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Approfondimenti Medicina

Bruxismo: che cos’è e come trattarlo

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Redazione 10 Gennaio 2023
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Digrignare i denti non è più una prerogativa degli adulti ansiosi, ma, a differenza di qualche decennio addietro, il bruxismo oggi colpisce una percentuale sempre maggiore di persone, arrivando addirittura a colpire anche i bambini più piccoli: vediamo cos’è e come trattarlo con il Dott. Gianluca Delli Ficorelli e con il Dott. Lino Giordano, parte dell’equipe della Dental Unit di Tiberia Hospital di Roma.

Cos’è il bruxismo 

Il bruxismo è un fenomeno che porta il paziente a sfregare involontariamente i denti, soprattutto durante la notte, sebbene l’abitudine sia, purtroppo, ormai diffusa anche durante le ore diurne. Una contrazione dei muscoli della masticazione che dura dai cinque ai dieci secondi, ripetuta più di una volta, soprattutto nei periodi di maggiore stress o tensione.

L’istinto a digrignare i denti può nascere da una malocclusione del morso, che porta la persona a non trovare la posizione corretta della bocca e iniziare una sorta di “ruminazione” dei denti, sfregandoli e serrandoli.
Generalmente però, il bruxismo è legato a disturbi del sonno e ansia: è infatti indicativo di stress e di poco sonno, motivo per cui è importante attenzionarlo soprattutto nei pazienti più piccoli.

Gli effetti del bruxismo

Per effetto della contrazione della muscolatura masticatoria, infatti, lo sfregamento accelera il processo di deterioramento dentale e la conseguente usura delle due arcate, mettendo in pericolo la naturale fisiologia della dentatura, facilitando l’insorgenza di carie o fratture di smalto e dentina dovute alle continue sollecitazioni. Tale consumo provoca nel paziente una ipersensibilitàoltre a fastidio e dolori al parodonto. Ma gli effetti non finiscono qui: basti pensare che il morso è naturalmente non chiuso. Vi è infatti una distanza di circa 2 mm tra le due arcate dentali in condizione di rilassamento. Connesso al digrignamento, quindi, è anche l’affaticamento dei muscoli facciali: questo può creare tensione ai muscoli del viso, problemi posturali, cefalee muscolo tensive.

Come trattarlo

In primis, è necessario individuarne la causa, per stabilire se si tratti di un problema ortopedico o di stress. In entrambi i casi, si prevede l’utilizzo notturno di unbite. Si tratta di un presidio medico di cui esistono diversi modelli: morbido, rigido, standard e su misura. In tutti i casi, essi vanno a ricoprire la superficie dei denti in modo da proteggerli al momento dello sfregamento. Inoltre, impedendo di serrare le mascelle, il bruxista rilasserà immediatamente i muscoli. Una volta corretta l’abitudine, si può intervenire sui denti danneggiati con delle protesi.

Fonte: www.dentalunit.it

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