tutte le motivazioni che hanno portato al rinvio o all’esclusione.

Le analisi

Dopo il colloquio con il medico, all’aspirante donatore vengono prelevati dei campioni di sangue per effettuare dei test che servono a garantire che il sangue raccolto sia sicuro e adatto per una futura trasfusione. Nello specifico il sangue del donatore viene sottoposto a:

  • test HIVepatite Bepatite C e sifilide
  • emocromo completo, determinazione del gruppo sanguigno e del livello di emoglobina nel sangue
  • misurazione della pressione arteriosa.

Se dagli esami di laboratorio effettuati risulta qualche anomalia, il donatore viene tempestivamente informato e invitato ad eseguire ulteriori accertamenti e visite specialistiche.

La donazione immediata o differita

A seconda delle politiche adottate dalla struttura scelta, il donatore, superata la selezione, procederà con una donazione immediata oppure potrà tornare a casa e sarà convocato in un secondo momento dal servizio trasfusionale o dall’unità di raccolta (donazione differita).

La donazione di sangue intero

Al momento della donazione l’aspirante donatore sarà indirizzato verso la scelta del tipo di donazione più adatta alle sue caratteristiche.
La procedura più comune è la donazione di sangue intero:

  • si può donare sangue intero ogni 3 mesi per i maschi e le donne non in età fertiledue volte l’anno per le donne in età fertile
  • la procedura dura circa 15 minuti.

Una volta raccolta una sacca, pari a 450 ml, il sangue viene scomposto nelle sue tre componenti principali (globuli rossi, plasma, piastrine), che poi verranno utilizzate separatamente.

La donazione di plasma

L’alternativa più frequente è la donazione di plasma, che si ottiene tramite un processo chiamato “plasmaferesi”.

La donazione di plasma:

  • dura circa 50 minuti e si può ottenere grazie a un separatore cellulare collegato alla cannula (l’ago che viene inserito in vena). Tale separatore separa il plasma dalle altre cellule del sangue, che vengono reinfuse nel circolo sanguigno.
  • nella plasmaferesi vengono prelevati circa 600-700 ml di plasma e il tempo di donazione dipende dal flusso di sangue del singolo individuo: tanto più è veloce tanto meno dura la donazione.

Il plasma donato si ricostituisce in poco tempo ed è possibile donare ogni 14 giorni. La donazione di plasma, oltre che per le trasfusioni, serve anche alla produzione di medicinali plasmaderivati, come ad esempio l’albumina.

La donazione di piastrine

Un’alternativa meno frequente è la cosiddetta piastrinoaferesi cioè la donazione delle sole piastrine.

La donazione di piastrine:

  • dura circa un’ora e mezza
  • il procedimento è simile a quello della plasmaferesi: un’apparecchiatura separa la parte corpuscolata dal plasma ed estrae da questa le piastrine che vengono raccolte in un’apposita sacca. Il plasma, i globuli rossi e i globuli bianchi vengono reinfusi al donatore.

È possibile effettuare fino a 6 piastrinoaferesi l’anno. La donazione di piastrine serve a creare, tra le altre cose, dei composti, noti come gel piastrinici, che vengono utilizzati principalmente per accelerare i processi di cicatrizzazione.

Le donazioni multiple

I separatori cellulari consentono di effettuare anche le cosiddette donazioni multiple, ovvero donare più elementi del sangue contemporaneamente:

  • donazione di plasma e globuli rossi (eritroplasmaferesi)
  • donazione di globuli rossi e piastrine (eritropiastrinoaferesi)
  • donazione di piastrine raccolta in due sacche, una donazione di plasma e piastrine (plasma piastrinoaferesi).

Dopo la donazione: il ristoro e il riposo

Dopo la donazione il donatore dovrà osservare un periodo di riposo di qualche minuto sulla poltrona o sul lettino da prelievo e successivamente riceverà un ristoro, funzionale a riequilibrare l’idratazione e compensare la perdita di liquidi.
Al donatore poi verranno fornite una serie di informazioni sui comportamenti da tenere nel periodo successivo alla donazione.

