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ASST Brianza, scompenso cardiaco: pubblicato lavoro su “Internal and emergency medicine”

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Redazione 29 Giugno 2022
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Recente pubblicazione di un lavoro scientifico sullo scompenso cardiacointeramente ideato e sviluppato da un gruppo multidisciplinare di cui fanno parte clinici della struttura di Medicina degli ospedali di Vimercate e Desio, in ASST Brianza, i Sistemi Informativi aziendali, il Politecnico e l’Università degli Studi di Milano.

La ricerca è stata pubblicata sull’”Internal and Emergency Medicine”, rivista internazionale di primissimo livello, nonché organo ufficiale della Società Italiana di Medicina Interna.

ASST Brianza, scompenso cardiaco: pubblicato lavoro su “Internal and emergency medicine”

Prima firma della pubblicazione quella di Hernan Polo Friz, specialista della Medicina Interna di Vimercate.

Il lavoro si concentra sullo scompenso cardiaco, una delle prime cause di ricovero in ambito internistico-cardiologico che spesso si associa a un aumentato rischio di re-ospedalizzazione, con importanti ricadute sulla qualità della vita e sul sistema sanitario. 

Per Polo Friz risulta prioritario poter identificare i pazienti con questo rischio e avviare azioni e interventi tendenti a ridurlo.

“Purtroppo – spiega – gli strumenti sviluppati dalla ricercatradizionale non sono molto performanti perché subentrano molte variabili che la ricerca convenzionale fa fatica ad analizzare insieme. L’intelligenza artificiale appare, invece, uno strumento molto interessante, perché è in grado di gestire molte variabili e l’interazione tra di esse. 

Dunque, nel nostro studio – aggiunge lo specialista internista –  abbiamo sviluppato diversi modelli di intelligenza artificiale che dimostrano una buona performance, con risultati migliori, se confrontati con gli strumenti tradizionali, nell’identificazione del paziente con scompenso cardiaco ad alto rischio di nuovo ricovero”.

Questi risultati possono avere delle ricadute concrete sull’attività clinica ospedaliera e sull’integrazione ospedale-territorio

“Ad esempio – racconta Polo Friz – i modelli si potrebbero utilizzare per identificare, al momento della dimissione, pazienti ad alto rischio di re-ricovero, ed avviare percorsi differenziati di gestione integrata ospedale-territorio, allo scopo di ridurre il tasso di nuova ospedalizzazione, migliorando la qualità della vita dei pazienti e ottimizzando l’utilizzo delle risorse”.

Lo sviluppo di modelli d’intelligenza artificiale è reso possibile dall’elevato livello di integrazione dei dati che vanta ASST Brianza e che la collocano nel ristretto gruppo dell’istituzioni che a livello nazionale sono in grado di eseguire ricerca clinica e acquisire sviluppi concreti in questo ambito.

Fonte: www.asst-brianza.it

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