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Medicina

Lombardia, al via la “presa in carico” totale del paziente oncologico: cosa cambia

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Redazione 5 Settembre 2022
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La vicepresidente di Regione Lombardia è intervenuta alla Fondazione ‘Besta’ per la presentazione del progetto sulla presa in carico del paziente oncologico ‘post dimissioni’ finalizzato al miglioramento dei percorsi di cura: l’iniziativa, già avviata in fase sperimentale nell’ASST Valcamonica dallo scorso giugno, sarà estesa nel bimestre settembre – ottobre in altre 16 Aziende ospedaliere, e successivamente, entro i primi mesi dell’anno 2023, sarà attiva su tutto il territorio regionale.

Il calendario per la presa in carico del paziente oncologico in Lombardia

La prima fase di questi avvii prevede un intenso calendario di incontri della vicepresidente di Regione Lombardia con le Direzioni e i primari degli ospedali coinvolti, per verificarne lo stato di attuazione. Si è partiti dall’Istituto Neurologico Carlo Besta, polo di eccellenza nel trattamento delle patologie neurologiche, neurochirurgiche, neuro-oncologiche, per proseguire a Lodi, Monza, Cremona, Brescia e martedì 6 settembre a Bergamo.

In Lombardia 75.000 pazienti operati ogni anni causa tumore

In Lombardia, oltre 75.000 pazienti ogni anno sono operati per un tumore alla mammella, alla prostata, al polmone, all’intestino, solo per citarne alcuni.

Regione aumenta performance su rispetto dei tempi di attesa

La Regione ha ottenuto un importante aumento nella performance ospedaliera in materia di rispetto dei tempi massimi di attesa per gli interventi chirurgici oncologici, passando dal 60% di fine 2020 all’80% di oggi.

“L’obiettivo – ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti – è ambizioso. L’attuazione della ‘presa in carico totale’ del paziente è un altro tassello per una sanità sempre più vicina ai cittadini. Occorre garantire che tutte le prestazioni di controllo post-intervento, previste nel percorso clinico di follow up, siano proposte automaticamente dall’ospedale, che provvederà a ‘bloccare’ le relative date senza scaricare sul paziente o sulla sua famiglia estenuanti ricerche per trovare la prestazione nei tempi indicati”.

A titolo di esempio, un paziente che ha subito un intervento chirurgico per l’asportazione di un meningioma, un tumore cerebrale tra i più comuni e più frequente nelle donne e nella popolazione con più di 60 anni, con un’incidenza annuale di circa 10 casi ogni 100.000 abitanti, secondo il protocollo di follow up nei primi 5 anni deve sottoporsi ad esame di Risonanza Magnetica Nucleare e a visita specialistica ogni 3-6 mesi, dal sesto anno in poi visita e RMN a scadenza annuale.

“Presa in carico totale – ha continuato la vicepresidente – significa quindi che tutte queste prestazioni saranno proposte automaticamente dall’ospedale, sempre nel pieno rispetto dei tempi previsti dal protocollo clinico applicato, informandone il competente medico di famiglia”.

Compiti aziende ospedaliere

Le Aziende descriveranno le patologie trattate in cui è garantita la ‘presa in carico totale’, indicando quelle già previste e quelle di successiva attivazione entro i prossimi mesi. sarà inoltre discussa con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia una eventuale ipotesi di erogare parte delle prestazioni di controllo presso le nuove Strutture previste dal PNRR (Case delle Comunità, Ospedali di Comunità), al fine di facilitare il paziente e i suoi familiari negli spostamenti.

Presa in carico totale nel 2026 del ‘Besta’

La prima fase del progetto prevede la gestione diretta delle prestazioni di follow-up inserendo nella lettera di dimissione ospedaliera le date degli appuntamenti inerenti ai successivi controlli esami strumentali per pazienti colpiti da patologie in area neurologica, neurochirurgica e neuropsichiatrica infantile.

Nello specifico sono state identificate le seguenti patologie: meningiomi, oligodendrogliomi, ependimomi, adenomi ipofisari, distonie ad esordio precoce (trattate con la deep brain stimulation-DBS) e le encefalopatie epilettiche ad esordio precoce.

Stime ‘Besta’

Si stimano per il 2022 461 pazienti presi in carico, con un incremento pazienti/anno di 530

Tabella

Anno 2022 – 2023 – 2024  – 2025  – 2026 – 2027
N° pazienti in carico/anno 461 – 991 – 1521 – 2051 – 2581 – 2650

MENINGIOMI A BASSO GRADO: circa 300 nuovi pazienti/anno in carico

MENINGIOMI AD ALTO GRADO: circa 40 nuovi pazienti/anno in carico

OLIGODENDROGLIOMI A BASSO GRADO (NON ANAPLASTICI): circa 20 nuovi pazienti/anno in carico

OLIGODENDROGLIOMI A ALTO GRADO (ANAPLASTICI): circa 25 nuovi pazienti/anno in carico

ADENOMI IPOFISARI: circa 80 nuovi pazienti/anno in carico

EPENDIMOMI CEREBRALI – SPINALI (I GRADO): circa 25 nuovi pazienti/anno in carico

DEEP BRAIN STIMULATION (DBS) COME TRATTAMENTO DELLE DISTONIE AD ESORDIO INFANTILE: circa 10 nuovi pazienti/anno in carico

ENCEFALOPATIE EPILETTICHE AD ESORDIO PRECOCE I: circa 30 nuovi pazienti/anno in carico.

A Lodi entro 2027 presa in carico totale

L’Asst Lodi ha ultimato l’attivazione della ‘presa in carico totale’ su patologie oncologiche (mammella, colon retto) e la completerà su tutte le altre patologie oncologiche (melanomi, ed altri) entro fine anno. Dopo la partenza ad agosto, entro cinque anni Lodi prevede la ‘presa in carico totale’ su oltre 3.100 pazienti. In tutto 12.000 visite di controllo e approfondimenti diagnostici entro i tempi previsti.

I numeri in ASST Cremona

L’ASST Cremona ha ultimato l’attivazione della ‘presa in carico totale’ su patologie oncologiche di neurochirurgia (encefalo e colonna, 665 pazienti presi in carico entro cinque anni), chirurgia generale (intestino, 845 pazienti), senologia (mammella, 800 pazienti), urologia (prostata + vescica + rene, 990 pazienti), ginecologia (ovaio, endometrio, vulva, portio, cervice uterina, 255 pazienti), otorinolaringoiatria (testa, collo,395 pazienti). Cremona entro cinque anni prevede la ‘presa in carico totale’ su oltre 3.900 pazienti, con circa 10.000 visite e 24.000 approfondimenti diagnostici (tac, risonanze magnetiche, colonscopie, etc.).

ATS Brianza: il progetto di presa in carico e continuità cure del paziente oncologico

Tornando all’iniziativa di Regione, coordinata sul territorio da ATS Brianza che ha coinvolto ASST Brianza, ASST Lecco, ASST Monza, Policlinico di Monza e al G.B. Mangioni Hospital di Lecco, è stato riferito che l’ATS ha ultimato l’attivazione della ‘presa in carico totale’ su patologie oncologiche (mammella) e la completerà su tutte le altre patologie oncologiche (intestino, utero, polmone, etc.) entro fine anno. Dopo la partenza, entro cinque anni è prevista la presa in carico su oltre 8.000 pazienti.

Per raggiungere l’obiettivo sono coinvolte oltre 300 unità di personale tra medici, sanitari, tecnici, amministrativi.

Fonte: www.lombardianotizie.online

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