Il permesso di lavoro

Il donatore di sangue, lavoratore dipendente, ha diritto ad ottenere un permesso di lavoro per l’intera giornata in cui effettua la donazione, conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa (art.8, legge 219/2005).
Dopo la donazione il personale del servizio trasfusionale o dell’unità di raccolta rilasceranno al donatore un attestato di avvenuta donazione che poi dovrà essere consegnato al datore di lavoro.
Per gli aspiranti donatori, lavoratori dipendenti, che verranno ritenuti inidonei alla donazione, il permesso di lavoro coprirà solo il tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e alle relative procedure. La non idoneità alla donazione è certificata dal medico del servizio trasfusionale o dell’unità di raccolta e la certificazione andrà consegnata al datore di lavoro.

Il vaccino antinfluenzale

Per la prima volta nella stagione 2018-2019 è stato offerto il vaccino antinfluenzale gratuito ai donatori di sangue.
Per ottenerlo:

  • presentare un attestato di donazione o una tessera d’iscrizione a un’associazione di volontari. Il documento necessario, così come la procedura per la vaccinazione (dal medico di base, alla Asl, direttamente al centro trasfusionale) varia a seconda della Regione in cui si dona.

Chi può donare

La donazione di sangue è aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che dispongano di un documento di identità valido (alcune strutture, a seconda dei sistemi informatici adottati, potrebbero richiedere anche una tessera sanitaria).

I requisiti fisici

Per poter donare sono richiesti:

  • età compresa tra i 18 e i 65 anni (in alcuni casi è possibile donare fino a 70, previo il consenso del medico selezionatore)
  • peso corporeo minimo di 50 chilogrammi
  • buono stato di salute.

Altri criteri

Prima di poter donare il medico dovrà verificare che vi siano altre condizioni necessarie per la donazione.

Pressione arteriosa:

  • sistolica inferiore o uguale a 180 mmHg
  • diastolica inferiore o uguale a 100 mmHg.

Frequenza cardiaca:

  • regolare, compresa tra 50 e 100 battiti/minuto.

Livelli di emoglobina:

  • uguali o superiori a 13,5 g/dL nell’uomo
  • uguali o superiori a 12,5 g/dL nella donna.

In caso di malattie presenti o passate:

  • avvertire sempre il medico selezionatore delle eventuali malattie presenti o passate e specificare, in caso, se e quali farmaci si assumono regolarmente come terapia.

A seconda delle patologie (presenti, passate o croniche) esistono infatti dei protocolli che prevedono la possibilità di donare, ma anche l’eventuale esclusione permanente o la sospensione temporanea dalla donazione.

Perchè donare

Le donazioni di sangue salvano la vita di circa 630mila persone all’anno solo in Italia, in media circa una al minuto.

Le trasfusioni di sangue sono indispensabili nel trattamento di moltissime patologie. Un paziente affetto da talassemia, per fare un esempio, ha bisogno di circa 25 trasfusioni di sangue all’anno per vivere. Dalle 30 alle 40 sacche di sangue servono dopo un intervento chirurgico delicato come un trapianto di cuore. Trasfusioni servono anche per trattare la leucemia o le insufficienze renali croniche.

Donare il plasma, la parte liquida del sangue, serve poi a produrre medicinali salvavita, i cosiddetti plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie, da quelle per le malattie del fegato fino ai trattamenti antitetano.

Il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un’alternativa che possa sostituirlo. Le sperimentazioni sul sangue sintetico, seppure promettenti, molto difficilmente potranno portare a cambiamenti su larga scala, se non in un futuro che è difficile immaginare prossimo.

Donare il sangue è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute:

  • al momento della donazione il donatore viene sottoposto a un emocromo completo e al test per individuare HIV, epatite B e C e sifilide e ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina
  • i donatori di sangue hanno diritto al vaccino antinfluenzale gratuito.

Fonte: www.donailsangue.salute.gov.it

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