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ISEE 2023, i documenti necessari per richiederlo

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Redazione 16 Gennaio 2023
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L’Isee serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari e costituisce il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali agevolate: vediamo quali documenti servono per richiederlo nel 2023.

ISEE 2023, quali documenti servono per richiederlo nel 2023?

Per ottenere l’ISEE 2023 è necessario compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). Questa può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno e ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in corso.
Si può presentare:

  • online tramite il servizio dell’Inps;
  • tramite Caf;
  • tramite l’Isee precompilato

Cosa serve per presentare la DSU

Per presentare la DSU Serve la seguente documentazione:

  • documento d’identità in corso di validità del dichiarante;
  • tessera sanitaria del dichiarante e dei componenti del nucleo familiare;
  • dati dell’abitazione o copia del contratto di locazione con estremi di registrazione e relative ricevute di pagamento, nel in caso di affitto;
  • targa delle auto, delle moto o dei veicoli posseduti alla data della dichiarazione.

È richiesta anche un documentazione completa riguardo redditi, patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021. Ecco cosa bisogna dichiarare (se ne è in possesso):

  • saldo contabile dei depositi bancari e postali;
  • estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31 dicembre 2021;
  • azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
  • tipologia e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali;
  • dati del patrimonio immobiliare così come risultanti da visura catastale;
  • patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato ovvero somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti, solo per lavoratori autonomi e società;
  • certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati,
  • terreni agricoli, aree edificabili). Valore IVIE dell’immobili detenuti all’estero;
  • atto notarile di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
  • certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
  • targa o estremi di registrazione al P.R.A. di autoveicoli o motoveicoli di proprietà con cilindrata pari o superiore a 500 cc;
  • targa o estremi di registrazione al R.I.D. di navi e imbarcazioni da diporto.

Dichiarazione dei redditi

Isee 2023: dichiarazione dei redditi

Per calcolare l’ISEE 2023 è necessario fornire anche le indicazioni relative ai redditi del dichiarante e del nucleo familiare. La situazione reddituale è quella relativa a due anni prima (2021).
I diretti interessati dovranno presentare i seguenti documenti:

  • modello Redditi 2022 o modello 730, con riferimento al periodo di imposta 2021;
  • certificazione Unica 2022;
  • gli imprenditori agricoli devono presentare la dichiarazione Irap;
  • eventuali assegni percepiti o corrisposti nel corso del 2021 per figli e coniuge;
  • redditi da lavoro dipendente prestato all’estero e tassato esclusivamente nello stato estero;
  • eventuali altre certificazioni che attestino compensi o indennità ricevute a vario titolo, che sono esenti ai fini Irpef.

Per il 2023 il riferimento è la situazione di redditi del 2021.

Isee precompilato Inps 2023

Chi non vuole recarsi presso caf e patronati può richiedere l’Isee precompilato sul sito dell’Inps: per farlo, bisogna accedere nell’area personale MyInps tramite SPID e utilizzare il servizio Dsu precompilata, dove l’Inps acquisisce i dati necessari al calcolo dell’attestazione.

Il rilascio è più veloce e si evita di dover cercare la documentazione riferita alla situazione patrimoniale e reddituale. Inoltre, confermando i dati presenti nella Dsu precompilata, si evitano eventuali segnalazioni per omissioni o difformità nell’Isee.

Fonte: www.inps.it

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